Ti rendi conto di quanto tu sia fortunata nei momenti più strani....
Incontrare al supermercato un signore che credevi un superman. Uno che manco ti guardava mentre parlavi con sua moglie.
Sono quelle conoscenze che ci sono sulla strada di tutti, persone che si incontrano, magari tramite i figli, compagni di scuola, qualche compiti fatti in casa tua...
Conoscenze che incidono poco, neppure amici, solo incontri casuali nello stesso paese.
Poi i figli crescono e resta la normale cortesia, lo scambiarsi di notizie negli anni quando ci si incontra, nulla di più.. nulla di meno.
Poi leggi sul gionale un necrologio e di colpo ti ricordi, lei, la signora X, lei con quel marito sempre taciturno quasi disapprovasse tutto quello scambio di chiacchere senza scopo.
La ricordi bene, lei così solare e aperta, lui un riccio che ti faceva scappare via, un disagio tangibile, era quasi ti dicesse che non eri alla sua altezza.. sciò.. sciò .. gallina plebea...
Poi te lo incontri al supermercato e lo vedi, veramente lo vedi....
Lui che non è più lui, fragile e solo.
Di una solitudine che fa male, malissimo, tutta la sua forza non c'è più, la sua forza era la moglie.
Lui che ti parla con il cuore in mano del suo dolore e non si vergogna delle sue lacrime.
Mi parla di lei di quanto gli manca e di come non riesce ad andare avanti senza di lei.
I figli non contano, hanno altre priorità ma la sua è sempre una e una sola, l'assenza della sua compagna di vita.
Mi immedesimo e il dolore è troppo... non riuscirei a sopportare una vita senza Dario, no, ne sono sicura..
Ci ritroviamo abbracciati a piangere, due adulti... due quasi vecchi che piangono... la gente ci guarda stupita e se ne va...
Sono fortunata, posso scrivere queste emozioni e questo dolore si fa più dolce..