E CHE COME ALLORA SORRIDI
Come ogni anno questa canzone mi sveglia all'alba e fa da mantra per 10 giorni. tutto il tempo che ti è servito per andartene, per mollare una battaglia che non avevi modo di vincere...
Dieci giorni pieni di ricordi di Te, non è vero che il tempo fa dimenticare, non sarebbe giusto non ci si dimentica di chi si ama.
Ci si dimentica di chi non si ama, di quelli che non ci hanno dato nemmeno un sorriso, ma di una sorella MAI!!!!
Sono passati 28 anni, oggi come allora era un giovedì, festa del papà, ricordo ogni singolo minuto di quel pomeriggio, ogni sguardo fatto di un dolore muto impastato con una paura folle.
Ogni anno questi 10 giorni sono sempre tuoi, pensieri e ricordi e voglia di sapere come saresti stata ora, tanti rimpianti e ancora la voglia di esserci.
Esserci, eccome se eravamo con te, sempre, con i denti, con le laccrime ma noi eravamo li.
Quella maledetta stanza con i divano verdi in similpelle, quel telefono nero, enorme della prima rianimazione, eccome se eravamo lì.
E quella scalinata che prendevo a scendere per dare modo alla mia paura di sparire ... alle mi lacrime di asciugarsi per entrare in un mondo "vero" dove la sofferenza era una minima parte.
Quelle scale sul quale muro leggevo tanti messaggi scritti dall'amore e dalla paura più vera....
Alla fine ci hanno pure fatto un libro su quelle scritte.
Parole urlate e scalfite con tutto l'amore del mondo...
Svegliti.... svegliati ..... siamo qui, basta, apri gli occhi, noi ci siamo, ti amiamo, SVEGLIATIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Quante parole scritte con l'inchiostro dell'amore...
Antonietta, svegliati. ti prego, svegliati....resisti, ti prego, resisti.... io che correvo a cercare tutte le informazioni più lontane, io che sapevo... io che VOLEVO...
Già volevo..... non volevo soffrire di più, a volte mi sembrava di morire pure io in quella stanza appesa via...
Tutti quei tubi li sentivo dentro di me e alla fine ho capito la tua stanchezza, il tuo desiderio di mollare e ho iniziato a girare con le immagini di Papa Giovanni in tasca, il Papa Buono, il Papa dei Bambini.
Tu eri una bambina, purificata dao dolore e quindi pronta per il Paradiso.
A me restano ogni anno 10 giorni di te.
Dieci giorni in cui io posso sperare che le cose siano andate diversamente.
Dieci giorni in cui io posso ricordarti con tutto l'amore che è rimasto in me.
Ogni anno faccio più fatica a metterti a fuoco, i tuoi lineamenti sono offuscati, solo nei sogni sei tu, però so che nel mio cuore ci sei e ci resterai per sempre fino a quando ci ritroveremo...
Ma come dice la canzone...
VOGLIO PENSARE CHE ANCORA VIVI E CHE COME ALLORA SORRIDI....