COSMO DE LA SCIAMANA
Ritorni in posti che ti hanno vista bambina e cerchi le cose che hai impresse nel cuore.
Come sempre entri nel bosco salutandolo come un vecchio amico e ti rendi conto che anche lui è invecchiato.....
Cerchi il grande larice messo a sentinella su un piccolo avvallamento, da dove aggrappata a un suo lungo ramo tipo scimmia ti gettavi nel vuoto fiduciosa della tua forza da incosciente ma non c'è più.
Tanti alberi che erano i tuoi punti di riferimento non ci sono più....
Il sottobosco è diverso, caotico e irriconoscibile.
Alberi caduti per vecchiaia o per il gelo lasciati lì a marcire formano trincee quasi invalicabili.
Nell'aria si sente la stanchezza dell'estate e c'è già il silenzio dell'autunno, il bosco sembra respirare piano come se stesse recuperando forze.
Basta guardarsi attorno per vedere che come ogni anno c'è stata una guerra.
L'invasione degli umani dove tutto è permesso e nulla viene rispettato!
I tappeti del muschio verde sono stati divelti, dove andrà il Piccolo Popolo a ballare le sere di luna piena?
Tutto è stato quasi arato come se fossero stati dei cinghiali enormi, ma non esistono cinghiali a 1200 e più metri in montagna.
Cammini piano cercando i cerchi magici delle Fate, cerchi fatti dei " cucù " rossi, cerchi perfetti nei quali ti sdraiavi e ti sentivi protetta ma trovi soltanto funghi rotti, non tutti sanno cogliere quello che solo il cuore vede....
Cammini e il silenzio ti avvolge, respiri piano e per quasi un minuto il bosco ti regala lo spettacolo di uno scoiattolo fermo su un ramo di abete che guarda verso di te .... due esseri viventi e basta!
Anche l'acqua ha cambiato percorso.
Ricordi bene dove c'era l'acqua più limpida, in montagna tutta l'acqua è buona ma tu hai ricordi ben precisi e ti stupisci quando non trovi quella sorgente...
Come fa a sparire una sorgente?
Il vento soffia piano e fa cantare il bosco, è melodia pura e tu ne fai parte, certo, bisogna chiudere gli occhi e ignorare lo scempio dei rifiuti sparsi ovunque.
Con gli occhi chiusi si ritorna indietro e per un attimo ti concedi di essere ancora una bambina.
Quella bambina che entrava nel bosco parlando a voce muta. Quella bambina che abbracciava gli alberi dopo aver guardato bene attorno se non c'era nessuno.
Quella bambina strana e senza amiche ma che possedeva il mondo nei suoi libri.
Quella bambina che sognava senza sapere che cos'erano i sogni.
Forse sono rimasta ancora una bambina strana in fondo.....