Eccomi con il mio racconto, spero che vi dia delle emozioni, perchè gli scritti devono dare cibo alla nostra Anima.
Ogni giorno posterò una piccola parte del racconto, buona lettura.
www.bresciasilegge.it
Ieri ho vissuto un'emozione molto forte, ho vinto!
Non voglio autoincensarmi ma vorrei spiegare il mio racconto, dargli vita e far capire di più a chi lo leggerà.
Il racconto è lungo per metterlo tutto in una volta e quindi lo spezzerò in diverse tranche sperando che l'emozione sia sempre la stessa.
Scrivo da sempre, mi piace esternare quello che sento dentro, la pecca è che scrivo quasi sempre sul "serioso" cioè i miei scritti non fanno ridere, fanno riflettere, do l'impressione di essere una persona cupa e triste ma non lo sono.
Sono una persona che usa lo scrivere al posto del xanax e credetemi, è molto meglio.
Ma torniamo al racconto.
Lo scrivere per me non è il pensare quello che voglio dire, è l'ascoltare quello che vuole uscire, parole che si accatastano una sull'altra per l'urgenza di uscire e trovare vita..
L'urgenza mi fa battere i tasti veloce veloce per la paura di perderle, scrivo tutto, poi ci sarà il tempo per "limare" , dare una punteggiatura.
Questa storia era dentro di me da tanto, spingeva per uscire ma ero frenata, troppo lunga, troppo tutto.....
A fine dicembre inizio a vedere la pubblicità di un concorso a Brescia, una cosa seria, importante.
Già troppo importante decido, vado oltre, ma il web continua a mandarmi questo link e alla fine la mia storia urla che è il suo posto, che "DEVO" dargli vita.
Ascolto la sua voce e gli dico, "va bene, dimmi tutto" e iniziamo.
La voce dentro di me correva nel raccontarsi, a volte, più volte l'ho frenata, troppe le incongruenze, mi doveva dare il tempo anche di capire, e che diamine!
In un'ora avevo la mia storia!
L'ho letta e mi sono messa a piangere.
Non c'era nulla da togliere o da aggiungere.
C'era una donna che voleva il perdono, mille donne che volevano essere capite e perdonate.
Ovviamente non c'è nessun "El Bùs de l'Angel" .
Ho ambientato la storia a Saviore dell'Adamello ma potremmo dire che questa storia la possiamo trovare dappertutto dove c'era miseria nel secolo scorso.
La protagonista è una madre con 5 figli, l'ultimo chiamato Popo nonostante abbia un suo nome proprio, allora i bimbi morivano e il non chiamarli con il loro nome secondo le usanze era una protezione.
Una donna sola che non poteva permettersi neppure il sognare, un marito che fa da sfondo, un personaggio di poca importanza, solo lei da a questa storia la profondità del dolore di quell'epoca.
Ecco, come al solito sto iniziando un'altra storia....
Torniamo indietro.
Ho spedito il mio racconto con il titolo in dialetto bresciano e me ne sono dimenticata.
Dopo due mesi mi è arrivata l'email che ero in graduatoria, su 180 racconti ero stata selezionata con altri 19 !
Per me avevo già vinto!
Ieri a Brescia in Broletto c'è stata la premiazione.
Seduta guardavo attorno a me con curiosità, tanta gente, tanti insegnanti, lo si capiva dal loro salutarsi, pensavo a tutto tranne che avrei vinto.
Dopo vari discorsi e ringraziamenti sono iniziate le premiazioni, una menzione al quarto posto, poi il terzo, poi il secondo e.....
Sento in dialetto il titolo del mio racconto e poi il mio nome, mi sono guardata attorno per vedere se qualcun altro si alzava, ma no, ero proprio io....
Dire che sono stata felice è riduttivo, è stato bello, pota, sono umana, perchè negare la cosa?
La mia storia è stata premiata e fa già parte di un'antologia di racconti brevi, un libro che si trova già in tutte le librerie italiane.
Per ora mi fermo qui, domani pubblicherò la prima parte del mio racconto.
GATTI CERTOSINO DE LA SCIAMANA
BRESCIA
DI SEGUITO GLI UNICI CONTATTI VALIDI
+39 339.1394123
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GATTINI DISPONIBILI
Tutte le mie grigie e gli stalloni sono stati testati tramite prelievo ematico per il rene policistico (PKD Genetic Test) al laboratorio Vetogene di Milano, ecograficamente per HCM, ovviamente testati anche per FIV, FELV. Sono anche membro del Club del Certosino
Perchè la mia veterinaria è meglio! La mia " dottora" è fantastica, sa parlare agli animali e ha un un lagotto, Ciccio, che accoglie tutti con delle coccole sfrenate e non è geloso di nessuno. Fare un giro in clinica è come andare a trovare dei carissimi amici, consigliato a mille a tutti quelli che abitano a Brescia e che hanno i miei Sciamanini/e. Grazie Ilaria e company, siete super!!!!!!
Non ditemi che è solo un gatto...
Tu Tiffany mia sei molto di più, sei mia figlia, sei la sorellina di Mara, fai parte di noi e basta.
Non ditemi che è solo un gatto perchè se tutto il dolore che ho dentro ora diventasse freccia sareste morti all'istante!
Tu Tiffany mi sei dentro da sempre, da quando sei nata in un giorno importante, un 8 marzo del 2002.
Sono state le mie mani che ti hanno accolto in questo mondo, è stato il mio odore che hai sentito prima di quello della tua mamma, io ero sempre accanto a te e ci sarò per sempre!
Ti ha scelto Mara, chissà come mai ha scelto te nel mucchio dei sei piccoli urlanti grigini, ma sei stata tu da subito.
Eri l'unica con il fiocchetto ingombrante, eri quella amata e coccolata di più...
Sei stata per Mara la sua prima amica, per lei sei diventata bambola e nonna di capuccetto rosso, sei diventata principessa e strega.
Tu, straordinaria in tutto, umana fino a dormire allungata come me e Dario tra i nostri due cuscini e anche brontola se mi alzavo la notte e ti svegliavo.
Tu che a tutti hai regalato una testatina come a dare loro il permesso di accarezzarti.
Tu che eri il biglietto da visita di casa nostra, invadente fino a salire sul tavolo se avevamo ospiti ben sapendo che non ti avrei mai sgridato perchè non volevo offenderti davanti a persone non di famiglia.
Tu che tutti ti portano dentro, tutti sanno chi sei e come sei, sei la gatta più dolce, più vera e più nostra del mondo e basta.
Chi ha un mio Grigione ha anche te nei suoi ricordi, per te c'è sempre un pensiero, un sorriso, un filo che diventa amicizia correlato delle tue immagini, dalle tue fusa esagerate e dalla tua insistenza che a volte diventava invadenza.
Non ditemi che è solo un gatto, lei è Tiffany, mia figlia.
Abbiamo vissuto quasi 16 anni assieme e come figlia ti ho sempre messo al primo posto assieme a Mara, io sono sempre venuta dopo, io sono solo la vostra mamma, voi siete le mie principesse.
Anche nelle tue pochissime gravidanze come una figlia mi hai dato l'onore di esserci sempre, sorrido se ci penso, Tiffany, tu iniziavi a urlare ancora prima che iniziasse il travaglio.
Come una regina mi scodellavi i piccoli guardandomi con occhi pieni di dolore facendomi sentire in colpa, poi me li davi e basta, l'unico tuo compito era allattarli ma la mia presenza ti era necessaria.
Anche le notti le passavi nel lettone con i tuoi bambini, non c'era verso che tu stessi nella cesta, tu dovevi dormire con noi, tra di noi e ci portavi un piccolo per volta visto che noi lo rimettevamo nella cesta vicino al letto, tu allora ne prendevi un'altro e andavamo avanti fino a che sfiniti io e Dario ti accettavamo in toto, bimbi compresi.
Ricordo quelle notti passate sul bordo del letto, il dormire con un occhio aperto per la paura di schiacciare un bimbino, certo, l'unica a dormire alla grossa eri tu fiduciosa in noi... Dio che nostalgia di quelle notti....
Anche ora che non riesco nemmeno a vedere quello che scrivo da queste stupide lacrime ho già nostalgia di te, ora che riposi avvolta nella copertina rosa che ti piaceva tanto chiamo già Tiffany tutte le altre Grigie, che farò senza di te?
Sei stata bravissima come al solito, ci hai permesso di salutarti uno a uno, Mara è tornata a casa per te, ti ha chiamato con il vostro linguaggio e tu le sei andata incontro, stanca ma felice, ti sei lasciata pettinare e coccolare, vi siete salutate , vi siete date un arrivederci, lo so con certezza.
Anche Fabio ti ha salutato, con discrezione e da solo ma quando è uscito i suoi occhi erano gonfi di lacrime.
Il papà che non riesce a metabolizzare il dolore e che lascia questo compito a me,ti ha accarezzata e sicuramente ringraziato per tutto quello che ci hai dato.
Io che in questi 4 giorni li ho vissuti con te, attorno a te.
Alla fine eri anche stufa di avermi tra i piedi, si sa, ognuno muore da solo ma io questo non te l'ho permesso, te ne sei andata con me, io c'ero e ti ho accarezzato, ti accarezzerò per sempre!
Tu non devi andare in nessun posto, sei già a casa e lo sarai per sempre!
Tu sei nei nostri cuori, hai solo cambiato forma, ora sei l'energia dei ricordi belli, sarai per sempre un sorriso e sarai per sempre la nostra Tiffany.
Non ditemi che era solo un gatto, lei è mia figlia e basta!
TI PREGO SIGNORE
KORA 15/12/2008----02/10/2022