REa de la Sciamana
Il dolore era così forte che la svegliò.
Daria fece fatica a ricollocarsi nella realtà, l'incubo era talmente vero che continuò a tremare e a cercare aria per i polmoni collassati.
Nel buio non riusciva a capire dove fosse, solo il suono stridulo che le usciva dalla gola riempiva quel vuoto che c'era attorno a lei.
Daria stava immobile, terrorizzata e incapace di fare qualsiasi gesto quando una lingua ruvida le lecco una guancia sobbalzò e una parvenza di lucidità entrò in lei.
Certo era a letto, nel suo letto, era stato solo un incubo e basta.
Con cautela allungò un braccio e accese la luce, subito la stanza si illuminò di una luce tenua e Daria vide accanto a se una sua Grigiona che la stava osservando.
Un incubo, suo figlio era vivo, per un attimo le sembrò di morire.
Già, lei era morta cento volte in un mese e cento volte era rinata e ancora ne era dentro.
Dentro a labirinti fatti solo di incubi dove la realtà era diversa, suo figlio era morto e lei stava vivendo un sogno.
Anche quella notte l'incubo riguardava suo figlio.....
La voce della dottoressa che le diceva " dopo tutto suo figlio era morto ", nel suo incubo era diventato..
" dopotutto suo figlio era già morto"
Ecco, suo figlio non c'era più e basta, tutto quello che aveva vissuto nei due mesi dopo era solo il sogno di una mamma che non ammetteva quello che era successo.
Daria accarezzò piano la gatta che si era messa sul suo petto, il respiro si era quasi normalizzato e il calore della Grigiona la scaldava ma dentro rimaneva un dolore che non voleva sciogliersi.
Ripensò a quei due mesi quasi ad accertarsi di averli vissuti accanto a suo figlio.
Finalmente le lacrime trovarono la strada per uscire da tutto quel caos fatto di mille cose, dolore, paura, rabbia e altre mille cose.
Daria sapeva che più nulla sarebbe stato come prima, ora una nuova paura si era aggiunta a tante altre, nulla sarebbe continuato come prima, altre priorità... altri limiti....
Daria si sentiva una Guardiana e come tale sapeva di dover fare scelte ma sorrise girando lo sguardo attorno a se, non era sola, sul lettone ne aveva ben 4 di Guardiane che proteggevano lei.
Allungò le mani e le accarezzò tutte e quattro, ora ne era sicura, era stato un incubo e come tale lo lasciò andare anche se dentro la paura comandava la notte.