Charlot de la Sciamana
.... e ti rendi conto che hai dimenticato emozioni lungo le strade che hai percorso.
Ti sei scordata di tante cose che allora erano quasi vitali.
Hai dimenticato canzoni urlate come bandiere verso un futuro che credevi nemico.
Hai dimenticato volti e abbracci fatti di tutto e di niente.
Ti sei incamminata lasciandoti dietro quasi tutto e hai ricominciato esplorando strade nuove non sapendo dove ti avrebbero portato.
Poi basta uscire una sera e trovarti nel cerchio magico della luna per rivivere quei tempi.
Un chiarore grande grande e tutto immerso nella magia dei tuoi anni più pazzi.
In questa magia i ricordi tornano, le canzoni urlate ci sono ancora ma sai che mancano tanti volti persi e ritrovati dove staranno per sempre con foto e lumino.
La guardi la luna e ti sembra voglia parlarti, ricordi i brividi lungo le braccia quando tremavi per la voglia di andare via.
Ricordi i polverosi giorni estivi ma ancor di più le sere avvolte nei discorsi e nei desideri.
L'andare in gruppo a rubare l'uva acerba, raccontarsi il domani nella certezza che sarebbe stato così e basta.
Il rito dell'erba, del fumo, e fermarsi solo a quello.
La luna sa cosa poi è successo, lei lo sa....
Erano i tempi nostri, eravamo piantine che si nutrivano di libri e musica, eravamo assetati di verità e di vita.
Facile per un cantastorie fare breccia in terreno così fertile.....
All'improvviso fu come se la luna esplodesse, non fu più come prima, tutto era diverso e allora cambiai strada...
Egoisticamente ho pensato solo a me... no, ci ho provato e riprovato, non per nulla mi chiamavate " zia".
Io ero la zia, quella delle menate, quella che rompeva sempre, alla fine sono rimasta in silenzio a vedervi morire.
Ma ieri sera vi ho ricordati tutti, vi ho salutato uno per uno e il dolore per quello che non è stato è uguale ad allora.
Ho chiuso la porta sul chiarore di una luna immensa credendo di rinchiudervi di nuovo in un sogno ma stamattina la luna c'era ancora, non così potente, non così luminosa, ma c'era ancora...