Ciao Cesy,
come era bella la tua Tiffany...
Ho letto le tue parole di saluto per lei e ho percepito la tua grande sofferenza.
Non ho potuto evitare di commuovermi, e di pensare a quanto si soffre quando i nostri mici ci lasciano.
Anche io ho avuto un gatto che è vissuto 15 anni, poi si è ammalato e, nonostante abbiamo tentato di tutto, non è stato possible salvarlo. Ricordo di lui che più passava il tempo e più ci capivamo a vicenda. Era molto intelligente e buonissimo. Lui mi parlava, usava un miagolio diverso a seconda di quello che mi voleva comunicare, mi diceva che aveva fame e mi salutava quando tornavo a casa e ci rivedevamo. Lui era un po' il mio bambino. Era un bel gattone bianco e rosso, usciva, faceva la vita del gatto libero, si sbranava con i maschi del quartiere,ma la sera sapeva che lo volevamo a casa e tornava. Se qualche volta non tornava, lo chiamavamo anche durante la notte, se ci svegliavamo, e se proprio passava la notte in giro, a volte, al mattino, appena sentiva qualche rumore, miagolava sotto le finestre per chiamarci e farsi aprire. Ricordo quando l'ho trovato steso nel lettino di mio figlio appena nato... forse era un po' geloso, ma poi per fortuna ha capito che non poteva andare a dormire proprio lì. E ricordo quella volta che era steso beato sul divano e il bambino, che gattonava o poco più, dopo avergli fatto una carezza, gli ha piegato in due la coda... è stato un attimo, non ho fatto in tempo a intervenire...poverino, ricordo il verso disperato dal dolore, ma non ha mosso un'unghia. Aveva capito che un bambino non si tocca...anche se poi, finchè non è cresciuto, da lui non si è più fatto avvicinare. Semplicemente si spostava...
Una volta, aveva più o meno nove anni, e da sempre non tollerava nessun gatto, maschio o femmina che fosse, nel nostro giardino, io e mio figlio abbiamo sentito miagolare disperatamente. Abbiamo guardato e abbiamo visto lui nel prato, seduto a un paio di metri di distanza che osservava un cucciolo di gatto che piangeva disperato. Lo guardava con compassione... Abbiamo dato da mangiare a questo sfortunato micino, sperando che avesse una casa, si fosse perso e la potesse ritrovare. Ovviamente invece era stato abbandonato, ovviamente nessun vicino neppure la guardava (era una femmina), ovviamente l'abbiamo tenuta noi, con il consenso del nostro micio. Non so come ma aveva capito la situazione.
Sono vissuti insieme quasi sei anni, si sono sempre rispettati, un po' a distanza ma si accettavano. Ogni volta che si incontravano, al mattino quando li facevo uscire ognuno dalla sua "camera" (due stanze diverse) si annusavano e a volte si salutavano miagolando.
Poi uscivano entrambi in giardino, e le loro strade si dividevano per qualche ora.
Lei è vissuta un paio d'anni in più di lui, ma aveva la gengivite linfoplasmacellulare, a un certo punto si è aggravata e a otto anni ci ha lasciati. Era grigia scura con dei fiocchetti color salmone, e al sole il suo pelo era bellissimo e aveva i riflessi blu. Anche lei era buona, affettuosissima e cercava sempre di stare in braccio. Del trauma dell'abbandono secondo me le era rimasto il modo di miagolare, con sempre un fondo di disperazione, e la ricerca costante di essere coccolata. Le piaceva tanto la musica: se non tornava mio figlio suonava la pianola per lei a finestre aperte e dopo poco poi lei arrivava....chi ha avuto dei gatti potrebbe scrivere un libro: ognuno diverso, ognuno con la sua sensibilità, ma tutti intelligenti e sorprendenti.
Adesso che abbiamo Clelia posso dire che lei del carattere del gatto certosino non aveva proprio niente: non c'era modo di tenerla in braccio, solo negli ultimi tempi ci riuscivo io, ma voleva stare seduta con le zampe pronte a fare un balzo e liberarsi...se si cercava di accarezzarla o coccolarla spesso mirava il viso per graffiare... tante volte mi sono arrabbiata con mio figlio perchè lui insisteva ad accarezzarla e temevo che gli arrivasse agli occhi. Prendere lei è stata la solita storia "non ci interessa il pedigree". il soggetto che ce l'ha data, a 10 km da qui, aveva la casa piena di certosini bellissimi. Lei proprio bella non era, forse non aveva tre mesi ma molto meno, sembrava un ragnetto, con gli occhi lucidi, un po' triste, le avevano perfino distrutto il pelo dietro al collo dandole un antipulci da cavallo... non le era mai più ricresciuto. Che disgraziati. Quando l'ha vista il veterinario ha previsto per lei un futuro difficile, aveva tanti problemi di salute che si sono manifestati dopo poco che l'avevamo. Cresceva poco, ma era sempre affamata e nel tempo con le nostre cure secondo noi era diventata una bellissima gatta. Il suo preferito era mio marito, lui non lo graffiava e gli andava vicino, a volte anche sulle ginocchia. Voleva bene a tutti e tre noi, a suo modo ci cercava e ci stava vicina, ma guai a toccarla. Ma andava bene così, l'avevamo capita e le volevamo un bene immenso. Poi si è ammalata di cuore, ed è morta a nemmeno tre anni. Ci consola pensare che con noi ha fatto la miglior vita possibile, ma chissà da dove veniva veramente e cosa aveva passato da piccola, poverina. Mi fa solo piacere che il tipo che ce l'ha venduta sembra sparito... ci siamo detti che forse qualcuno l'avrà denunciato.
Una mia amica che non vedevo da tempo e non l'ha conosciuta ha guardato le sue foto e quelle di Clelia e mi ha detto che si vede la differenza tra i caratteri delle due gatte dello sguardo... Clelia è beata, stupenda, felice e serena... non ha fatto una piega neppure sentendo i fuochi d'artificio. Non sembra potere immaginare che possa esistere qualcosa di brutto al mondo...
Noi amiamo tanto i gatti, ogni volta che uno ci ha lasciati ne abbiamo preso un'altro, convinti di dare a lui/lei una vita bella e dignitosa, e di rendere migliore la nostra grazie alla sua presenza.
Leggendo la tua grande tristezza ho pensato di raccontarti qualcuno dei ricordi dei miei mici, ricordi che mi sono rimasti nel tempo, una volta che il dolore per la perdita di un amico che è stato nostro compagno di vita si è un po' affievolito con il tempo...
Anche se ci hanno lasciato, resteranno sempre nel nostro cuore, e il tempo che abbiamo passato insieme è stato più bello e più prezioso grazie a loro. Questo ci resterà, di loro.
Un abbraccio e un caro saluto
Nella