• ...benvenuti a voi che passate per questa mia casa, entrate in silenzio e con calma, sedetevi e ascoltate ogni respiro perso in ogni stanza,troverete solo serenità e bellezza fatta di cose vere e semplici.Una casa abitata da felini dagli occhi d'oro e dal manto argento-blu, il colore della luna piena d'agosto. Accarezzare un gatto, affondare il viso e aspirare il loro essere ci fa sentire la libertà cos'è.Il certosino è la sentinella dei nostri sogni, nessun incubo potrà introfularsi nel nostro sonno, e il risveglio sarà dolce come i suoi occhi che ci guardano con amore...
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FINE DI UNA STORIA SISSI...

 

 

DAFNE,  DIANA  E DAISY  DE  LA  SCIAMANA

 

 

NON RIESCO A CAMBIARE NULLA DI CIò CHE HO SCRITTO  6 ANNI FA, IL DOLORE è ANCORA TANTO, CIAO DOLCISSIMA PRINCIPESSA, LO SAI CHE NEL MIO CUORE SEI  E RESTERAI LA MIA PRIMA CERTOSINA SUPER SPECIALE

 

martedì 26 agosto 2008

    SISSI, LA VERITà

Sono sveglia da tanto, il braccio fa male.

Ho guardato un'alba bellissima e ora piena di malinconia ho voglia di scrivere, piano, con una mano sola sono lentissima, ma ho deciso di finire la storia di Sissi.

Anche stamattina appena alzata sono uscita per vedere se lei era arrivata.

Sono due anni e più che Sissi non c'è fuori dalla porta ad aspettarmi. Due anni che io mi illudo ogni mattina, quando senza pensare vado a quella porta con la speranza che ci sia.

Ogni mattina trovo una scusa nuova. Scrivendo di lei cerco di accettare, di elaborare un lutto, di lasciarla andare, perchè Sissi è morta.

La mia principessa era l'unica che usciva, dopo che Artù era stato avvelenato e messo contro il mio cancello con la pancia all'aria.

Un fatto ignobile e che ci ha fatto soffrire molto.

 Abbiamo cercato soluzioni, col fatto che abitiamo in alto abbiamo chiuso con grate la terrazza  e messo una porta sulle scale, insomma creato un "territorio" sicuro per i nostri gatti.

A loro disposizione due tetti, una terrazza enorme e il nostro appartamento, uno spazio più che sufficiente per gatti che vivono come degli umani, visto che anche il lettone è loro!

Ma Sissi, come sapete era diversa, lei amava fare i suoi giretti nei giardini dei vicini, non usava mai la cassettina, preferiva fare i suoi bisogni nella terra.

Abito in una via molto bella, casette singole e tutte con dei bellissimi giardini, pieni di piante e fiori, traffico poco, solo quello locale, sembra tutto perfetto, vero?

Ma allora dov'è il pericolo?

Ma lo sapete che esiste l'uomo nero?

L'uomo che odia tutto e tutti?

L'uomo che gode quando riesce ad uccidere. Uccidere un gatto è azione "forte" da uomo!

Mettiamo il caso che questo gatto è amato, coccolato e chiamato con mille parole dolci, baciato quando torna  a casa quasi fosse un figlio.

Quale azione più pensata e studiata per fare soffrire certa stupida gente che si "perde" dietro a uno stupido gatto?

Già una volta Sissi era stata bastonata a morte, ma lei, come ha fatto non si sa, era riuscita a trascinarsi fino a casa, la corsa dal veterinario e lunghi giorni di cure l'avevano fatta vivere, i segni però erano rimasti, zoppicava vistosamente.

Zoppicava, per questo non si allontanava più tanto, il suo territorio si era ristretto, pochi giardini, tanto sole tra l'erba e tante coccole.

Ma l'uomo nero deve avere studiato bene il suo piano, stavolta doveva essere sicuro di vincere!

Era di Maggio, il mese in cui i gatti impazziscono per amore, ma Sissi no, Sissi era sterilizzata, lei continuava la sua solita vita, gli bastavamo noi.

Lei usciva la mattina presto, poi quando mi alzavo la trovavo ad aspettarmi fuori dalla porta che da sulle scale, pronta per entrare a fare la colazione.

Quella mattina non c'era, non c'è più stata.

Ho chiesto subito all'uomo nero se l'aveva vista, ricordo il suo sorriso di scherno e le sue parole : "te l'ho mangiata".

Sicuramente scherzava ..... ma il dubbio mi è sempre rimasto.

PRINCIPESSA

 

 

 

 

Quando è arrivata da noi Sissi era piccola, aveva appena 5 mesi, ma conosceva già il dolore e la violenza.

Con la sua diffidenza e scontrosità ci sono voluti mesi per farla uscire da casa,  non si lasciava accarezzare da nessuna persona che non fossimo noi della famiglia.

Non era una gattina dolce, mai stata, ti guardava con i suoi occhi d'oro quasi a sfidarti, non chiedeva, non miagolava per avere la pappa, aspettava.

Ti si avvicinava e ti guardava dritto negli occhi, certe volte dialogavamo, io con la voce, lei socchiudendo le palpebre, era un discorso solo nostro, intimo .... privato.

Ricordo le nostre coccole, lei che faceva finta di dormire su una sedia o sul divano, io che iniziavo a parlarle dolcemente, lei che si  "apriva", allungando tutto il corpo e mettendosi a pancia all'aria per ricevere le mie mani, ma sempre ostinatamente con gli occhi chiusi, come se si vergognasse ad ammettere che la cosa gli piaceva.

Crescendo anche il suo territorio è aumentato, le scale, la strada e i giardini dove andava a caccia, portandomi a casa come regali i suoi trofei.

Certo, a volte la sgridavo, come quando la vedevo sul tetto, lei essendo color argento si confondeva con le tegole, così erano stragi di rondini, le  "mie" rondinelle!

Le rondini che venivano a rubare il cibo alle tartarughe, che planavano dolcemente sulla terrazza, mai immaginando che una piccola tigre,  con un balzo,  le fermasse per sempre.

Diventata signorina abbiamo trovato per lei un degno principe, la sua prima gravidanza è stata vissuta in famiglia come un avvenimento speciale, super coccolata e rimpinzata come un'oca all'ingrasso.

Si pensava che con la gravidanza sarebbe cambiata, si sarebbe addolcita, niente, bravissima mamma, niente da dire, ma rimaneva lei, sempre scontrosa e sempre con gli artigli pronti a graffiare chi non conosceva.

Passano gli anni, anni sereni e gioiosi, ormai la conoscono tutti nella via, gira con al collo un collarino rosa, sanno come si chiama e che è mia, sono tranquilla, macchine ce ne sono poche, poi lei è prudente.

Certo, ci sono stati periodi brutti come quando ha avuto una gravidanza estrauterina. Ricordo bene quel periodo, un bruttissimo mese di Settembre, seguivo un parente stretto, malato terminale, la mia testa era altrove, anche quando Dario insisteva nel dirmi che qualcosa non andava, cercavo di ignorare il tutto.

Non avevo tempo, non potevo preoccuparmi anche per Sissi, poi lei come al solito, non si lamentava, non "piangeva"!

Poi vedo.

Vedo sangue, una scia di sangue che mi porta a Sissi, allora mi "sveglio" e corro.

Così finisce sotto i ferri, subito, il veterinario mi dice che probabilmente morirà, devo prepararmi al peggio.

Ma io non mollo, sono sicura che la mia principessa non mi lascerà, difatti è così, me la porto a casa subito e facciamo una notte abbracciate sul lettone.

Sissi come un'adolescente stizzosa non voleva mai fare foto, come mi vedeva con la macchina fotografica in mano si defilava, per questo ho poche foto sue, ma quando ha visto che volevo immortalare la sua pancia pelata e tagliata si è messa in posa.

Lasciamola lì, sul dondolo a riposarsi.....

ti vogliamo bene

 

 

 

 

 

Sono ancora qui a ricordarti, come faccio a dimenticarti?

Stanotte sono 27 anni che te ne sei andata ma nel mio cuore tu ci abiti. Ogni anno, giorno dopo giorno, io rivivo il tuo calvario durato 10 giorni.

Ogni anno, giorno dopo giorno io "sento" il tuo dolore, la tua lotta per vivere, a 26 anni si è leoni e tu eri una Leonessa ! Hai lottato con i denti e le unghie!

Hai lottato anche quando i dottori si erano arresi, costringendoli a operarti due giorni dopo l'incidente, quando sembrava ormai tutto deciso. Non hai mai mollato, mai!

Io che vivevo in quella maledetta sala d'attesa della prima rianimazione, io che piangevo e ridevo per ogni piccolo miglioramento di ogni paziente, io che mi prodigavo con biglietti e preghiere, io.. io...

Quanto mi sentivo inutile e priva di poteri. Avrei voluto esserti vicina, abbracciarti, dirti di non avere paura, io ero li... Certo che ero li, non ti ho mai mollata e lo sai, l'ultima persona che tu hai visto della nostra famiglia sono stata io.

Io che superando con il mio cipiglio più sicuro e con la frase magica.... lavoro in ospedale... ogni porta, anche quella della sala operatoria, io che ti ho accarezzata quando eri sotto shock, grigia da sembrare finta, io che ho letto tutto il male ma anche tutta la paura nei tuoi occhi, io che ti ho abbracciata sperando di darti tutto l'amore di questo mondo... io... io...

Come mi sento piccola ora, chissà se tu hai recepito la mia urgenza di amarti?

A volte l'amore sembra scontato, vero? L'amore è naturale, non serve dirlo... sbagliato! Si deve sempre dire quando si ama, lo si capisce quando ti trovi in una saletta d'ospedale e capisci che la vita è li ferma... può continuare ma può finire li....

Quanti rimpianti allora, l'urgenza di dire " ti voglio bene resisti, siamo tutti li fuori per te". Come se alla fine fossimo un muro contro la morte!!! Maledetta... MALEDETTA  MORTE.... ti sei sentita forte, fortissima vero?

Che pensavi, che non amassimo abbastanza Antonietta?

Con quale diritto l'hai voluta con te? Alla fine hai vinto tu ma che ti credi? Che noi l'abbiamo dimenticata?

Mai, mai succederà, ora abbiamo tante persone da ricordare, ora sappiamo che lei è in buona compagnia, ci sono mamma e papà che sicuramente la staranno amando per tutti gli anni a loro negati.

Ma stasera resta solo un dolore forte, forte e forse inutile, ma io so che nessun dolore è inutile, come l'amore, l'amore non è mai inutile, possiamo far finta, possiamo mentirci ma non possiamo combattere l'amore.

Butto questo fuori di me, la mia voglia e il mio rimpianto di quello che poteva essere è non è stato.

Mi piacerebbe tanto conoscerti ora a 53 anni, chissà che donna saresti, di una cosa non ho dubbi, saresti speciale proprio come lo eri a 26, ciao piccola, ciao stella luminosa del mio cuore e non scordarlo mai,

TI VOGLIO BENE

CONTINUIAMO.....

 

 

 

BODI DHARMA CON

DROLL, DUMAS, DAFNE, DIANA E DAISY

 

Sissi, la mia principessa, inizia a uscire da sotto il divano, ma solo quando in casa ci siamo io e Dario.

Mio marito vede questo come un affronto alla sua sensibilità di uomo disposto a perdonare tutti i graffi ricevuti.

Inizia una scaramuccia tra i due, io spettatrice di questo tiro alla fune, mi crogiolo nella certezza che Sissi non mollerà, io e solo io,  sarò la sua preferita!

Mai una mia così sicura convinzione fu così completamente smentita!

La traditrice, dopo pochi giorni si arrende alle moine del maschio umano!

Dario l’ha presa con la dolcezza che gli è tipica, e di cui io posso testimoniare la veridicità!

Solo che io sono rimasta malissimo, io ho impiegato 40 giorni per farmela amica, e lui in pochissimo tempo poteva addirittura prenderla e coccolarsela in barba ad ogni suo brontolio minaccioso.

Certo, quando era con lui le sue unghie sembravano sparire, non esistevano, se si “allargava” coi complimenti c’era un borbottare furioso, quasi un avvertimento giocoso …

 Ma gli artigli non esistevano.

Va a dirlo agli “altri” che ormai era domata….

Bastava che Fabio o Mara allungassero le mani per trovarci una tigre in casa!

Da parte mia ero felice, ma sinceramente incavolata per la situazione.

Tutto come al solito, io facevo il lavoro più “sporco” e Dario ne riceveva il merito!

Nel senso (ogni mamma mi capirà) quando in una casa tutto fila liscio, nessuno chiede il perché, è normale, pensano tutti.

Ma se mettiamo i puntini sulle i, si dovrebbe fare un monumento alla persona che, silenziosamente, fa si che la sua casa sia luogo di serenità e di ricordi che riempiranno la vita ai suoi inquilini nel tempo a venire.

Ma torniamo alla mia Principessa, ormai sono e rimarrò seconda, Dario è stato per Sissi il principe, la persona che poteva prenderla anche quando era furibonda, (e lo era spesso).

Io quella a cui chiedere quando aveva bisogno, vuoi per fame, coccole o quando partoriva.

Ho dei bellissimi ricordi, io e lei da sole, le parlavo, e lei fingeva l’indifferenza più assoluta per poi smentirsi e venire rotolando a cercare la mia mano, oppure mi guardava fisso negli occhi, per poi socchiuderli in risposta ai miei.

Aveva un dono grande, “sentiva” quando stavo male, veniva vicino e si raggomitolava e, miracolo, iniziava a farmi la danza del latte sul corpo, dove poteva e dove la lasciavo fare, beandomi del suo rarissimo ronfare, era un regalo che mi faceva poche volte.

Questi ricordi sono impressi nel mio cuore perché lei non era una gatta comune, ogni giorno era una conquista, un regalo che lei mi faceva.

Per 5 mesi non è mai uscita dall’appartamento, nemmeno sulla terrazza. Ecco la lasciamo qua a conoscerci……

A presto

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TUTTE LE MIE GRIGIE e GLI STALLONI SONO STATI TESTATI TRAMITE PRELIEVO EMATICO PER IL RENE POLICISTICO (PKD GENETIC TEST) al laboratorio VETOGENE di MILANO, ECOGRAFICAMENTE PER HCM, ovviamente testati anche per FIV, FELV

Sono anche membro del Club del Certosino

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Perchè la mia veterinaria è meglio! La mia " dottora" è fantastica, sa parlare agli animali e ha un un lagotto, Ciccio, che accoglie tutti con delle coccole sfrenate e non è geloso di nessuno. Fare un giro in clinica è come andare a trovare dei carissimi amici, consigliato a mille a tutti quelli che abitano a Brescia e che hanno i miei Sciamanini/e. Grazie Ilaria e company, siete super!!!!!!


 TI PREGO SIGNORE

KORA   15/12/2008----02/10/2022

Signore lo so che stai aspettando Kora, ma che te fai di una pit bull in paradiso?
Signore, anche sul Ponte dell'Arcobaleno non te la consiglio sai?
Signore, so che tu sai, ma quando sei sicuro che tutto va bene molli un pochino...
Signore, tu sai ma lasciami spiegarti del perchè forse è meglio che rimanga con noi.
Kora è una pit bull che ha sempre vissuto con i gatti e ha volte si crede un gatto (quando vuole coccole esagerate) ma lei odia i gatti (quelli fuori di casa nostra) .
Kora ama giocare con altri cani ma vuole essere sempre lei a decidere il come e il quanto, per questo non me la vedo sul Ponte dell'Arcobaleno, sai che scompiglio?
Kora è una gelosona, difficile per lei condividerci, non me la vedo proprio in Paradiso a sorridere a tutti.
Kora è solo nostra, si, lo so che l'abbiamo viziata, che l'abbiamo umanizzata troppo ma amarla non è costato niente sai?
A nostra difesa e sua ti posso dire che ha sofferto tanto, quanto male ha dovuto subire, non serve raccontarti, vero? Sai già tutto, ecco, noi abbiamo solo trasformato il suo dolore in Amore e credo sia stato il minimo.
Signore, capisci il perchè deve stare con noi?
Ho vissuto giorni, ore minuti e anni con lei, fa parte di me, tu sai quanta fatica mi costa anche buttare un paio di scarpe perchè ci sono tutti i passi che ho fatto, i pensieri che ho avuto, i dolori e le gioie, insomma la mia vita.
Come posso dirti Signore, ora è tua?
Oggi è tornata a casa in un'urna, abbiamo pianto ancora e ancora, so Signore che sei stato paziente, ci hai lasciato il tempo di metabolizzare ma questo tempo non ci basta sai?
Signore, non ci basterà il tempo della nostra vita per lasciarla andare definitivamente lo sappiamo, però possiamo fare un patto se vuoi.
Signore, lasciala con noi, verremo noi a portarla quando il nostro tempo finirà, ognuno di noi avrà un pò di Kora tra le mani e tutta nel cuore, che ne dici Signore?
Lasciala con noi fino a che avremo respiro grazie Signore....

 

Foto

ELORA E BODI DHARMA DE LA SCIAMANA

 

Anche i "mister" amano i Sciamanini e sicuramente danno tanta energia in più! Giovannino Stroppa lo sa... meditate gente... meditate ...

 

TRE CUCCIOLI NATI DA BODI DHARMA E DA TANUS DI SANTA FIORA

 

BODI DHARMA

" Perle d'Ambra in uno scrigno di grigia bellezza "

 

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Chi conosce anche solo un pochino la razza certosina, una tra le razze feline naturali più antiche, sa che questi splendidi gatti fino al recentissimo passato – vi sono testimonianze ancora negli anni settanta e ottanta – sono stati incrociati con soggetti di altre razze come il British Shorthair, il Siamese e non ultimo il Persiano per svariati motivi come il rischio d’estinzione della razza (in tempo di guerra questi gatti venivano mangiati perché muscolosi e con il loro folto pelo doppio e lanoso s’imbottivano i cappotti), o la correzione ad un colore più intenso degli occhi, oppure ancora per evitare il rachitismo dovuto alla forte consanguineità dei soggetti. Proprio a causa dell’ibridazione con il Persiano non è raro trovare ancora oggi nelle cucciolate moderne un piccolo con pelo lungo invece che quello comune medio corto dato che ci sono ancora tanti riproduttori portatori del gene recessivo LH che non sono stati testati. Negli Stati Uniti, ad esempio, il gene recessivo portatore del pelo lungo è stato introdotto con Ixion de Guerveur nel 1973, un bel gatto portatore che veniva direttamente da Belle-Île-en-Mer, l’isola francese al largo della costa della Bretagna sulla quale le sorelle Léger negli anni ‘30 hanno incominciato a selezionare la razza Chartreux. Ixion era fratello di Ingrid de Guerveur, soggetto importante per il programma riproduttivo di Jean Simmonet, l’appassionato allevatore che col suo “Club du chat de Chartreux” ha salvato la razza certosina e ha fatto in modo che essa tornasse ad avere il suo standard riconosciuto e separato da quello del British Shorthair. Il gene recessivo del pelo lungo dunque non ha nulla a che vedere con malattie e nemmeno con riproduttori difettosi o che hanno problemi di salute, anzi, lo si può riscontrare con una certa frequenza anche nelle linee di sangue ritenute migliori per i motivi sopra descritti. Nulla è altresì ascrivibile all’allevatore a cui accade questa cosa non essendo ovviamente lui il responsabile per le scelte, spesso motivate, operate da altri cinquant’anni orsono. La moderna ricerca genetica ha evidenziato che il gene che determina il pelo lungo è di tipo recessivo e molto comune, quindi un gene debole, cioè che per avere un effetto visibile sull’aspetto del gatto (cucciolo a pelo lungo) deve essere portato e trasmesso da entrambe i genitori, ma proprio grazie alla sua debolezza può restare latente, dunque non visibile, per parecchie generazioni per poi palesarsi all’improvviso magari solo in un cucciolo di una cucciolata e non ogni volta che viene ripetuto lo stesso accoppiamento. Quindi, anche riproduttori con pelo in standard e di fenotipo corretto possono essere portatori del gene recessivo del pelo lungo (questo gene non è visibile, non si palesa, se presente da solo nel corredo cromosomico) e dato che esso non si manifesta con regolarità matematica ad ogni cucciolata anche dello stesso accoppiamento per scoprirlo è necessario fare analizzare un campione di sangue del gatto. Fortunatamente ad oggi – impensabile negli anni ‘70 – è possibile sottoporre i propri riproduttori ad un’analisi specifica e affidabile, seppure ancora costosa e non disponibile in tutti i laboratori, per verificare se e quali soggetti sono portatori del gene recessivo del pelo lungo; purtroppo però sembrano essere ancora pochi gli allevatori che ricorrono a questa buona pratica prima di vendere o di acquistare un cucciolo a scopi riproduttivi. Per quanto riguarda l’aspetto fisico, cioè il fenotipo, del cucciolo a pelo lungo, quindi il soggetto generato da due riproduttori portatori del gene recessivo del pelo lungo che fisicamente non si differenziano da quelli non portatori, è stato spesso notato che questi cuccioli fino dalla giovane età hanno sembianze un po’ differenti rispetto agli altri cuccioli Chartreux: spesso appaiono più sviluppati, più grandi e il loro pelo al tatto risulta un po’ più morbido e liscio del solito restando anche visibilmente più sollevato dal corpo. Talvolta anche il pelo attorno al muso è più lungo e sporgente verso le estremità delle guance; si nota anche una certa differenza del pelo delle orecchie e di quello sul ventre che risulta essere con “ciuffi” più lunghi del solito. Talvolta il pelo di questi cuccioli ricorda quello del Main Coon, in altri soggetti è soffice come quello del Persiano. Mentre è difficile riconoscere con solo l’aiuto dei nostri sensi un cucciolo solo portatore di questo gene recessivo per i motivi fino a qui ampiamente illustrati. Tutto ciò premesso è evidente che non sia cosa poi tanto rara trovare ai nostri giorni un cucciolo di certosino a pelo lungo, è palese altresì che non sia una malattia e nemmeno un evento ricercato dall’allevatore. Dunque, solo allevatori limitati o critici azzeccagarbugli potrebbero pensare di nascondere, vergognarsi, o peggio ancora biasimare, cucciolini nati accidentalmente col pelo lungo derivanti da scelte operate da altri in un passato non recente. E solo un allevatore miope deciderebbe di procedere con la sterilizzazione insensata di tutti i soggetti portatori del gene recessivo a pelo lungo contribuendo così a un’elevata perdita di diversità genetica che già ora purtroppo scarseggia. La strada più corretta da incoraggiare sembrerebbe essere proprio quella della Selezione mirata testando innanzitutto i riproduttori e poi la prole ed inserendo nel programma riproduttivo d’allevamento i cuccioli non portatori del gene contribuendo così responsabilmente al mantenimento e progresso della razza. P.S.: la diversità genetica è rappresentata dalle differenze nel DNA tra un soggetto e l’altro all’interno della specie. Esse sono ereditate e si accumulano con quelle prodotte nelle generazioni precedenti creando appunto la diversità genetica di una specie che è il punto cardine su cui si fonda il progredire e la non estinzione della specie stessa. Infatti, se il numero dei soggetti costituenti la specie diviene troppo basso si assiste al fenomeno di inbreeding, cioè l’accoppiamento che vede coinvolti soggetti strettamente imparentati, con conseguente perdita di variabilità genetica ed esposizione della specie a rischi di accumulo di malattie ereditarie e di estinzione. Scritto da Ingrid Dall’Ora Titolare dell’Allevamento per la selezione della razza Chartreux DalTista. Articolo pubblicato in data 07.10.2020 sulla pagina italiana di Wikipedia sotto la voce Certosino (gatto).

Di questi tempi...

Di questi tempi ho cercato di mettere in sicurezza più che potevo la mia casa, ovviamente sempre un'igiene costante e in più ho aggiunto un depuratore d'aria e un generatore di ozono. Il depuratore d'aria rimuove le particelle ultrasottili fino a 0.02 ( 125 volte più piccole di PM 2.5 ) il 99.9 x cento dei comuni allergeni e il 99.9 x cento dei batteri, fino a qui va benissimo avendo in casa un asmatico. Il generatore di ozono lo utilizzo stanza per stanza, sterilizza da batteri, spore, virus, muffe e odori. Va benissimo anche per gli animali perchè fa morire parassiti, acari, pulci, tarme e protozoi. Tutte le mie Grigie vivono con me nel mio appartamento, niente giardino, nessuna gabbia, per cui è facilissimo sterilizzare gli ambienti. Ho predisposto calzari e disinfettante per chi verrà a conoscere i miei Sciamanini... si, ce la possiamo fare, l'importante è si crederci ma attuare strategie che possono aiutare credo che sia meglio....

In ricordo della mia sempre Tiffany


♥️♥️♥️♥️♥️

❤

Non ditemi che è solo un gatto...
Tu Tiffany mia sei molto di più, sei mia figlia, sei la sorellina di Mara, fai parte di noi e basta.
Non ditemi che è solo un gatto perchè se tutto il dolore che ho dentro ora diventasse freccia sareste morti all'istante!
Tu Tiffany mi sei dentro da sempre, da quando sei nata in un giorno importante, un 8 marzo del 2002.
Sono state le mie mani che ti hanno accolto in questo mondo, è stato il mio odore che hai sentito prima di quello della tua mamma, io ero sempre accanto a te e ci sarò per sempre!
Ti ha scelto Mara, chissà come mai ha scelto te nel mucchio dei sei piccoli urlanti grigini, ma sei stata tu da subito.
Eri l'unica con il fiocchetto ingombrante, eri quella amata e coccolata di più...
Sei stata per Mara la sua prima amica, per lei sei diventata bambola e nonna di capuccetto rosso, sei diventata principessa e strega.
Tu, straordinaria in tutto, umana fino a dormire allungata come me e Dario tra i nostri due cuscini e anche brontola se mi alzavo la notte e ti svegliavo.
Tu che a tutti hai regalato una testatina come a dare loro il permesso di accarezzarti.
Tu che eri il biglietto da visita di casa nostra, invadente fino a salire sul tavolo se avevamo ospiti ben sapendo che non ti avrei mai sgridato perchè non volevo offenderti davanti a persone non di famiglia.
Tu che tutti ti portano dentro, tutti sanno chi sei e come sei, sei la gatta più dolce, più vera e più nostra del mondo e basta.
Chi ha un mio Grigione ha anche te nei suoi ricordi, per te c'è sempre un pensiero, un sorriso, un filo che diventa amicizia correlato delle tue immagini, dalle tue fusa esagerate e dalla tua insistenza che a volte diventava invadenza.
Non ditemi che è solo un gatto, lei è Tiffany, mia figlia.
Abbiamo vissuto quasi 16 anni assieme e come figlia ti ho sempre messo al primo posto assieme a Mara, io sono sempre venuta dopo, io sono solo la vostra mamma, voi siete le mie principesse.
Anche nelle tue pochissime gravidanze come una figlia mi hai dato l'onore di esserci sempre, sorrido se ci penso, Tiffany, tu iniziavi a urlare ancora prima che iniziasse il travaglio.
Come una regina mi scodellavi i piccoli guardandomi con occhi pieni di dolore facendomi sentire in colpa, poi me li davi e basta, l'unico tuo compito era allattarli ma la mia presenza ti era necessaria.
Anche le notti le passavi nel lettone con i tuoi bambini, non c'era verso che tu stessi nella cesta, tu dovevi dormire con noi, tra di noi e ci portavi un piccolo per volta visto che noi lo rimettevamo nella cesta vicino al letto, tu allora ne prendevi un'altro e andavamo avanti fino a che sfiniti io e Dario ti accettavamo in toto, bimbi compresi.
Ricordo quelle notti passate sul bordo del letto, il dormire con un occhio aperto per la paura di schiacciare un bimbino, certo, l'unica a dormire alla grossa eri tu fiduciosa in noi... Dio che nostalgia di quelle notti....
Anche ora che non riesco nemmeno a vedere quello che scrivo da queste stupide lacrime ho già nostalgia di te, ora che riposi avvolta nella copertina rosa che ti piaceva tanto chiamo già Tiffany tutte le altre Grigie, che farò senza di te?
Sei stata bravissima come al solito, ci hai permesso di salutarti uno a uno, Mara è tornata a casa per te, ti ha chiamato con il vostro linguaggio e tu le sei andata incontro, stanca ma felice, ti sei lasciata pettinare e coccolare, vi siete salutate , vi siete date un arrivederci, lo so con certezza.
Anche Fabio ti ha salutato, con discrezione e da solo ma quando è uscito i suoi occhi erano gonfi di lacrime.
Il papà che non riesce a metabolizzare il dolore e che lascia questo compito a me,ti ha accarezzata e sicuramente ringraziato per tutto quello che ci hai dato.
Io che in questi 4 giorni li ho vissuti con te, attorno a te.
Alla fine eri anche stufa di avermi tra i piedi, si sa, ognuno muore da solo ma io questo non te l'ho permesso, te ne sei andata con me, io c'ero e ti ho accarezzato, ti accarezzerò per sempre!
Tu non devi andare in nessun posto, sei già a casa e lo sarai per sempre!
Tu sei nei nostri cuori, hai solo cambiato forma, ora sei l'energia dei ricordi belli, sarai per sempre un sorriso e sarai per sempre la nostra Tiffany.
Non ditemi che era solo un gatto, lei è mia figlia e basta!

Da sapere!

Quando si decide di acquistare un gattino da compagnia di razza è bene non farsi prendere dall’entusiasmo e dalla frenesia di avere subito un cucciolo da portare a casa ed effettuare invece una ricerca facendo particolarmente attenzione ad alcuni aspetti molto importanti onde EVITARE DI ESSERE TRUFFATI oltre che ASSICURARSI DI ACQUISTARE UN GATTINO SANO. Accertarsi sulla salute del cucciolo che si desidera acquistare vi eviterà dispendiose cure veterinarie in seguito.

DA CHI ACQUISTARE IL CUCCIOLO
Se volete comprare un cucciolo di razza è consigliabile cercare un allevamento “serio”. Non sostenete i negozi che vendono animali, perché i cuccioli che vedete dai negozianti sono cuccioli quasi certamente provenienti dal traffico d'animali oppure da pseudoallevamenti che producono cuccioli “in batteria” solo per essere venduti nei negozi ad un prezzo basso e siate cauti nei confronti di annunci su siti commerciali, in entrambi i casi potreste finire con un gattino malato e/o svezzato troppo presto. In ogni caso, contattate più di un allevatore prima di comprare un cucciolo e cercate un allevatore disponibile a fornirvi tutta la documentazione, le informazioni e le garanzie necessarie, parlate con lui anche di eventuali problemi di salute legati alla razza che vi interessa. Assicuratevi che siano stati effettuati tutti i test, genetici e non, sui genitori che il cucciolo sia stato sverminato e che abbia completato il ciclo delle prime vaccinazioni, che sia cresciuto con amore, in un luogo pulito e igienico e non in una gabbia. Se possibile, prima di acquistare un gattino, visitate l'allevamento e se intuite che qualcosa ''non va'' in un allevatore, cercatene altri.


QUANTO COSTA UN CUCCIOLO DI RAZZA?

Non è facile rispondere a questa domanda: dipende dalla razza (se è più o meno diffusa), dalla genealogia (il cucciolo potrebbe essere figlio di campioni e frutto di un lavoro di selezione in alta genealogia) e dall'allevatore. In genere in allevamento il prezzo di un cucciolo “da compagnia” può oscillare tra 600 e i 1.000 €.e. Acquistando il cucciolo da un privato la cifra può scendere, ma spesso i privati non presentano la stessa serietà degli allevatori ed è più facile trovare cuccioli che non abbiano tutte “le carte in regola”. Un acquisto dettato esclusivamente da una cifra allettante potrebbe non rivelarsi la scelta migliore, se tutto quello che avete risparmiato all'atto dell'acquisto lo dovete poi spendete in visite, esami ed interventi veterinari. Inoltre il costo di un gatto di razza non può essere determinato dalla presenza o meno del pedigree: il pedigree non ha un costo così elevato da giustificare dei prezzi bassi quando il gatto viene ceduto senza. Il costo reale del pedigree è di circa 15 -20 €.

CON PEDIGREE o SENZA?
Chi desidera un cucciolo da compagnia e non è interessato alla riproduzione o alle esposizioni feline, spesso ritiene che il pedigree sia inutile e in effetti, se il gatto verrà sterilizzato e passerà il resto della sua vita in casa, il pedigree “nella pratica” non servirà a niente. Va però ricordato che IL PEDIGREE È L'UNICO DOCUMENTO CHE ATTESTA CHE IL VOSTRO CUCCIOLO È DI RAZZA. Il pedigree è il certificato di iscrizione del gatto al Libro delle Origini (LO) di una determinata associazione felina. Questo significa che sul pedigree viene riportato l'albero genealogico del vostro gatto fino a molte generazioni indietro e viene così tenuta traccia della sua linea di sangue, pertanto solo il pedigree potrà garantirvi che il gattino appartenga realmente alla razza scelta. Se non avete alcuna preparazione specifica sulle razze feline potrebbero rifilarvi un meticcio spacciandolo per un gatto di razza. Acquistare un gatto con pedigree significa essere tutelati da eventuali truffe. E’ bene ricordare che per “gatto di razza” si intende un gatto in possesso di pedigree, pertanto chi promuove la vendita di cuccioli di razza senza pedigree infrange la legge italiana – Decreto Legge: DLG 529/1992 ART. 51 -

TEST DA RICHIEDERE
Per assicurarsi che il cucciolo che state acquistando sia sano, ci sono alcuni test che potete e dovete richiedere. Si tratta di test che vengono effettuati sui riproduttori, quindi validi per tutte le cucciolate: non vi è quindi la necessità di testare ciascun cucciolo se i genitori risultano negativi a tutti i test. Il test principale da richiedere è il FIV/FeLV. La FIV è in sostanza l'HIV dei gatti, mentre la FeLV è la leucemia felina. Sono patologie sostenute da virus trasmissibili da gatto a gatto, patologie incurabili e con prognosi infausta. Esistono poi delle patologie genetiche, come ad esempio la PKD nei Persiani e la HCM nei Maine Coon che colpiscono rispettivamente i reni e il cuore.