Benvenuti a voi che passate per questa mia casa, l'allevamento de
I Certosini della Sciamana!

Lo so che questo sito è anomalo, lo so, abbinare al mio piccolissimo allevamento di gatti certosino i miei pensieri mi rende fragile...

Scrivere, buttare fuori le mie emozioni siano belle che brutte è uno scaricarsi che mi fa andare avanti anche se a volte è difficile come credo lo sia per tutti la vita. Scrivere, raccontare di me, dei miei Sciamanini mi rende serena, attraverso loro ho fatto amicizie che durano da anni, perchè si, sono ben 26 anni che convivo con questa splendida razza di Gatti Certosino e ogni cucciolata è rimasta nel mio cuore.

Chiedo venia a chi passerà a trovarmi, sicuramente troverà un sacco di errori ma anche tanta ma tanta bellezza nelle foto dei miei Sciamanini.
Le foto che sono su queste pagine di Certosino adulti sono tutte state mandate da chi li ha cresciuti e con i quali io resto sempre in contatto.

Per cui ricordatevi sempre che chi vuole un mio Sciamanino avrà anche me accanto. Grazie per avermi letto e ...... Gatti Certosino/ Sciamanini per sempre!!

Ci sono giorni così pieni di dolore e paura che non sai vedere il raggio di sole che t'abbraccia.
Un raggio di sole che ti aiuta a camminare ora dopo ora, che ti scalda da quel gelo che hai dentro e tu manco capisci che non sei da sola.
Giorni incisi nel cuore che resteranno lì per sempre.
La paura immensa per Dario ricoverato in clinica dove non si poteva entrare, certo una coronografia programmata ma sempre un intervento a rischio.
Nulla è una passeggiata, sei nuovi stent posizionati a dovere, spero per altri 30 anni che tutto vada bene.
Tutto in contemporanea Dex, Nausicaa che doveva partorire ma che non era dell'idea di farlo, il gelo dentro era paralizzante!
Andare dalla veterinaria avendo quella sensazione che qualcosa non andava mi dava l'urgenza del fare, del muovermi in fretta e di non ascoltarmi troppo.
Fatti i vari accertamenti, poche speranze per i piccoli, taglio cesareo e nascita di 3 piccoli vivi ma inerti.
Tre piccoli che ho scaldato con il fhon e strattonato per richiamarli indietro da dove si erano diretti, ho impiegato più di un'ora a convincerli che la vita è bella e che vale la pena di lottare per lei.
Parlavo loro e pensavo a Dex, ma sapevo che nessuna mia preghiera sarebbe stata esaudita per il mio grande Sciamanino.
Mentre i piccoli prendevano vita un'altra si incamminava verso la Luce ma io sentivo l'energia che arrivava attraverso le mie mani e che il mio Grande Sciamanino mi dava la speranza di un suo ritorno.
Che ne sappiamo noi del Grande Giro della Vita?
 
Mi piace pensare che in ogni piccolo nato ci sia un pò del nostro Dexter.
Mi piace credere a questo e dal dolore nasce un raggio di sole che mi fa stare bene.
Stefania e Luca lo sanno che se vorranno avranno un piccolo Sciamanino, sarà il regalo che Dexter farà loro tramite me e sicuramente avrà tantissimo di Lui, ne sono certissima.
Nessuno nasce e muore senza lasciare un segno, Dexter ha lasciato un mondo d'Amore e questo lo fa vivere per sempre.
 
 
 
 
  
 

Dexter ci ha lasciati, ora fa parte della Luce.
Il solo scriverlo mi fa male, le lacrime mi impediscono di scrivere.
Ho pianto per ogni mio singolo Sciamanino che mi ha lasciato, chi di malattia, chi di incidenti e si, di smarrimento.
Ma Dex mi ha lasciata senza difese contro un dolore che non è solo mio ma di tantissimi.
Chi non conosceva il nostro Dex?
Lui sapeva strappare un sorriso a tutti, lui era unico, lui era Dex!!
In questi giorni terribili chi sapeva e lo amava sono rimasti in silenzio tessendo una maglia d'amore per proteggerlo dal dolore.
Dex è stato fortunato, ha avuto Stefania, Luca e Troy che l'hanno amato più di loro stessi, sono stati una famiglia felice e è per questo che la sua mancanza è immensa.
Una mancanza che non finirà mai, lo so con certezza, mancherà per sempre, Dexter mancherà e non ci sarà nulla che lo possa sostituire.
Non si sostituisce un figlio, Stefania e Luca dovranno andare avanti con questo lutto e non ci sarà giorno o notte che non lo penseranno.
 
Luca e Stefania impareranno a vivere senza Dex anche se sarà durissima, impareranno a sorridere nel pensarlo, perchè hanno migliardi di ricordi bellissimi e questo li aiuterà.
Stefania e Luca hanno fatto l'impossibile per Dexter, proprio come si fa con un figlio, non si sono fermati davanti a nulla io lo so perchè c'ero.
Io c'ero e ci sarò sempre per ogni mio Sciamanino!
 
Voi che avete un mio bimbo lo sapete, ve l'ho detto e ripetuto, io ci sono sempre.
Si ci sono ma dare il permesso a Dexter di andare via è stato terribile, come quando ho dato il permesso a Kora e a Tiffany di lasciarmi, è come se un pezzo del mio cuore si fosse fermato.
Alla fine questo è Amore, pensare a chi si ama e non a noi è Amore, l'egoismo e la paura del soffrire per una volta è dimenticato anche se dopo resta solo un dolore atroce.
 
Ciao Dexter, grazie di essere stato quello che eri, ti amo e possano queste mie lacrime farti da scudo e scaldare il tuo percorso che ti porterà sempre da Stefy, Luca e Troy.
 
 
 
 
 

Faccio fatica a guardare un cane, lo confesso, elaborare il lutto di Kora è difficile, molto difficile.
Ma accanto ora c'è un altro dolore, Tata, la cagnolina di Fabio.
Tata è arrivata dalla calda Sicilia 12 anni fa, cucciola, di preciso non sappiamo quando è nata ma da mio figlio è stata adorata da subito.
Io all'inizio ero titubante ma poi visto l'amore che c'era da ambo le parti mi sono ricreduta, quei due vivono in simbiosi, l'unica volta che si sono separati è stato quando Fabio ha avuto l'infarto.
Tata non ha mai avuto problemi ma circa un mese fa ha iniziato un comportamento strano, visita veterinaria e antibiotico per sospetta cistite.
Visto che non migliorava la veterinaria ha espresso i suoi dubbi e ha consigliato una tac e tutto il resto.
Dire che non ci si aspettava una diagnosi così crudele è logico, 2/3 mesi di vita se non si faceva nulla, un anno/un anno e mezzo con radio e kemio se si iniziava subito.
A parte i costi che sono esorbitanti, che fare?
 
Tata ha già metastasi polmonari e chissà cosa ancora.
Prendere una decisione subito dopo avere ricevuto una notizia così devastante non è proprio facile....
Ma la decisione presa con il cuore è una sola, avanti, si inizia!
Fatta la centratura per la radio, 6 cicli, una ogni due giorni, poi ci sarà la kemio....
Poi con i giorni che passano ci si informa, ci si confronta con altri veterinari e si capisce che nulla appare come sembra.
Nessuno da la garanzia che la radio possa ridurre il tumore e la kemio... boh, si potrebbe ma non si sa...
Solo il dolore di Fabio e il nostro è vero e non cambia, rode dentro, viviamo una settimana sospesi a chiederci se abbiamo fatto bene, si che abbiamo fatto bene e fanculo i soldi....
Ora però ci siamo fermati, abbiamo messo tutti i nostri dubbi sul tavolo e si, perchè no, anche i nostri desideri egoistici e abbiamo pensato solo a Tata.
Tata non deve soffrire, questo è il punto principe, la kemio non si fa, dormirà sempre nel lettone con il suo Fabio e cercheremo di farla vivere il più serenamente possibile.
Poi... poi si vedrà, mi trema il cuore solo a pensarci, il tempo del distacco fa sempre paura, però ci sarà Kora a ricevere Tata e sapranno aspettarci sicure del nostro amore per loro.
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

Gira che ti rigira siamo già oltre la fine e l'inizio dell'anno.
Una fine e un inizio festeggiato come si doveva, così pensava l'uomo mentre camminava veloce nella nebbia.
L'uomo doveva pensare molto per trovare nuove idee,
trovare dei punti luce dove farsi notare e dallo scranno del suo sapere elargire consigli e ordini.
Sapeva raccogliere attorno a se una piccola parte di umanità fatta di persone timorose perfino dal loro pensiero e si, anche dal loro sorriso.
Persone eternamente confuse e timorose, persone indecise su tutto, per loro era molto più facile seguire delle direttive create da altri, era tutto molto più semplice....
Creare una sudditanza era facile e lui lo sapeva, dopotutto erano anni che viveva di questo.
Erano le donne le sue vittime ideali, bastava la sua voce a incantarle, una carezza innocente per farle tremare, donne che non avevano mai avuto un amore durevole.
Donne sempre alla ricerca del principe azzurro, sicuramente del lupo nero se ne erano dimenticate!
Il Guru si guardò attorno, la nebbia si diradava e finalmente vidi la casa in lontananza, sbuffò e si preparò mentalmente all'entrata teatrale.
Dopo tutto era bravo e lo sapeva, gli occhi sapevano parlare anche se la bocca stava chiusa, la sua pelle emanana profumo e tranquillità, ricordava le parole che lo accompagnava da anni.... maestro..... maestro..
Ogni volta quella parola gli dava il permesso di fare tutto quello che voleva, i suoi sudditi erano creta tra le sue mani e lui sapeva trovare la strada giusta per ogni anima.
Da fuori la musica si percepiva piano, una leggera vibrazione e il rumore dei piedi nudi sul legno ne seguiva il ritmo, sicuramente erano in tanti ad aspettare il Maestro....
...

Sciamaninainaina....

...

Ridere fa bene, molto bene se poi siamo capaci di ridere di noi stessi è la cosa migliore.
Ho due nipoti che si chiamano entrambi Luca, due splendidi ragazzi a cui voglio un mondo di bene.
Su WhatsApp li ho come "nipote uno" e "nipote due", lo so che la cosa fa già sorridere...
Non è che li veda spesso visto il dannato periodo ma per i compleanni o le feste comandate ci sono messaggini da ambo le parti.
Purtroppo il mio Luca, figlio di mia sorella, mesi fa è caduto con la moto e si è rovinato un ginocchio e per guarire doveva subire un'operazione.
Operazione programmata il 25 Gennaio.
Ovviamente essendo una "ziona" ci pensavo, anche se era un intervento in artroscopia e con pochissima sedazione ero preoccupata per cui....
La mattina del 25 alle 7 di mattina invio un primo messaggio.
Cerco nipote su WZ e inizio a scrivere.
"Buongiorno, il primo pensiero al mio nipote preferito, andrà tutto bene, ti voglio bene" , il tutto condito con un sacco di cuoricini.
Alle 8, 52 mi arriva il messaggio del nipote.
"Buongiorno zia, grazie fex!! come state?" ti voglio bene anch'io".
Verso sera calcolo che ormai dovrebbe essere tutto finito, pure l'anestesia e invio un altro messaggio.
" Ciao luca, tutto ok?"
Risposta.
" Si, si, tutto bene, voi?"
Rispondo che si, si andava avanti sempre con i cuoricini e di riposare bene.
La mattina successiva chiedo a mio nipote come va, nessuna risposta ma sono sempre in contatto con mia sorella che mi rassicura.
Ieri sera il messaggio di Luca.
"Zia non ti ho più scritto, mi sono scordato, scusa ero di fretta".
Al che rispondo con una risata scritta e scrivo.
"Ho sentito la mamma, tranquillo"
Dopo un minuto mi suona il cellulare e visualizzo che è Luca, mio nipote, figlio di Cristina, sorella di Dario.
Luca parte alla lunga e io ingenuamente non ho nessun dubbio.
Quando dopo i saluti e varie cose gli dico " dimmi". lui quasi imbarazzato mi dice che forse ho confuso i nipoti...
Dentro di me c'è stato un attimo di gelo imbarazzante, ovviamente non potevo aver sentito Cristina, purtroppo sono 15 anni che lei non c'è più...
Poi tutta la situazione mi appare chiara, che imbranata che sono, che sciocca, ho scambiato i nipoti.
La situazione mi appare così comica che scoppio in una risata scusandomi con Luca e ribadisco che gli voglio bene e che mi deve scusare.
Ho chiuso la telefonata ridendo e sempre ridendo ho chiamato il Luca, Luchino il quale all'inizio non capiva la mia ilarità ma quando gli ho spiegato il tutto rideva anche lui.
Ecco quando una capisce che stà invecchiando, da queste piccole cose, si diventa vecchie e bacucche ma l'importante è accettarsi anche in queste mancanze, dopo tutto ho solo e sempre detto la verità, solo che l'ho detta alla persona diversa ma il bene che provo per entrambi è vero.
 
 
 
 
 

Zoe de la Sciamana ma per me sempre Bambolina, un carattere dolcissimo da piccina, ora un piccolo terremoto che vive in una famiglia felice e ha un fratellone peloso che si chiama Ducky per cui DEVE essere un terremoto!

Le principesse sono tutte dispettose e i principi tutti ranocchi!

 

 

 

Si sta girando la boa dei due anni di pandemia, due anni andati avanti a tentoni.
Due anni fatti di tutto e di più, si era iniziato con l'incredulità e la stupidità di chi si sente invincibili.
Quando il virus è arrivato con i primi allarmi ci si era preoccupati di lanciare un messaggio ai cinesi, " io stò con la Cina " e tutti a mangiare cinese e a dare abbracci .
Poi al grido di " io non resto a casa" tutti a fare festa e a dare abbracci come se fossero gli ultimi, forse che dentro di noi lo sapevamo già?
Poi altre direttive, tutto fermi!
All'ordine del "io resto a casa " abbiamo visto mezza Italia (al nord no, al nord si moriva ) cantare dai balconi facendo la ola con striscioni con su scritto " tutto andrà bene ".
Non è andato bene niente !
Due anni da raccontare, vissuti su un altalena posta sopra un abisso.
In due anni senza certezze sono solo riusciti a istigare paura e divisioni, un terrore strisciante che ci fa cozzare gli uni contro gli altri e ci dimentichiamo che siamo tutti sulla stessa barca.
All'arrivo dei vaccini ci hanno fatto credere che tutto sarebbe finito, bastava una punturina, no, una sola non ferma il virus e poi ci sono troppe persone che non si vaccinano.
Due punturine allora, no, il virus gli fa un baffo e poi ci sono i No Vax!
Sicuramente con la terza punturina il virus morirà.......
Macchè, nemmeno la terza ferma il virus, magari con la quarta... forse la quinta.... ma no, è tutta colpa dei No Vax, bisogna metterli al muro e sparare !
Ai No Vax gli si deve proibire di vivere e non fa nulla se uno ci si mette con carta e penna e fa due somme, ma hanno paura delle mosche bianche?
Ricordiamolo pure, ci hanno bombardato con tutto, noi come bravi cittadini ci siamo messi in fila e abbiamo offerto il braccio, il cuore e la mente al vaccino sicuri e fiduciosi del risultato.
Ma no, non bastava, hanno detto che gli untori erano i bambini e noi genitori li abbiamo portato a vaccinarsi.
Campagne vaccinali e open day solo per i bambini con saltimbanchi e patatine gratis, l'importante era vaccinare .
Anche le mamme in attesa hanno avuto il loro momento di gloria, tantissime con il passo da papera in fila a prendere la punturina come se nulla fosse ...
Ovviamente chi aveva dei dubbi è rimasto a guardare.
Tante persone chi per semplice paura dopo essersi informate e capito che tutte quelle " punturine " forse non facevano così bene resistevano.
Tante persone con patologie dopo essersi informate avevano deciso di aspettare un altro vaccino che sembrava dare più garanzie visto che questo non è che funzionava così bene come avevano promesso.
Tante persone ma non così tante da fare temere quello che si andava dicendo ai media.
Alla fine i No Vax erano eserciti e infettavano e annullavano tutti i benifici del vaccino per cui tutte le colpe erano su di loro.
Prima venne il "pas verde" semplice, una prima scrematura si può dire, la fila al vaccino aumentò ma non fu abbastanza.
Arrivò l'obbligo vaccinale per chi aveva più di cinquant'anni e un doppio " pas verde", chi non lo aveva non poteva neppure ritirare la pensione in posta.
In meno di due anni si era arrivato all'assurdo!
Tutta l'attenzione alla fine si concentrava su un piccolissimo gruppo di persone che resistevano senza vedere il disastro che incombeva sull'Italia.
 
 
 
 
 
 
 
Non sapevi mai quando arrivava, non sentivi nemmeno i suoi passi, te lo trovavi lì, fermo a guardarti e tu di colpo sentivi freddo!
Il suo nome faceva paura a ogni bambino, Giovanni dalle Fiamme Verdi si faceva chiamare, chissà poi il perchè...
Forse il nome era un vecchio retaggio del suo essere stato un partigiano, chissà poi se lo era stato veramente un partigiano.
Appariva ogni anno sul finire dell'autunno con il suo tabarro nero buttato sulle spalle assieme a una grande sacca dove teneva tutto quello che aveva.
Viaggiava leggero Giovanni dalle Fiamme Verdi, solo il necessario, tanto il mangiare lo trovava in ogni casa , nessuno rifiuta un panino a chi ha fame.
Spesso il Giovanni arrivava con la prima neve, allora il tabarro lo avvolgeva e la sua figura diventava simile a un grande orso in cerca di un pò di calore.
Si aggirava per le vie del paese chiedendo alle donne se avevano coltelli da affilare anche se si sapeva che quel grido era solo la scusa per chiedere un boccone da mangiare.
Il Giovanni dalle Fiammen Verdi aveva un'altra peculiarità, sapeva raccontare fiabe bellissime e tutti, grandi e piccini ne rimanevano incantati.
Quando entrava in una casa il Giovanni parlava di se stesso sempre in terza persona e questo dava alle sue storie un tocco di magia e di paura vera, non si conosceva mai l'uomo che si aveva davanti.
Giovanni si sedeva sempre lontano dagli esseri umani, quasi non si fidasse di loro e piano piano iniziava a raccontare le sue storie.
Il vecchio orso aveva una mimica fatta di smorfie e le sopracciglia folte e cippose nascondevano gli occhi, tutta la figura era un rebus e nessuno sapeva mai cosa aspettarsi.
I bambini poi, ne erano terrorizzati ma per loro era il Pifferaio Magico, quando arrivava in paese il Giovanni dalle Fiamme Verdi era sempre accompagnato da uno stuolo di bimbi che si tenevano stretti uni con gli altri e chiedevano con voce bellicosa una storia nascondendosi tra di loro.
Ma ogni storia aveva un prezzo, tutti i bimbi lo sapevano e allora c'era la gara a chi trovava le cose più buone da dare al loro Pifferaio, dalle cucine spariva il pane, nel pollaio le uova e dalle cantine i salami (i coteghini no, al Giovanni non piacevano) .
Le mamme lo sapevano e stavano attente che non sparisse troppa roba che poi dovevano giustificare al marito, ma era come un gioco, poi il Giovanni sapeva raccontare storie d'amore anche a loro e il poter ancora sognare dava il diritto di privarsi di un qualcosina.
Quando ogni bambino aveva dato il suo obolo il Giovanni si sedeva e iniziava a raccontare e il tempo spariva.....
Alla fine di ogni storia il coro di " ancora.. ancora " inseguiva i passi decisi del Pifferaio che si inoltrava per la via principale a cercare un bicchiere di vino nell'osteria sicuro di trovare dell'altro pubblico più adulto e pronto ad ascoltare storie più " robuste ".
Nessuno sapeva quando Giovanni dalle Fiamme Verdi se ne sarebbe andato, una mattina non c'era più, così, senza salutare nessuno spariva e nessuno ne era stupito, dopo tutto era un Matto, un grande Matto !
 
 
 
 
 
 
 

SCIAMANINO

Gennaio lungo e freddo, un mese senza un nulla se non il gelo!
Ogni tramonto nel sereno immobile di un sole senza calore ne fretta sa ritardare il suo riposo nel buio della notte.
Anche le mattine sanno di promesse, non si vedono per nulla ma si avverte giorno dopo giorno.
é un mondo dormiente ma vigile, tutto è fermo ma già in movimento.
Gennaio lungo e longo, nelle tradizioni contadine è chiaramente un mese che divide le due fasi del lavorare e del riposare e anche dell'amore.
Quell'amore fatto con calma e senza l'urgenza del fare e che porta i suoi frutti tra il Settembre e l'Ottobre, i figli benedetti del riposo.
Figli amati di più perchè fatti con quella tenerezza che non è l'urgenza del raccolto e della stanchezza ubriaca di uno sfogo da animale.
Pance che crescono come la luna nei mesi del caldo e del sudore e che danno alle donne una complicità di sorelle.
Gennaio che alla fine diventa fucina di vita e non fa nulla se è un mese lungo e longo e non finisce mai....
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Quando la domenica ti svegli e  " senti " che qualcuno ti osserva perchè ha delle aspettative..... coccole o cibo?  

Fusto de la Sciamana, nome appropriato, che ne dite?

 

Tanti anni fa nessuna donna era lasciata da sola a partorire.
Tanti anni fa si partoriva in casa, sul tavolo di cucina con attorno le donne della famiglia e il bambino era adottato da tutte e la neomamma poteva riposarsi.
Ora si partorisce in ospedale da sole.
Da sole si ritorna a casa e tutto diventa un caos!
Noi donne " moderne " siamo preparate in teoria a essere mamme perfette, abbiamo letto libri su libri ma la realtà è ben diversa .....
Torniamo a casa da sole con un piccolo sconosciuto urlante e alla fine la depressione, il senso di angoscia e il sentirsi una nullità ci assale.
Io ho sempre accomunato le mie Grigione a noi umane e è per questo che se posso affianco a una primipara a una Grigia che ha già partorito.
Così ho fatto e meno male!
Eryn ha partorito un giorno prima di Fiamma e tutto è andato bene. Fiamma il giorno dopo, un parto veloce e tranquillo anche se ho dovuto aprire io il sacchetto placentare e tagliare il cordone ombelicale a tutti i bimbini.
Fiamma si vedeva chiaramente che era disorientata, aveva paura a muoversi e leccava i suoi bambini come se fossero delle piume invece che dei piccoli scalmanati che cercavano furiosamente le sue mammelle.
Le avevo messe in due ceste separate perchè non volevo forzare la situazione, ho sempre avuto fiducia del loro volersi bene.
La mattina successiva le ho trovato tutte e due nella cesta più grande, non avevo dubbi ma così in fretta non credevo, una scena da strappare le lacrime tanta era loro bellezza !
Sembrava che tutto andasse bene, il latte c'era da tutte due le parti e i piccoli crescevano ma la mattina sucessiva ho trovato Eryn fuori dal nido con gli occhi chiusi in mezzo alla nursery, si vedeva chiaramente che stava male.
Di corsa dalla mia splendida veterinaria con il terrore che le fosse rimasto dentro un pezzetto di placenta anche se ci stavo attenta tutte le volte controllandone l'espulsione.
L'ecografia all'utero di Eryn andava bene ma non le sue mammelle, mastite, ancora una volta mastite.
Eryn è portata alla mastite, questa è la sua terza gravidanza e ogni volta va in mastite per cui ho deciso di sterilizzarla, non è giusto che ogni volta debba soffrire così.
Sono passati sei giorni (in cui quattro tra impacchi di camomilla calda e poi di acqua fredda sulle mammelle ogni due ore ), e è ancora sotto antibiotico e terapia drenante, per due giorni ho dovuto alimentarla con gli omogeneizzati tramite siringa, ora si alimenta da sola e il latte sta tornando ma non è ancora in forma.
Stavolta la decisione di far partorire due ragazze assieme è stata provvidenziale, altrimenti avrei dovuto iniziare con il biberon per alimentare i piccolini, ma ci ha pensato Fiamma.
Fiamma è diventata una super mamma, alla fine si coccola anche Eryn, la lecca e gli da delle testatine come a fargli coraggio, ecco, è questa la solidarietà femminile.
La complicità che ci fa tutte femmine pronte a diventare leonesse per i nostri figli, perchè tutti i cuccioli di uomo o di qualsiasi specie diventano figli di tutte noi donne.
 
 
 
 
 

 

Erano passati trent'anni dalla pandemia, ma ancora ciclicamente ci si vaccinava, non ne eravamo mai usciti, ufficialmente.
Trent'anni di leggi e leggine che avevano obbligato i popoli mondiali a fare come volevano chi era al comando.
Avevano usato tutti i mezzi loro disponibili, dai premi alle minacce!
Erano riusciti a dividere famiglie e istigato odio verso chi non si adeguava al loro dire e fare.
Avevano iniziato urlando che il vaccino era l'unico farmaco che ci avrebbe salvato, l'unico!
Avevano stravolto ogni studio che dimostra che in pandemia non ci si vaccina mai!
Avevano inculcato che chi non si vaccinava era un UNTORE e come tale doveva essere trattato.
Per cui famiglie divise, amici che sparivano e l'isolamento anche se voluto era pensante, molto pesante.
Ci sono state campagne per il vaccino che hanno coinvolto tutti, personaggi famosi e virologi sconosciuti che alla fine diventavano delle star e li si trovavano in televisione ogni giorno e anche al festival del cinema di Venezia a salutare la folla come divi da oscar.
Hanno dato premi a chi si vaccinava, poi visto che una parte era ancora indecisa hanno inventato un lasciapassare verde.
Hanno proibito di viaggiare, di ballare di andare ai concerti se non si aveva il pass e questo i giovani non lo potevano sopportare.
Tantissimi giovani sono corsi a vaccinarsi, tantissimi come pecore e spinti anche da genitori, certo, è più facile seguire il gregge.
Difficile porsi delle domande e informarsi, certamente i dubbi e la ricerca sono segno di intelligenza e non va bene per chi ti vuole pecora...
Hanno dato la colpa di tutto ai no vax, senza distinzione, senza approfondire che non tutti erano dei criminali, c'erano semplicemente persone che avevano paura e che avevano raccolto i dubbi di tantissime persone e anche di medici, di premi nobel fatti passare per rimbambiti, del loro stare male dopo il vaccino e che cercavano risposte e non ne trovavano.
Persone con problemi di salute e visto le controindicazioni del vaccino avevano una fottuta paura e che preferivano continuare a vivere isolati ben sapendo che il virus era un pericolo grave.
Persone che volevano delle risposte e non ne trovavano, persone che pretendevano di non dover firmare una liberatoria che metteva al riparo di tutto chi li obbligava a farsi inoculare un vaccino per il quale era chiaramente scritto che ci voleva la prescrizione medica per essere effettuato.
Alla fine dopo aver dato la " colpa" a varie categorie hanno preso di mira i bambini.
Bambini neonati, anzi, bambini ancora protetti dall'utero della loro mamma le quali non potevano assume nulla, figuriamoci un vaccino così "giovane".
Bambini untori e pericolosi per i nonni, vaccinati o no!
Bambini e ragazzi, insomma tutti dovevano essere vaccinati!
Alla fine si è giunto all'obbligo vaccinale e così, piano piano quasi tutti si è scelto il vaccino.
Però il virus non spariva, certo, d'estate ovviamente diventava più debole ma esplodeva con i primi freddi e ormai ci si vaccinava ogni tre mesi.....
Passano gli anni e sembra che nulla muti a parte il virus che continua a mutare ma gli esperti sono sempre pronti a consigliare i nuovi vaccini e tutti in fila ci si adegua, tanto sembra che tutto fili liscio.
Negli ospedali non ci sono emergenze, si, ci sono ancora i no vax ma sono trattati come criminali, hanno celle solo per loro e vengono additati a vista perchè sono riconosciuti pubblicamente.
Però... già, c'è un però.....
Gli esperti stanno notando che non nascono più bambini.
Stanno studiano i giovani che erano neonati all'inizio pandemia e che sono stati vaccinati, stanno riscontrando che sono tutti..... STERILI...
...

Ci si incammina così, senza una meta, l'importante è camminare senza voltarsi indietro.
Camminare lungo gli anni cercando solo di fare cose a noi gradite sapendo che il tutto avrà una fine.
Sicuramente ci scordiamo con facilità del dove si sta andando e questo ci fa diventare persone sciocche ed egoiste.
Persone che sanno solo dire un pronome... IO ... IO e ancora IO.
Perdiamo il senso dell'obbiettività, vediamo solo quello che vorremmo e quello che siamo capaci di avere senza pensare alle persone che offendiamo anche se involontariamente.
Pensare solo ai propri bisogni è facile, quasi naturale, dopo tutto siamo umani, vero?
Camminiamo sulla strada sgomitando per essere il più visibili possibili credendo che l'apparire sia la cosa più appetibile e non ci poniamo il problema che diamo qualche spintone a chi sta a fianco.
Poi ci sono persone che hanno scarponi comodi e che sanno camminare piano e con prudenza, persone che non le schiodi con una semplice spinta.
Ecco, il mio personale augurio per questo nuovo anno è quello di camminare senza spinte, volontarie o no.
Di poter camminare senza temere sgambetti e di potere gioire ogni giorno con chi mi camminerà a fianco di tutte quelle piccole cose che si trovano sulla strada della vita.
BUON 2022 A TUTTI !!!!

 

Te ne andavi e io ero lì, la mia mano che stringeva la tua, ti davo il permesso e ti lasciavo andare.....
Ti lasciavo andare nella mia incapacità di perdonarti, anche ora non ci riesco, scusami di questo mio poco essere figlia.
Ti lasciavo andare in un freddo venerdi notte di diciassette anni fa, consapevole del tuo non ritorno e del mio ormai inutile desiderio di sapere che padre avresti potuto essere e che non sei stato mai.
Con serenità ho accolto il tuo fine vita ma ti giuro che quel dolore c'è sempre, nascosto giù in fondo e non gli permetto mai di venire a galla.
Non permetto a me stessa di lasciarmi sommergere da domande che ormai non hanno più un senso, uno scopo, ma il dolore/rimpianto c'è sempre.
Ho imparato a convivere con dolori grandi, li ho fatti miei, mi sono amici, certo, in certi giorni è più dura...
Ci sono giorni, come oggi, che nonostante tutta la mia volontà la marea dei ricordi/perchè rompe gli argini del mio controllo e tutto emerge e tutto ritorna.
Ritorna il dolore e tutto sembra ancora ieri.
Un vortice che so non avrà fine, forse domani andrà meglio, quando riuscirò ancora una volta a comprimere in fondo tutto quello che c'è stato e che non potrà più essere.
Ma oggi va bene così, come ogni anno hai vinto tu, papà....
 
...

FERSEN DE LA SCIAMANA

Ci sono abbandoni che non hanno un perchè, oppure si, basta scavare un pò a fondo perchè ogni abbandono è un dolore, uno strappo che lascia sempre un segno.
Abbandoni che non sono per morte ma per paura il che li rende ancora più dolorosi e incomprensibili.
Abbandoni che sono fatti di paura di amare, di dare e di permettere a tutti di gioire di tutto quello che si ha.
Un bambino non potrà amarsi se non è stato amato dai suoi genitori, se è cresciuto da solo ma si salva se ha imparato da se l'autostima.
L'autostima ci salva, sappiamo quello che siamo e non abbiamo paura a confrontarci con gli altri ma il tarlo ci sarà sempre, giù in fondo ma ci sarà sempre.
Quel tarlo se non sappiamo tenerlo a bada e dargli il valore giusto ci fa fare abbandoni stupidi, sarà lui alla fine a vincere.
Credo che ognuno di noi abbia avuto o ha nella sua vita persone a cui vogliamo bene e che di colpo sanno farti un male così grande da chiederti " ma perchè?"
Persone che tu ammiri, impari a volergli bene, diventano veramente amici e poi...... puff... tutto cambia.
Persone che se analizzi il loro vivere capisci la loro solitudine, il loro non avere amici duraturi e ti rendi conto che sono quelli delle "amicizie a due ".
Sono persone che vogliono esserti solo amici esclusivi, devi essere di loro proprietà e quando capiscono che non lo sei, che la loro amicizia è si importatnte ma non esclusiva cambiano.
Cambiano e piano piano si allontanano, così, senza un perchè, senza nulla che tu possa fare o capire, a nulla serviranno le domande e tutto il resto, a nulla, alla fine subentreranno sentimenti contrastanti e alla fine si molla.
Anche l'orgoglio entrerà in gioco, quante relazioni finiscono per il maledetto orgoglio?
Orgoglio nel non strisciare a chiedere ancora anche se sai che basterebbe un ciao per perdonare tutto, ma forse si sa che anche quel ciao alla fine ridiventerebbe un addio silenzioso e forse.... va bene così.
 

TIFFANY DE LA SCIAMANA

Ciao Tiffany , stamattina l'urgenza di alzarmi era tutta per te.
Sono passati 3 anni da quando te ne sei andata.
Tre anni senza di te, no, non è vero, ogni giorno, ogni ora tu sei con me.
Tu Tiffany mia vivi attraverso me.
Come ogni mamma che perde un figlio non sono disposta a lasciarti andare via.
Ti ho caricato sulle mie spalle 3 anni fa, ( nel cuore ci sei sempre stata) mi piace averti addosso.
Mi piace saperti mia in ogni momento e non fa nulla se ho altre amate Grigione.
Per una mamma ogni figlio è speciale e unico..
Ricordo mia mamma quando è morta Antonietta, ricordo le tante persone che cercavano di alleviare il suo dolore e una in particolare.
Una signora che forse non era madre, chissà, le disse " dai, hai altri 4 figli, su...".
La risposta di mia madre arrivò immediata, " si ne ho altri 4 ma quella che mi mancherà sarà per sempre Antonietta".
Ecco, Tiffany mia, tu sarai sempre quella che mi mancherà, tu sei sempre quella che mi manca quando vado a letto.
Sono passati tre anni oggi ma la mia mano corre ancora a cercarti di notte e se mi alzo faccio piano perchè mezzo addormentata ho paura di svegliarti.
Certo, la vita continua, altre Grigione, un pò più povere perchè non ti hanno conosciuta, tu splendida Tiffany mia.
Giorni e anni che se ne vanno ma io non riesco a tirarti giù dalle mie spalle, sei un ricordo troppo bello e il tuo non esserci fisicamente mi rende a volte ansiosa di ricordarti meglio.
Sai, a volte ho paura di non saperti più visualizzarti, ho paura di perderti tra tutti i meravigliosi ricordi che ho di te.
Ma se chiudo un attimo gli occhi e ti penso come un caleidoscopio
tu arrivi in mille colori e ogni colore mi parla di te, tu sei e sarai sempre la mia Principessa speciale e il timore mi passa.
Non si può scordare il sole, proprio non si può......
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DUCA e GIOVANNI

 

Duca era stato scelto da una ragazza ma quando aveva già due mesi e un nome non l'ha più voluto.
A volte succede che le persone cambiano idea, non mi sono mai preoccupata, credo che nulla avvenga per caso e così è stato anche per Duca.
La telefonata per avere info su un mio Grigino è arrivata prestissimo seguita subito da una visita.
Ricordo benissimo anche se sono passati quasi sette anni quella prima visita, una splendida mamma con due figli e tutti con nomi che iniziavano con la lettera A.
Dire che fu amore a prima vista è poco, a loro andava bene tutto, anche il nome, Duca aveva trovato la sua famiglia.
Parlando scoprii tra le risate dei tre che il marito/papà aveva paura dei gatti.
Paura dei gatti?
 
 
GIOVANNI e DUCA
 
Alessandra mi rassicura, Giovanni imparerà ad amare Duca, ne è sicura.
Giovanni, Giovannino come lo conoscono nei ambienti sportivi, è un ex calciatore e ora è un bravissimo allenatore ma con i gatti... insomma ....
Quando Duca va via sono ansiosa, chissà come reagirà con il boss della famiglia.
Al secondo giorno mi arriva una foto che parla da sola dire che sono felice è poco.
Passano gli anni e come sempre si rimane in contatto con foto e messaggi, tutto bene.
Circa 4 mesi fa mi arriva una telefonata.
" Ciao Cesy, sono Giovanni, Giovanni Stroppa, ti ricordi? Sono il papà di Duca, senti vorrei fare un regalo ad Alessandra, hai un altro Grigino per noi? "
Beh, per uno che aveva paura dei gatti.....
 
 
GIOVANNI e DANTE
 
Alessandra è felice e cosi tutta la famiglia, Giovanni in primis.
Mai dire, in casa mia no gatti.....
 
DUCA e DANTE DE LA SCIAMANA
 
 
 

PACO DE LA SCIAMANA

Perdere un Grigione è un dolore immenso.
Perderlo per morte di vecchiaia o malattia è una cosa che ti fa stare male ma che ti da la forza di accompagnarlo.
Non conta il tuo stare male, conta solo lui/lei, accantoni tutte le tue paure e lotti.
Lotti contro gli anni o la malattia, impari a vivere ogni giorno e notte contando solo quelli belli e basta.
Ma quando un Grigione si perde da solo è devastante.
Quando non sai che fine ha fatto, dove sia finito, se è ancora vivo....
Conosco questo dolore, la mia prima Sissi è svanita nel nulla e non è più tornata da me.
Nonostante siano passati anni e anni ancora l'aspetto.
Nonstante abbia fatto il possibile e l'impossibile la mia Sissi non è più tornata da me.
Il vuoto che mi ha lasciato è enorme, un pezzetto di cuore come dice Elena, mi manca un pezzetto di cuore.
La capisco a mille Elena, capisco la mancanza del suo Paco.
Anche Elena ha smosso mari e monti per ritrovare il suo Grigione ma come la mia Sissi sono rimasti solo due pezzetti di cuori.
I Grigioni che seppelliamo sono nel nostro cuore in ricordi sereni, ma quelli persi sono ovunque.
Ogni Grigione che vediamo per strada è un tuffo all'anima, non si smette mai di sperare.
Nulla porterà sollievo quando pensiamo a loro perchè c'è e ci sarà sempre la domanda " dove sei cuore mio".
Pezzetti di cuori che vagano e che diventano stelle...

 

 

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 Ely e Kyra de la Sciamana

Ognuno di noi ha le proprie pietre d'inciampo.
Pietre rivestite di ottone o oro ma sempre pietre e come tali dure e quasi eterne.
Pietre che segnano la nostra via, pietre che ci fanno compagnia ogni giorno.
Le pietre d'inciampo non si calpestano, vanno lette e accarezzate, ogni pietra è una persona.
Ogni pietra è una vita chiusa in poche parole, la nascita e la morte.
Non bisogna essere martiri o eroi per avere pietre d'inciampo, basta aver vissuto.
Ogni tanto una pietra d'inciampo brilla in uno specifico giorno e tu ti accorgi che devi fermarti.
Ti devi fermare e metterti carponi a lucidare quella piccola targhetta, leggere ancora e ancora quelle parole e ancora sentire quella perdita come cosa ingiusta e crudele.
Passa il tempo ma quelle pietre d'inciampo non vengono mai corrose da nulla se tu non vuoi....
Oggi la mia pietra d'inciampo sei tu, papà, sono 16 anni che continuo a lucidare questa pietra e fa sempre tanta malinconia.
Per non dimenticarti...

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Tiffany 

 

Un sabato normale, un trovarsi attorno al tavolo a mangiare una pizza e parlare.
Amici e complici, battute e risate, discorsi fatti d'affetto e di carezze negli occhi.
Fermarsi ad ascoltarsi e vedere ancora i sogni aleggiare in alto sopra noi.
Quattro persone "grandi" che si raccontano i progetti del fare domani, come se di domani ce ne fossero a iosa, che bello!
La risata parte gorgogliante per poi tramutarsi in uno scoppio di puro divertimento vedendo l'espressione di stupore degli amici.
Non capiscono, spiegarlo è come strappare un velo, è un ritrovare tutti quei progetti ancora addormentati, è un dirci che si, possiamo ancora realizzarli.
Chi dice che i sogni sono solo per gli adolescenti?
Noi non siamo mai invecchiati dentro, noi ancora crediamo di cambiare il mondo.
Sicuramente il nostro vivere è come lo abbiamo voluto noi, ci stiamo bene e ci ritroviamo simili in tante cose.
Caro il mio Boss, caro amico mio, gelosa non lo sono per l'affinità che ti avvicina a Dario anzi, mi fa bene vedervi parlare, ascoltarvi è bello, due adolescenti con i capelli grigi pronti a partire per qualsiasi giusta guerra.
Ogni giorno siamo in guerra, scindere le informazioni che ci riversano in continuazione addosso, capire quali sono le verità nascoste e restare noi stessi, non omologarci è l'imperativo.
Sappiamo che non si può combattere contro mulini a vento, è appunto questa consapevolezza che ci fa veri e forti, in fondo noi crediamo in tante Dulcinee, magari buttate per giorni o anni in cassetti scuri ma sappiamo che sono lì e che ci aspettano.
Ancora possiamo gioire di un tramonto, ancora possiamo piangere abbracciando un albero, ancora gridiamo grazie alla luna e ancora e ancora...... viviamo...

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LEO DE LA SCIAMANA

 

" Mamma, la tua torta ha avuto successo, Dayana vuole la ricetta "
La voce di Mara ieri sera non era felice, l'ho capito subito.
Ieri è stato l'ultimo suo giorno lavorativo in Associazione Ant.
Un anno di Servizio Civile che mia figlia ha fatto scegliendo il progetto Associazione Ant, una cosa non proprio da tutti direi...
Si sa in questa nostra Italia non c'è lavoro e i nostri figli devono tentare diverse strade.
Per Mara è stato un anno stupendo e ha conosciute persone meravigliose.
Tornando alla torta come spiegare che non ha ricetta?
L'altra sera mia figlia ha cucinato, voleva portare in sede un qualcosa fatto da lei, troppo facile portare pizzette o altro, ho contribuito con una torta di mele.
Forse la ricetta consiste nell'essermi alzata alle 4,30?
La torta doveva essere tiepida per le 7, già pronta da portare via.
La ricetta è fatta di tutte quelle persone senza volto ma di cui Mara mi ha parlato?
So solo che mentre piano piano nasceva la torta io ringraziavo tutti loro.
Loro hanno aiutato mia figlia a maturare, a farla stare meglio, ad accettarsi di più.
L'hanno aiutata semplicemente vivendogli accanto giorno per giorno e senza nemmeno saperlo.
Mara in questo anno ha scoperto una realtà diversa e ha capito che l'aiutare gli altri è bello.
Ha scoperto che in ogni famiglia c'è il dolore della perdita ma non per questo ci si deve fermare.
Ha aquisito forza e ha superato certi suoi limiti che le sembravano insormontabili.
Un anno che purtroppo è finito ma so che resterà dentro di lei per sempre.
Ora ci sarà di nuovo la ricerca di un lavoro, invierà curriculum su curriculum, avrà tante delusioni ma so che non si farà abbattere, di questo ne sono sicura.
So che sarà dura ma troverà un lavoro che le piacerà, deve essere così, lei in tutto ci mette il cuore!
Ecco, il cuore, se proprio vogliamo trovare una ricetta per le mie torte come dico sempre ai miei figli.....
La torta è buona perchè è stata fatta con Amore......
Forza Mara, ti voglio bene la tua mamma Orsa

EVY DE LA SCIAMANA

 

Il profumo colpì Marinella all'improvviso.
Un profumo dolce, intenso in tutto quel biancore di brina, in tutto quel freddo glaciale!
Marinella rallentò il passo e cercò l'origine, cercò una finestra aperta, una luce nel mattino ma tutto era gelo e buio.
Camminò piano lungo la rete, il profumo diventò sempre più forte quasi a sfidarla, all'improvviso lunghi rami l'accarezzavano e le sue mani incontrarono i fiori.
Fiori bellissimi, bianchi, cerosi e profumatissimi.
Fiori di Gennaio, miracoli non richiesti ma che c'erano a dispetto di tutto.
Marinella pensò che anche lei voleva essere come il Calicanto, forte, fortissima ma anonima.
Quale persona o pianta avrebbe mai sfidato l'Inverno?
Vivere tutta la vita in serenità eppure essere così senza paura da sfidare l'impossibile, Dio, che forza enorme!
Il Calicantus, un comune cespuglio a cui nessuno faceva caso se non in Gennaio quando con sprezzo del gelo più assoluto ti buttava addosso il suo fiorire.
Nel Gennaio più profondo ti regalava la certezza della primavera e ti dava la speranza del domani.
Il profumo dava le vertigini, anche la nebbia sbiadiva e diventava stralci tra i rami dando al tutto un tocco di mistero.
La brina scricchiolava sotto le scarpe che la portavano lontano ma Marinella sorrideva mentre stringeva tra le mani un rametto profumato.

 

 

A te che mi telefoni per un mio Grigino e che la tua prima domanda è sul prezzo.
A te che alla mia risposta che c'è molto di più del prezzo mi chiudi il telefono in fretta e dal rumore forte capisco che mi stai mandando a c.....e.
A te che vieni a trovarmi e che mi snoccioli tante parole messe in fila come se fossero già state scritte.
A te che mi dici che il gatto non dovrà MAI salire sul tavolo mentre voi mangiate.
A te che mi dici che MAI il gatto dovrà salire sul lettone e che avrà un bellissimo tiragraffi ( costato un occhio ) per dormire.
A te che mi fai mille domande ma sembra che tu stia comprando un'auto di moda solo per farti bello con gli amici.
A te che mi guardi con occhi che nascondono il divertimento sul mio dire che sono esseri speciali, che sono dei Guardiani a vita, la loro, che dovrai amarli e molto di più.
A te dico che non sei pronto per un essere così perfetto, non sei pronto per nessun animale se lo vedi solo come una " cosa" da poter "usare" quando ti fa comodo.
A te sappi che avere un Grigione ti cambierà la vita, ti entrerà dentro ma bisogna essere pronti e capire la sua bellezza e anche il suo silenzio.
A te dico di andare a trendere un Trudino, sai, quello ha solo il costo iniziale e poi puoi piazzarlo dove vuoi.
Un Trudino non ti graffierà nessun divano, non sbrindellerà nessuna tenda, non ti cercherà di notte, non ti abbraccerà.
Un Trudino non salirà sul tavolo, curioso e felice di farti compagnia, di assaggiare un pò tutto quello che stai mangiando, fa tanto famiglia, vero?
Un Trudino sarà sempre perfetto, non avrà mai nessun problema di salute, perchè sappilo, devi mettere in conto anche questo, i Grigi si ammalano.
Un Trudino non avrà mai una diarrea che ti fa correre come impazzito dalla paura dal veterinario, non avrà mai raffreddori o peggio, ma sono essere viventi, sappi che non stai comparando una lavatrice con la garanzia!
Se stai cercando un Grigione non avere fretta, prima di tutto devi volerlo e conoscere questa meravigliosa razza, io ci convivo da ben 23 anni e credimi, dire che ne sono innamorata è poco...
Poi devi sapere un'altra cosa se sceglierai me.
Se avrai un mio Sciamanino ci sarà un legame tra di noi, sappilo, almeno per i primi due anni e credo che questo ti sia chiaro dalle foto che vedi su questo mio Blog.
Le foto che posto sono tutte (magari ripetitive) dei miei Sciamanini diventati grandi ma sempre presenti per me.
Ecco, questo l'ho scritto per te che mi telefoni solo per sapere il prezzo, ricordati che un Grigione è molto di più e basta.

ELORA DE LA SCIAMANA

 

Ecco, la baraonda dell'ultimo dell'anno era passata, pensò sorridendo Maddalena, mentre raccoglieva dalla sedia il calendario vecchio.
Come ogni anno il vecchio calendario era messo via accanto a tanti altri, non veniva mai buttato, dopo tutto era un amico.
Messi via in ordine cronologico, ogni tanto quando aveva un dubbio su fatti importanti andava a cercarli sicura di trovare un suo scritto in proposito.
Anni e anni fatti di ricordi e di appuntamenti e si, anche di faccine sorridenti.
Come ogni anno il nuovo calendario era Frate Indovino, ogni mattina era un rito mentre aspettava il borbottio della moka leggere qualcosa.
Maddalena leggeva il Santo del giorno, il coltivare della terra, anche l'aumentare della luce le dava modo di programmare le sue passeggiate all'alba.
Ora lo guarda questo vecchio amico e sa che deve ringraziarlo, dopo tutto è stato un anno buono, si vede che è un calendario "vissuto" sa di cucina, ha scarabocchi in ogni suo mese e anche il suo colore sa di anzianità.
Maddalena lo accarezza piano e lo piega adagio, sa che ogni tanto lo rivedrà, lei non spranga mai le porte, non ne è capace,
Buon Anno al nuovo sperando che sia clemente come quello andato.....

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Spike de la Sciamana e la sua nuova sorellina umana

 

Come ogni mattina si svegliò da sola, apri gli occhi sul bianco lattiginoso che entrava dai vetri ricamati dalla brina.
La luce filtrava a malapena abbracciata al freddo che subito la ricacciò sotto alle coperte.
Come ogni mattina iniziò la guerra contro se stessa nell'abbandonare la protezione calda del letto.
Il freddo era glaciale nella stanzetta, solo un letto e tante coperte con lei sotto vestita.....
Già, anche l'andare a dormire era un'avventura, ogni sera c'erano troppi letti da scaldare e la " monega" con il braciere di rame colmo di braci ardenti andava a chi arrivava prima.
Caterina alla fine si alzò e lo fece quasi di corsa, scese le scale e si fiondò in cucina, la stufa emanava ancora un debole tepore, prese dei legnetti leggeri e il fuoco brillò subito.
Sulla stufa c'era la pentola con la minestra delle sera prima, la sua colazione, odiava la minestra con quel lardo galleggiante a mò di contorno e che le rimaneva dentro con quel suo sapore da schifo.
Anche il lavarsi era un'avventura, in casa non c'era acqua corrente, solo un secchio di rame che ogni volta si doveva riempire alla fontana e che d'inverno era un'agonia.
La fontana si trovava vicino alla galleria che portava al cimitero, nei racconti serali fatti dalle anziane i morti erano così vivi da far paura...
Morti che lei vedeva uscire dalla galleria solo per il gusto di farla rabbrividire di paura, erano talmenti veri che lei sapeva i nomi e li pregava di non prenderla mentre l'acqua usciva come un filo a riempire il secchio.
Cacciò le manine nel serbatoi dell'acqua della stufa e si strofinò la faccia, sapeva che era poco ma doveva accontentarsi, cercò il pettine e si strigliò i capelli tagliati a scodella, ci pensava suo padre quando tornava dalla Svizzera a tagliarli così...
Per fortuna Caterina non conosceva altro, non aveva desideri, non si può volere quello che non si conosce.
Non sapeva Caterina che c'era tutto un altro mondo fatto di abbracci e di caldo, di stanze dove non c'era mai freddo e acqua calda a volontà.
Non capiva ma accettava il suo essere sempre sola, lei era quella che nessuno voleva accanto, nei giochi era sempre l'ultima a essere scelta e alla fine la sua solitudine era diventata la sua migliore amica.
Diventare grande senza punti di riferimento era dura ma Caterina non lo sapeva, lei dialogava con i suoi libri e anche se le mani alla fine diventavano insensibili per il freddo non smetteva, bastava isolarsi e tutto spariva e diventava magico.
Un mondo fatto solo per lei e da lei.
Chissà dov'è finita quella bimba fatta di ghiaccio, quella bimba che scappava da ogni abbraccio perchè aveva paura del calore che dava......

 
 
 
 
 
 
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Club del Certosino Italiano/ Lucca 2019

 

Oggi sono ritornata a casa dopo aver partecipato per la prima volta a una expo felina.
Dopo ben 21 anni di Grigioni ho voluto vivere questa esperienza e quale occasione migliore se non una speciale Chartreux?
Ma non voglio parlare dei nostri Grigioni che, credetemi, hanno vinto tutto, ma di noi umani.
Questi due giorni a Lucca resteranno nel mio cuore, un gruppo di persone entusiaste e felici di essere assieme e con un unico denominatore comune, i Grigioni!
Tutti abbiamo tifato, i Grigioni sul palco erano di tutti noi, bastava che fossero Certosini e non importava il nome e l'appartenenza erano nostri e basta.
Insomma, è stata una vera festa, persone che sono partite da Udine, Bergamo, Roma, Rovereto, Verona e altre città tutte per trovarsi a Lucca per festeggiare la razza Chartreux e per gioire delle vittorie di tutti.
Ho conosciuto fisicamente persone che conoscevo solo virtualmente, ho riabbracciato altre che non vedevo da tempo, una festa bellissima in cui non ci siamo fatti mancare nulla, dal buffet a pranzo alla pizza la sera mangiata stretti stretti in un locale piccolissimo ma dove le pizze sono favolose.
Felice io di far parte del Club Certosino Italiano e di avere al mio fianco persone così speciali.
Ci sono poi cose che ti accadono, ti emozionano e ti fanno riflettere e commuovere il solo pensarle.
Ieri c'era tantissima gente che passava e guardava, tantissimi bambini con occhioni sgranati dove si leggeva un amore grande per tutti i gatti esposti.
Una bimba cercava di accarezzare le mie due Sciamanine ma ovviamente non poteva, allora l'ho fatta venire accanto a me e le ho messo in braccio Dulcinea.
Mentre Dulcinea e la bimba si "parlavano" io parlavo con la mamma della bimba e era come se ci conoscessimo da sempre, un dialogo fatto con voce ma sentito con il cuore e anche i due abbracci e le lacrime spuntate nei nostri occhi dimostrano semplicemente che tra simili ci si ritrova,,, sempre
namastè.........

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DODI DHARMA  e i suoi cuccioli.....

 

.... va bene, mi arrendo!
é da stamattina che la tua voce mi chiama e io che faccio finta di non sentirla, basta, hai vinto tu !
Tu mi conosci bene, sai che nonostante io sia una persona " quasi" anziana i tuoi ordini mi fanno ancora tremare.
Sei stato un padre padrone, di quelli che ho sempre odiato, mai un gesto di tenerezza, mai un " brava", io ero e resto una figlia sbagliata.
Tu che mi hai scelto per il tuo morire, tu che fino all'ultimo hai cercato di dominarmi senza mai riuscirci e fino all'ultimo la nostra guerra l'abbiamo combattuta con dignità.
La dignità che ogni essere umano ha il diritto, papà, oggi ti ricordo e vedo i nostri tanti errori, le nostre verità che cozzavano una l'altra...
Ma chi può dire quale verità era più giusta?
Ognuno di noi due non ha mai ceduto su nulla, ci siamo sbranati e ignorati, ci siamo allontanati e al bisogno, il tuo, c'è stato un ritorno ma mai l'affetto ha prevalso... la corazza della supponenza ormai era talmente larga da non lasciare posto a una carezza.
Ma vedi... io sono sempre qui a cercare quella carezza, fa nulla se so benissimo che non ci sarà mai..... sicuramente sarei diffidente del tuo abbraccio....
però, papà,...... Bubà.... io ti cerco e non riesco ancora a lasciarti andare, mi manca un tassello di questa mia vita, certo, potrei far finta che tu sia stato perfetto, che io sia stata una figlia perfetta, ma non ci riesco, abbiamo sbagliato entrambi e basta.
Oggi non volevo pensarti, oggi volevo fare finta che fosse un giorno come tanti ma tu, tu non me lo hai permesso, perchè vedi, Bubà, tu sei un mio punto che non ho mai capito, ho cercato, ho pregato di dimenticare certe date ma tu mi tieni ancora legata a te e questo mi fa male e mi fa rabbia!
Va bene, per quest'anno hai di nuovo vinto tu e basta , queste mie stupidissime lacrime sono un'altra volta una tua vittoria, ma vedrai, prima o poi riuscirò a dimenticare questa stupida data....

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DELILAH DE LA SCIAMANA

 

Ilaria tolse piano, quasi con malinconia, le strisce dorate e gli addobbi dell'albero sintetico che accompagnava da un pò di anni la sua famiglia.
Ecco, anche quest'anno il Natale e tutto il resto era passato.
Anche quest'anno si rimetteva via ogni cosa solo con l'aggiunta di qualcosa di nuovo e che avrebbe portato nuovi ricordi negli anni a venire.
Ilaria sospirò piano e guardò sconsolata gli scatoloni....
Come ogni anno l'addobbare la casa era una festa, canzoni cantate a squarciagola, balletti frenetici avvolti da risate già pregustando il clima di pura anarchia che li avrebbe accompagnati.
Anche il presepe faceva pena, poveri Magi, appena arrivati e già pronti a un partire che sarebbe durato un anno....
Gesù Bambino dalla grotta la fissava sempre con il solito sguardo sereno, Ilaria allungò la mano in una carezza timida, dal suo cuore partì un grazie e basta.
Un grazie per tutti quei giorni, per la confusione e per tutto quello che avevano avuto.
Anche l'Angelo, quello particolare, quello vecchio ma tanto vecchio da essere toccato con riverenza prese posto nella scatola accanto all'asino viola.
L'asino viola.... anche lui ormai vecchio da ben 35 anni e da sempre messo per primo quasi fosse il portafortuna della sua famiglia.
Ormai gli scatoloni erano colmi, Ilaria guardò la sua casa e la vide spoglia, ci voleva tempo per ritornare al prima....
Disfare il tutto era sempre stato solo compito suo, era come se nessuno della sua famiglia volesse soffrire nel mettere via quei giorni passati assieme alle persone più care.
Sarebbero rimasti i ricordi e la speranza di esserci ancora tutti attorno al tavolo l'anno prossimo.
Ilaria portò giù gli scatoloni e poi chiuse piano l'armadio ben sapendo che aveva come sempre dimenticato un piccolo addobbo e che le avrebbe fatto compagnia per tutto l'anno come a ricordagli che il Natale sarebbe tornato e basta....

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Kyra de la Sciamana, figlia di Bodi Dharma e di Tanus di Santa Fiora.

Ormai ha un anno e mezzo e è bellissimissima, che dire?

Sciamanini e basta... Gongolo...

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Chopin de la Sciamana

 

Strana mattina, la nebbia come fumo avvolge tutto e da la sensazione di solitudine antica.
Il buio lattigginoso fa paura, manca il cielo...
Le piante spariscono verso l'alto, scheletri bagnati i rami dai quali cadono le gocce senza fretta.
Gennaio, Gennarone, sta lottando per non soccombere al più allegro Febbraio.
Son finiti i giorni del nulla, del riposo forzato, ora si ricomincia con la luce nuova della rinascita, sono i giorni della merla.
Giorni importanti, messi in fila da anni dove non c'era nebbia ma meraviglia.
Giorni fatti di calaverna, disegni fatati sui vetri delle finestre su cui tu scrivevi i desideri che poi facevi sciogliere con un soffio e sempre ti stupivi della fragilità del ghiaccio..
Calaverna, ragnatele che diventavano preziosi ricami e che nonostante tutta la tua delicatezza svanivano al solo tocco dandoti di nuovo la certezza dell'effimero.
Calaverna, catene di corde intrecciate in campanacci appesi ad aspettare i giorni più lunghi per essere suonati lungo le strade per annunciare che l'inverno se ne stava andando anche se la neve era ancora regina.
Calaverna di aurore boreali dove il vento la faceva da padrone sollevando aghi di ghiaccio e che il sole colorava in arcobaleni nel vorticare tumultuoso delle tormente di neve.
Mattinate dove una musica ti chiamava e tu sapevi bene che era la musica delle sirene stregate.
Sirene trasformate in spade di ghiaccio allungate verso terra, attaccate a grondaie colme di gelo dove il vento le torturava fragellandole con la sua forza bruta e loro donavano a noi il loro canto.
Giorni corti e pieni di nulla se non di ricordi cinquanta anni dopo.
Giorni fatti di battaglie di palle di neve, di manine gonfie di freddo e di ginocchia blu, calzettoni di lana fatti in casa, ruvidi e scomodi, di berrette con i pom pom di diversi colori.
Mattinate buffe dell'andare a scuola, pigiati su uno spazzaneve di legno e tirato dall'asino così che si faceva peso e i ruzzoloni erano di pura felicità.
Sere fatte strane dai muggiti delle mucche che si portavano alla fontana a bere camminando tra la neve.
Sere scure, illuminate solo da lampadine vecchie e fioche che il turbinio della neve faceva diventare grandi e noi che si cercava il fiocco più grosso e lo si rincorreva per mangiarlo.
Noi che al primo starnuto si cercava la neve più bianca cantando la canzoncina segreta per le " Strie " nel raccoglierla e la si " condiva" con l'aceto, rimedio sacro delle nostre Anziane con la certezza della guarigione e sempre lo fu.
Giorni piccini e sacri, i giorni della merla, uno spartiacque dell'inverno, un sentore di primavera sebbene nascosto da metri di neve.
E su tutto questo l'usanza antica del buttare via Gennarone nel suo ultimo giorno per accogliere il Febbraio.
Fò Siner e terr Fabrerr....

 
 
...

Ed ecco il nostro Charlot de la Sciamana.

Questo piccolo ha preso il posto in casa di ser. Lancillotto ma non ha rubato il posto nel cuore degli umani con cui vive.

Lancillotto è una piccola Ombra che vive con tutti loro, Charlot è un altro Grigione e non c'è confronto.

Chi se ne va lascia un vuoto e nessuno mai potrà prenderne il posto, non sarebbe giusto.

Un vuoto fatto di ricordi che lasciano tanta nostalgia ma anche sorrisi tra le lacrime, fortunati noi che abbiamo dentro tanti anni con i nostri Grigioni....

Grazie Claudia, grazie Andrea e grazie Matteo.

Questo è il nostro Caspian detto il Principe.

Questa foto mi ha fatto riflettere (grazie Lory per questa foto stupenda) tutti i miei Sciamanini vivono con questa luce calda e protettiva.

Le lampade si sale e i cristalli occupano un posto importante nella mia vita da sempre, sono vive e mi aiutano, amo la luce che emanano, sia di giorno che la notte.

Per le Grigione è naturale convivere con esse e anche in nursery c'è questa luce particolare e i piccoli l'assorbano e penso sia uno scambio continuo tra l'inconscio e il reale.

 

Ulisse de la Sciamana, figlio di Elora de la Sciamana e di Yoko del Tango Blu.

Questo bellissimo gattone ha un anno e mezzo, so che sono ripetitiva con le foto ma per me è una gioia quando mi arrivano e il postarle sul mio blog è naturale.

Ulisse come carattere è dolcissimo, vive con Penelope che lo adora e che gli fa da mamma.

Penelope de la Sciamana figlia di Brina de la Sciamana e di Tanus di Santa Fiora,

lei è la regina di casa e si può dire che Ulisse gli fa da paggetto quando lo decide lei, oppure gli diventa figlio o compagno di giochi.

Un'intesa fortissima che fa famiglia.

Grazie Elena, grazie Duccio

Oggi abbiamo fatto le foto sul dondolo in terrazza, ecco la nostra Chèrie che sta esplorando le novità..

Questa è Chloè, anche lei felice per le novità

Cosmo, il nostro bel timidone, lui è rimasto sorpreso vedendo che c'è  un altro universo fuori dalla nursery...

...

NAUSICAA DE L'OCEAN D'AMOUR

Ora la piccinina di casa ha sei mesi, è una birbantella che ama ficcare il suo musetto ovunque.

Di notte dorme nel lettone e preferisce Dario come compagno di coccole, forse perchè lui si lascia baciare (leccare) il viso cosa che a me da molto fastidio.

Come compagne di giochi preferisce Zoe la quale per salvarsi dei suoi attacchi sale in posti che  ancora lei non sa scalare e questo comporta disastri (Zoe ha fatto cadere una mia conchiglia che cadendo ha rotto il pavimento).

Per il resto tutto bene, Nausicaa è una bellissima certosina con una pelliccia chiara e folta, vedendo la velocità di crescita ho paura che andrà in estro presto e questo mi preoccupa un pò.

 

 

 

 

 

REA E KORA.

Una gatta amica di una Pit Bull, strana amicizia ma si coccolano a vicenda da sempre.

I primi tempi avevo paura che Kora nella sua irruenza facesse del male a Rea ma con il tempo ho capito che sanno come comportarsi per non far male l'una all'altra.

Sanno condividere le giornate e il dondolo, questo loro stare assieme mi conforta e mi fa bene.

 

 

 

Ciao Cesy,

come era bella la tua Tiffany...

Ho letto le tue parole di saluto per lei e ho percepito la tua grande sofferenza.

Non ho potuto evitare di commuovermi, e di pensare a quanto si soffre quando i nostri mici ci lasciano.
Anche io ho avuto un gatto che è vissuto 15 anni, poi si è ammalato e, nonostante abbiamo tentato di tutto, non è stato possible salvarlo. Ricordo di lui che più passava il tempo e più ci capivamo a vicenda. Era molto intelligente e buonissimo. Lui mi parlava, usava un miagolio diverso a seconda di quello che mi voleva comunicare, mi diceva che aveva fame e mi salutava quando tornavo a casa e ci rivedevamo. Lui era un po' il mio bambino. Era un bel gattone bianco e rosso, usciva, faceva la vita del gatto libero, si sbranava con i maschi del quartiere,ma la sera sapeva che lo volevamo a casa e tornava. Se qualche volta non tornava, lo chiamavamo anche durante la notte, se ci svegliavamo, e se proprio passava la notte in giro, a volte, al mattino, appena sentiva qualche rumore, miagolava sotto le finestre per chiamarci e farsi aprire. Ricordo quando l'ho trovato steso nel lettino di mio figlio appena nato... forse era un po' geloso, ma poi per fortuna ha capito che non poteva andare a dormire proprio lì. E ricordo quella volta che era steso beato sul divano e il bambino, che gattonava o poco più, dopo avergli fatto una carezza, gli ha piegato in due la coda... è stato un attimo, non ho fatto in tempo a intervenire...poverino, ricordo il verso disperato dal dolore, ma non ha mosso un'unghia. Aveva capito che un bambino non si tocca...anche se poi, finchè non è cresciuto, da lui non si è più fatto avvicinare. Semplicemente si spostava...

Una volta, aveva più o meno nove anni, e da sempre non tollerava nessun gatto, maschio o femmina che fosse, nel nostro giardino, io e mio figlio abbiamo sentito miagolare disperatamente. Abbiamo guardato e abbiamo visto lui nel prato, seduto a un paio di metri di distanza che osservava un cucciolo di gatto che piangeva disperato. Lo guardava con compassione... Abbiamo dato da mangiare a questo sfortunato micino, sperando che avesse una casa, si fosse perso e la potesse ritrovare. Ovviamente invece era stato abbandonato, ovviamente nessun vicino neppure la guardava (era una femmina), ovviamente l'abbiamo tenuta noi, con il consenso del nostro micio. Non so come ma aveva capito la situazione.

Sono vissuti insieme quasi sei anni, si sono sempre rispettati, un po' a distanza ma si accettavano. Ogni volta che si incontravano, al mattino quando li facevo uscire ognuno dalla sua "camera" (due stanze diverse) si annusavano e a volte si salutavano miagolando.

Poi uscivano entrambi in giardino, e le loro strade si dividevano per qualche ora.

Lei è vissuta un paio d'anni in più di lui, ma aveva la gengivite linfoplasmacellulare, a un certo punto si è aggravata e a otto anni ci ha lasciati. Era grigia scura con dei fiocchetti color salmone, e al sole il suo pelo era bellissimo e aveva i riflessi blu. Anche lei era buona, affettuosissima e cercava sempre di stare in braccio. Del trauma dell'abbandono secondo me le era rimasto il modo di miagolare, con sempre un fondo di disperazione, e la ricerca costante di essere coccolata. Le piaceva tanto la musica: se non tornava mio figlio suonava la pianola per lei a finestre aperte e dopo poco poi lei arrivava....chi ha avuto dei gatti potrebbe scrivere un libro: ognuno diverso, ognuno con la sua sensibilità, ma tutti intelligenti e sorprendenti. 
Adesso che abbiamo Clelia posso dire che lei del carattere del gatto certosino non aveva proprio niente: non c'era modo di tenerla in braccio, solo negli ultimi tempi ci riuscivo io, ma voleva stare seduta con le zampe pronte a fare un balzo e liberarsi...se si cercava di accarezzarla o coccolarla spesso mirava il viso per graffiare... tante volte mi sono arrabbiata con mio figlio perchè lui insisteva ad accarezzarla e temevo che gli arrivasse agli occhi. Prendere lei è stata la solita storia "non ci interessa il pedigree". il soggetto che ce l'ha data, a 10 km da qui, aveva la casa piena di certosini bellissimi. Lei proprio bella non era, forse non aveva tre mesi ma molto meno, sembrava un ragnetto, con gli occhi lucidi, un po' triste, le avevano perfino distrutto il pelo dietro al collo dandole un antipulci da cavallo... non le era mai più ricresciuto. Che disgraziati. Quando l'ha vista il veterinario ha previsto per lei un futuro difficile, aveva tanti problemi di salute che si sono manifestati dopo poco che l'avevamo. Cresceva poco, ma era sempre affamata e nel tempo con le nostre cure secondo noi era diventata una bellissima gatta. Il suo preferito era mio marito, lui non lo graffiava e gli andava vicino, a volte anche sulle ginocchia. Voleva bene a tutti e tre noi, a suo modo ci cercava e ci stava vicina, ma guai a toccarla. Ma andava bene così, l'avevamo capita e le volevamo un bene immenso. Poi si è ammalata di cuore, ed è morta a nemmeno tre anni. Ci consola pensare che con noi ha fatto la miglior vita possibile, ma chissà da dove veniva veramente e cosa aveva passato da piccola, poverina. Mi fa solo piacere che il tipo che ce l'ha venduta sembra sparito... ci siamo detti che forse qualcuno l'avrà denunciato. 
Una mia amica che non vedevo da tempo e non l'ha conosciuta ha guardato le sue foto e quelle di Clelia e mi ha detto che si vede la differenza tra i caratteri delle due gatte dello sguardo... Clelia è beata, stupenda, felice e serena... non ha fatto una piega neppure sentendo i fuochi d'artificio. Non sembra potere immaginare che possa esistere qualcosa di brutto al mondo...
Noi amiamo tanto i gatti, ogni volta che uno ci ha lasciati ne abbiamo preso un'altro, convinti di dare a lui/lei una vita bella e dignitosa, e di rendere migliore la nostra grazie alla sua presenza.
Leggendo la tua grande tristezza ho pensato di raccontarti qualcuno dei ricordi dei miei mici, ricordi che mi sono rimasti nel tempo, una volta che il dolore per la perdita di un amico che è stato nostro compagno di vita si è un po' affievolito con il tempo...
Anche se ci hanno lasciato, resteranno sempre nel nostro cuore, e il tempo che abbiamo passato insieme è stato più bello e più prezioso grazie a loro. Questo ci resterà, di loro.

Un abbraccio e un caro saluto

Nella

Cliccando sul link sotto vi porterà a un video della mia Tiffany

 

 

https://youtu.be/ayWvA9vY7ik

 

 

 

 

Non ditemi che è solo un gatto...
Tu Tiffany mia sei molto di più, sei mia figlia, sei la sorellina di Mara, fai parte di noi e basta.
Non ditemi che è solo un gatto perchè se tutto il dolore che ho dentro ora diventasse freccia sareste morti all'istante!
Tu Tiffany mi sei dentro da sempre, da quando sei nata in un giorno importante, un 8 marzo del 2002.
Sono state le mie mani che ti hanno accolto in questo mondo, è stato il mio odore che hai sentito prima di quello della tua mamma, io ero sempre accanto a te e ci sarò per sempre!
Ti ha scelto Mara, chissà come mai ha scelto te nel mucchio dei sei piccoli urlanti grigini, ma sei stata tu da subito.
Eri l'unica con il fiocchetto ingombrante, eri quella amata e coccolata di più...
Sei stata per Mara la sua prima amica, per lei sei diventata bambola e nonna di capuccetto rosso, sei diventata principessa e strega.
Tu, straordinaria in tutto, umana fino a dormire allungata come me e Dario tra i nostri due cuscini e anche brontola se mi alzavo la notte e ti svegliavo.
Tu che a tutti hai regalato una testatina come a dare loro il permesso di accarezzarti.
Tu che eri il biglietto da visita di casa nostra, invadente fino a salire sul tavolo se avevamo ospiti ben sapendo che non ti avrei mai sgridato perchè non volevo offenderti davanti a persone non di famiglia.
Tu che tutti ti portano dentro, tutti sanno chi sei e come sei, sei la gatta più dolce, più vera e più nostra del mondo e basta.
Chi ha un mio Grigione ha anche te nei suoi ricordi, per te c'è sempre un pensiero, un sorriso, un filo che diventa amicizia correlato delle tue immagini, dalle tue fusa esagerate e dalla tua insistenza che a volte diventava invadenza.
Non ditemi che è solo un gatto, lei è Tiffany, mia figlia.
Abbiamo vissuto quasi 16 anni assieme e come figlia ti ho sempre messo al primo posto assieme a Mara, io sono sempre venuta dopo, io sono solo la vostra mamma, voi siete le mie principesse.
Anche nelle tue pochissime gravidanze come una figlia mi hai dato l'onore di esserci sempre, sorrido se ci penso, Tiffany, tu iniziavi a urlare ancora prima che iniziasse il travaglio.
Come una regina mi scodellavi i piccoli guardandomi con occhi pieni di dolore facendomi sentire in colpa, poi me li davi e basta, l'unico tuo compito era allattarli ma la mia presenza ti era necessaria.
Anche le notti le passavi nel lettone con i tuoi bambini, non c'era verso che tu stessi nella cesta, tu dovevi dormire con noi, tra di noi e ci portavi un piccolo per volta visto che noi lo rimettevamo nella cesta vicino al letto, tu allora ne prendevi un'altro e andavamo avanti fino a che sfiniti io e Dario ti accettavamo in toto, bimbi compresi.
Ricordo quelle notti passate sul bordo del letto, il dormire con un occhio aperto per la paura di schiacciare un bimbino, certo, l'unica a dormire alla grossa eri tu fiduciosa in noi... Dio che nostalgia di quelle notti....
Anche ora che non riesco nemmeno a vedere quello che scrivo da queste stupide lacrime ho già nostalgia di te, ora che riposi avvolta nella copertina rosa che ti piaceva tanto chiamo già Tiffany tutte le altre Grigie, che farò senza di te?
Sei stata bravissima come al solito, ci hai permesso di salutarti uno a uno, Mara è tornata a casa per te, ti ha chiamato con il vostro linguaggio e tu le sei andata incontro, stanca ma felice, ti sei lasciata pettinare e coccolare, vi siete salutate , vi siete date un arrivederci, lo so con certezza.
Anche Fabio ti ha salutato, con discrezione e da solo ma quando è uscito i suoi occhi erano gonfi di lacrime.
Il papà che non riesce a metabolizzare il dolore e che lascia questo compito a me,ti ha accarezzata e sicuramente ringraziato per tutto quello che ci hai dato.
Io che in questi 4 giorni li ho vissuti con te, attorno a te.
Alla fine eri anche stufa di avermi tra i piedi, si sa, ognuno muore da solo ma io questo non te l'ho permesso, te ne sei andata con me, io c'ero e ti ho accarezzato, ti accarezzerò per sempre!
Tu non devi andare in nessun posto, sei già a casa e lo sarai per sempre!
Tu sei nei nostri cuori, hai solo cambiato forma, ora sei l'energia dei ricordi belli, sarai per sempre un sorriso e sarai per sempre la nostra Tiffany.
Non ditemi che era solo un gatto, lei è mia figlia e basta!

 
 

Ecco il nostro Cosmo, ora sta tirando su le orecchie e il portabaffi è già strutturato bene, ma ne ha ancora di strada per diventare adulto e ci saranno tantissimi cambiamenti, sicuramente in meglio,

unica nota a suo sfavore è che è un timidone ma sono sicura che i suoi umani sapranno come conquistarlo...

Anche la nostra Chèrie promette bene, musino molto bello e la pelliccia simile a un altro mio bimbo bellissimissimo, Ulisse (Elena, se questa cucciola diventa bella solo la metà del tuo bimbo sarà spettacolare) dire ora come sarà è un azzardo che non faccio, so solo che per me è bellissima e anche il suo carattere è molto gioioso, staremo a vedere...

Chloè, bella patatina, anche lei bellissima, va beh, lo so che non faccio testo, io amo tutti i miei bambini e basta!!!!!

 

MIA DE LA SCIAMANA

Hanno scoperto l'acqua calda!
Non bisogna andare in svizzera per morire dolcemente, almeno per i malati terminali!
Viva Dio, basta una Domus e in più gestita dalle suore!
Se un una persona è terminale e gli ospedali se ne lavano le mani (non parlo per sentito dire) CHE FARE?
tU AMI QUELLA PERSONA CHE STA PER MORIRE, HAI FATTO TUTTO, MA PROPRIO TUTTO.
Ora non sai più dove sbattere la testa vedendo tutto quel dolore che scava dentro e che sai che ci sarà solo una fine, ti appelli agli amici, ai conoscenti e ti arriva la dritta, Chiedi alla Domus!
Detto fatto, hai ricordi ospedalieri... certo, quell'assistente sociale ha sposato un medico che ci lavora alla Domus e allora perchè non tentare?
Certo, parlo di ben 14 anni fa ma la memoria è incisa pari al dolore di quei giorni....
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii la speranza si riaccende, non su una guarigione che sappiamo impossibile ma su una morte dignitosa (ho visto persone morire aggrappate a muri.. disperate e prive di ogni dignità) .
Ho visto mio padre morire in due giorni, attaccato a una pompa di morfina senza nessun flebo di idratazione ma anche da nessun dolore per cui... Grazie e basta.
Io c'ero, c'ero sempre, non l'ho mai mollato un secondo e quando se ne è andato accompagnato da chi era partito prima di lui e di questo ne sono sicurissima perchè io c'ero e so cosa ho " sentito"
Ora sembra il segreto di Pulcinella...
ma fatemi il piacere...
Io spero che quando mi toccherà ci sia la consapevolezza che ho avuto io con il mio papà e che mi lasciano andare con tutta la mia dignità e fa nulla se chi mi ama non sarà pronto.....

...

Palmiro de la Sciamana

Come ogni nuovo anno ho cambiato calendario, come ogni anno è quello di Frate Indovino.
Da quando mi ricordo è sempre stato questo calendario ad accompagnarmi nei mesi dell'anno, ormai è una tradizione.
Iniziare l'anno così mi fa bene, è un amico che conosco e so che lo sarà anche quest'anno con i suoi consigli e aneddoti.
Mi ricordo quando mi alzavo alle 5 la mattina perchè facevo la prima in ospedale, era un rito bere il caffè (in piedi) leggendo un consiglio, una barzelletta o altro.
Non c'è mese che non spulci anche lo scritto più piccolo, anche le date del sorgere e del tramontare del sole.
D'inverno la quasi bramosia del vedere che la luce aumenta, in estate l'accorciarsi dei giorni fa tristezza.
Calendario segnato da simboli strani scritti da me e che solo io so cosa vogliono dire, fatti in fretta ben sapendo che il decifrarli non saranno mai un problema, peccato che alla mia età la memoria inizia a vacillare.
Come ogni primo dell'anno ho scorso mese per mese e quando l'ho chiuso l'ho ringraziato questo 2017, è stato tutto sommato un anno da lasciare andare senza rancore.
Come ogni inizio anno dopo averlo piegato l'ho messo assieme agli altri anni passati.
Si, lo confesso, non riesco a buttarli via, sarebbe come buttare via il mio passato, li ho tutti, con i loro scarabocchi fatti di segni, di croci e di date.
Sono in un armadio e confesso che mi fa piacere averli, mi aiutano nei ricordi, 
sanno riportare alla mia memoria estati o inverni, feste di compleanni dei miei figli, gite e anche le lune di miele delle mie Grigione.
Grazie 2017, ora avrai il tempo di riposarti assieme agli altri, tempo su tempo, vita su vita ma anche tu sarai ricordato ogni tanto perchè legato a cose che avranno fatto male oppure bene, ti lascio lì, sopra gli altri anni ancora tutti legati con il laccetto con cui siete stai appesi al muro della cucina.
Grazie a tutti voi.

 

 

PENELOPE DE LA SCIAMANA

 

Gianna allungò lo sguardo verso l’indicatore esterno della palestra, l’orologio segnava l’ora e la temperatura, erano le 6, 40 e segnava meno 4.

Era ancora molto buio anche se in lontananza si intravedeva un lieve chiarore, in alto la falce della luna la seguiva e il suo candore rendeva ancora più scintillante il ghiaccio.

Di solito si incamminava più tardi, vuoi per la paura di brutti incontri, vuoi che quella mezz’ora di tepore a letto le faceva piacere, ma quella mattina si era alzata di scatto e dopo il caffè era partita.

Tutto attorno a lei era un brillare di ghiaccio, arrivò al parco e iniziò a percorrere l’anello interno, il prato chiuso nel cerchio di cemento sembrava un mare fermo dove si sarebbe potuto pattinare.

Era bello camminare, quell’ora era solo sua, gli era cara e l’aiutava a parlare con se stessa.

Mentre camminava scrutava ogni angolo buio, lì, proprio dove c’erano le piante un po’ di tempo fa aveva fatto un brutto incontro e da allora ci stava molto attenta.

I lampioni illuminavano a malapena la pista, ci voleva anche attenzione a camminare, scivolare sul ghiaccio sarebbe stato da stupide.

Mentre rifletteva su queste cose la sua attenzione fu attratta da una macchia scura in mezzo al prato.

Per un attimo il respiro di Gianna si fermò….

Una macchia scura e informe che non brillava come tutto il resto del prato.

Gianna rallentò l’andatura e concentrò tutta la sua attenzione sulla macchia..

A ogni giro la luce aumentava e la macchia prendeva colore…

Giro dopo giro la scopri di essere di un bel giallo….

Giro dopo giro alla fine scoprì che cos’era…

Un palloncino…

Un palloncino ormai rotto e finito a terra…

All’ultimo giro Gianna come per esorcizzare la sua paura va a raccogliere il palloncino per buttarlo nel portarifiuti, ora non fa più paura e si sente molto sciocca.

Con il sole tutto viene ridimensionato, che cavolo, pensa, è solo uno stupido palloncino mentre lo raccoglie.

Certo, un palloncino dei desideri….

Ne aveva sentito parlare, sono dei palloncini che i bambini affidano al cielo, al vento e a Dio con i loro desideri…

Gianna guarda il palloncino al quale è attaccato un biglietto e si sente come una ladra…

Lei non è Dio, non è cielo e neppure vento, anche il solo averlo tra le mani la fa sentire inadeguata ma non può buttarlo così…

Apre con difficoltà il biglietto e subito una calligrafia infantile le balza addosso….

 

“Caro Gesù, non chiedo niente per me, ti chiedo di non fare morire i papà e le mamme dei bambini sotto la neve, io la mia mamma e il mio papà ce li ho e ho tutto,

Grazie Gesù.

Marco “

 

Gianna si asciuga una lacrima e fa finta che siano lacrime dovute al freddo,  avvolge bene il palloncino attorno al biglietto e lo mette sopra a un ramo, ormai non volerà più ma un desiderio non va mai buttato via…

La speranza non deve mai morire…..

 

 

Rebecca del Borgo Matto.
che dire?
Sono già in ansia, mancano più di tre settimane alla nascita dei bimbi e Beky è già enorme, spero tanto che tutto vada bene, tra 10 giorni la porterò a fare una lastra per vedere quanti sono.
So già che se andrà tutto bene dovrò allattarli, Rebecca è piccina e se sono di più di 4 non riesce a sfamarli tutti ma lei è tranquilla, sa che ci sono io.
Ho dei ricordi bellissimi, Beky che mi veniva a svegliare di notte se non mi vedeva ogni 3 ore a dar da mangiare ai suoi piccini.
C'è da dire che siamo una squadra molto affiatata, io li allatto con il bibo e lei li pulisce, insomma, tra femmine ci si aiuta e basta.
per favore tanti pensieri positivi,
grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
 

 

GERALT DE LA SCIAMANA

 

“ Viene Gennaio silenzioso e lieve…… “

La canzone di Guccini era come un mantra nella mente e la scaldava mentre camminava veloce.

Alice amava il Guccio, era cresciuta con Lui e adorava ogni sua canzone perché ogni canzone era un pezzo della sua vita.

Quante lotte e lacrime, quanti cortei contro uno muro fatto di catene in divisa.

Alice non capiva i loro sguardi duri, erano ragazzi come lei ma per il solo fatto di indossare una divisa si erogavano ogni diritto!

Quanti girotondi fatti in Piazza Loggia tra applausi e sberleffi e quante ore passate a discutere dell’avvenire.

Un futuro tutto da riscrivere, sogni e ancora sogni per un domani di libertà.

Libertà vista come rinascita della donna, libertà di essere se stesse e  non vasi dove qualsiasi uomo poteva prendere o mettere quello che più gli garbava.

Allora si diventava maggiorenni a 21 anni, legate in case sempre buie e troppo piccole per chi come Alice conosceva il mondo attraverso i libri.

Alice che doveva nascondersi sotto le coperte con una pila per leggere fino a tardi.

Alice che attraverso i libri viaggiava e anche il sonno spariva nella notte con le mille e ancora mille possibilità che intravedeva in fondo a  notti illuminate di speranze.

Allora si cercava di uscire di casa al più presto, difficile trovare nelle famiglie dei sostegni, paletti tanti e a volte insormontabili, si usciva e si sapeva che era per sempre.

Alice ricordava i comitati, le stanze adibite anche a dormitori, c’era l’amicizia che legava e che faceva famiglia.

Camminava e a ogni respiro il fiato era una nuvola di vapore che nel freddo condensava sugli occhiali, ma lei vedeva bene.

Vedeva quegli anni di lotte per avere la parità.

Quanti sogni finiti lungo il percorso, quante sconfitte su quello che la sua generazione aveva lottato e ottenuto.

Alice pensa alle tante donne ammazzate, una guerra, in fondo per certi uomini siamo ancora dei vasi da riempire a loro piacimento e non si fanno nessun scrupolo a prendere una tanica di benzina e darci fuoco.

Non hanno paura a usare calci, pugni e coltelli, in fondo siamo solo donne e chi detiene il “Potere” è maschio!

Però Alice sa che abbiamo sbagliato tanto, non siamo riuscite a far capire ai nostri figli che il rispetto è  il Diritto primario di ogni essere umano e animale.

Noi siamo donne, siamo quelle che creano la vita e dunque dove abbiamo sbagliato?

Chi ci ha tolto il potere di vedere realmente chi cresciamo?

 

L’inverno è ancora lungo ancora, ma nel cuore appare la speranza nei primi giorni di malato sole la primavera danza…

La primavera danza…

 

BRANDO DE LA SCIAMANA

Salve, questa è la porta che ti farà entrare nel mio blog,

come vedi è aperta.

Entra e guarda, conoscerai i miei certosini e leggendo quello che scrivo un pò di me.

Imparerai ad amare questa straordinaria razza, la razza dei gatti certosino, i gatti blu!

I gatti che mi hanno rubato il cuore ben 20 anni fa.

Vent'anni che convivo con loro e che fanno parte della mia famiglia.

Leggi e se ti sei trovato bene lasciami un messaggio, a lato troverai un simpatico Gufo, si sa, ogni Sciamana che si rispetti ne ha sempre uno come amico.

Affida a lui il tuo saluto e non dubitare, sarà in buone mani/artigli e io lo leggerò con piacere.

Grazie e Buon Viaggio.

Cesy e company

 

 

Questa è Elora de la Sciamana.

  è una gattina bellissima di 11 mesi, figlia di Bodi Dharma e di Otello duca delle Due Torri.

Otello Duca delle Due Torri è proprietà del mio carissimo amico ed esperto appassionato della razza certosino, Sergio Fumagalli a cui vanno i miei sinceri ringraziamenti.

Per ora sta crescendo bene, come carattere è schiva, difficile vederla  se c'è gente nuova, ma con me è molto affettuosa e sa essere speciale proprio come lo sono tutte le mie Grigie.

Da lei mi aspetto cuccioli meravigliosi ma senza fretta, abbiamo già un principe che la sta aspettando ma c'è tempo per tutto, intanto è solo mia e va bene così

 

 


Sono quasi vent'anni che ho certosini, ovviamente non posso dire di essere espertissima ma un pò di cose le so, ma mai e poi mai mi sono trovata in questa situazione.
Non sono quella che fa fare cucciolate a gogò, ho tre femmine adulte e La Tiffany che è sterilizzata, poi c'è Elora ma è ancora piccina, per cui sono sempre 3 cucciolate all'anno.
Per me avere i piccini è una gioia, mi fa bene e mi fa partecipe di un mondo che amo e rispetto.
Tramite i miei piccoli blu ho conosciuto persone fantastiche e vere, appunto, le mie Isole e a ogni cucciolata questo cerchio si allarga e diventa condivisione e affetto fra tutti.
Lo dico subito a chi vuole un mio piccolo certosino, io devo essere nella sua vita almeno fino a due anni altrimenti possono andare altrove.
Ma torniamo al presente.
A metà Dicembre Rebecca era in calore e l'ho portata da Tanus.
Ovviamente la mattina seguente ho chiamato per avere notizie su questa luna di miele ma Rebecca se ne stava in un angolo e sembrava che non avesse interesse per il povero Tanus.
La mattina seguente idem, sembrava che il calore fosse sparito, vuoi lo stress o la paura di essere in un ambiente a lei sconosciuto.
Intanto da me Bodi Dharma iniziava a fare la matta, ormoni impazziti e pipì ovunque.
A questo punto la mattina dopo sentendo che le cose erano ancora in stallo ho deciso di andare a riprendermi Rebecca e di portare Bodi Dharma.
Così ho fatto, sicurissima che la luna di miele non era iniziata.
Rebecca è tornata felice a casa e mogia mogia ha ripreso la sua solita vita.
Bodi Dharma la sua luna di miele l'ha consumata subito e ripetutamente per ben 6 giorni, quando sono andata a riprendermela non voleva tornare a casa e anche Tanus non sembrava contento di rimanere solo.
Tornata a casa anche Dharma tutto è rientrato nella normalità.
Però c'era una cosa che mi premeva, avevo promesso a una ragazza una monta con il suo maschio, le promesse vanno mantenute, anche perchè le avevo fatto fare tutti gli esami del caso e i soldini non sono pochi.
Ovviamente la candidata ideale era Brina la quale è andata in calore la prima settimana di Gennaio.
La domenica traferta a casa del fortunato e ancora vergine maschio sperando che tutto andasse bene.
All'inzio ci sono state un pò di titubanze ma poi tutto si è risolto per il meglio e la luna di miele è andata bene.
Dopo una settimana Brina è tornata a casa e io felicissima ho iniziato a rivoluzionare la nursery.
Se tutto va bene pensavo avrei avuto due cucciolate e questo non mi faceva paura, due cucciolate una volta le ho avute e tutto era andato bene, insomma è una sfida che mi piace.
Ma c'è un ma grosso come una casa.
La settimana scorsa Dario mi chiama, è nel lettone con accanto Rebecca che si fa accarezzare la pancia, mi guarda e ridacchiando annuncia che Rebecca è in dolce attesa!
Non può essere grido, non è vero e basta!
Affondo le mani nella pancia di Rebecca e tasto con cura.... nonostante la realtà dico ancora no, non sono pronta, come faccio?
Mi fa rabbia la risatina di Dario, sembra che mi stia prendendo in giro, ma com'è possibile?
Due notti chiusa in un angolo e nessun segno sia visivo che uditivo e credetemi, si sentono quando consumano l'amore.
E ora?
Tre gatte in un mese, come farò?
Passato il primo momento di scoramento mi è nata una speranza, forse Bodi Dharma non è in dolce attesa, ancora non si vede nulla, si va beh, lei è enorme e Tanus può non aver seminato.
Ecco c'è ancora una speranza.....

...

La gattona di casa

Body Dharma è di stazza grande, tutti i suoi bambini sono certosini grandi. Affondare le sue mani nella sua pelliccia e odorarne il profumo è felicità.

 Ecco una foto della bellissima Tiffany!

 

 

dylan

Stamattina sono uscita più tardi a camminare, ho aspettato che il buio fosse meno cupo.
Una mattina fatta di nebbia e umidità.
Mi sono avviata con la musica nelle orecchie  lungo il solito percorso che porta al parco.
Mentre camminavo sulla  pista ciclabile ho potuto costatare le varie postazioni  delle "venditrici d'amore".
Ogni 50 metri uno schifo, sacchetti del macdonald con fuoriuscite di patatine e vari incartamenti compresi i bicchieroni di carta delle bibite.
Bottiglie di vino e birra rotte, con i cocci sparsi a formare una catena tra una postazione e l'altra, profilattici come  palloncini sgonfi sparsi sulle siepi che costeggiano la strada, una desolazione unica.
Segni di una realtà  che non conosco ma che capisco che deve essere molto vasta.
Basta guardare, ormai  siamo talmente abituati a vederle che sono diventate invisibili, un esercito di esseri umani, donne di ogni età e ogni colore, tutte con una sola merce da vendere, loro stesse.
Ecco cosa pensavo arrivando al parco stamattina, a loro, chissà se sono costrette o no, chissà che sogni fanno, se hanno ancora dei sogni.
Il parco era immerso nel silenzio, le foglie sotto le mie scarpe erano mute, bagnate con i mille colori dell'autunno ormai finito, sapevano già di gelo e emanavano una solitudine che mi ha fatto male.
Guardavo le piante, i rami trasudavano gocce di tristezza e mi sono sentita sola, la musica non aveva senso, così ho spento la radio e mi sono immersa in quel silenzio fatto di pensieri confusi e di passi sempre più veloci, i miei.
Allungando lo sguardo ho notato buttate sull'erba brinata delle macchie rosso sangue, mi sono avvicinata e ho visto tre rose!
Rose rosse, perfette, buttate come un omaggio non gradito. Non amo i fiori recisi, sanno di morte, ma stamattina ho raccolto quelle tre rose rifiutate e ora sono in un vasetto accanto a me. Il sole sta bucando la nebbia, piano piano vincerà questa battaglia e tornerà a splendere, so che sarà così anche per me.


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Sono in astinenza di piccoli grigini, mi mancano e basta.
Sono mesi che quando entro in nursery  non vengo accolta da corse sfrenate e arrampicate folli lungo le mie gambe, c'è troppo silenzio e ordine.
La nursery è la "mia" stanza, ho il computer e mille altre cose solo mie, quelle cose inutili ma che ti fanno tanto bene il solo guardarle.
Anche ora, mentre scrivo, il silenzio mi pesa, però sorrido dentro di me, è ancora per poco, spero.
Un mese fa Bodi Dharma era in luna di miele.
Chi conosce Bodi Dharma sa come sono i suoi occhi e la sua bellezza, lei ti rimane dentro e basta.
Deve essere stato così anche per "zio" Sergio, il quale non mi stancherò mai di ringraziare e che ha permesso questo matrimonio.
In questo grande mondo dei certosini c'è di tutto, tanto amore e dedizione alla razza, ma c'è anche tanta invidia e disonestà.
Io sono una persona semplice, non amo le guerre e nemmeno l'apparire, so bastarmi, mi accontento e anche il poco diventa tantissimo quando è fatto dell'amore per i miei grigini.
Avere un gatto di Sergio Fumagalli,      http://www.gatticertosini.net/       come .... genero anche solo per una volta è una cosa bellissima e ancora di più se inaspettata,  se poi si conosce Sergio e si sa quanto sia profondo l'amore che ha per questa razza è veramente bello.

 


Sergio ha voluto questo matrimonio tra il suo Otello Duca Delle Due Torri e Bodi Dharma e ora ne stiamo aspettando i piccoli, confesso che il tempo non passa più.
Sono ansiosa, guardo Dharma così diversa dal solito, calma e dolce dolce, dorme parecchio e quando è sveglia vuole coccole, anche il suo gioco preferito del riporto l'ha un pò accantonato, dopo due o tre corse ritorna da me con la ..... bocca vuota.
Sono ansiosa di vedere la bellezza di questi piccoli, perchè belli lo saranno per forza, sono ansiosa di conoscere la mia futura grigina e gli ho già trovato un bellissimo nome.
Un nome bello, da pricipessa ma anche da guerriera,  EOWYN

 

 

Stamattina camminavo nel parco, la luce era ancora poca ma già  vedevo la bellezza del sole che sorgeva.
Tra la poca erba gelata ho visto le primule con la testina rivolta verso a quel chiaro e mi sono sentita un niente.
Vuoi che ieri è stata una giornata terribile, una di quelle che non mi dimenticherò mai.
Una giornata scandita dal dolore fisico e mentale, tutto ciò mi ha portata ad aprire uno scomparto dove di solito butto le cose che mi fanno male per poi riprenderle quando ho più forza.
Forse non è il momento giusto visto quello sto vivendo ma forse è proprio per questo che tutto ha preso forma.
Allora, cercherò, almeno lo spero, di riuscire a farmi capire da chi mi leggerà.
Io anni fa avevo un Blog, mi piaceva, scrivevo cose mie, senza avere la pretesa della scrittrice naturalmente, avrei fatto ridere i sassi.
Un mio piccolo spazio dove venivano tante persone, ci si leggeva a vicenda e si commentava, con tanti sono diventata amica, era veramente bello "parlare" con loro.
Ma c'erano anche le "galline" come le chiamavo io, quelle che venivano solo a commentarti senza neppure leggere per poi avere la pretesa che tu a tua volta andassi a commentare il loroBlog.
Cosa stressante, iniziavano con il Buongiorno, al buon pranzo, al buon pomeriggio , alla buona sera... insomma no, assolutamente no!
Ho smesso di andare a "salutarle" e piano piano sono sparite.
Ecco, ora questo gioco si sta ripetendo con Facebook, con i "mi piace" no, vi prego no!
Non caschiamo in questi giochi assurdi, non si può metter una foto per poi contare i vari "mi piace" e offendersi se non vengo a metterlo.
Mi spiace ma non voglio entrare in certi meccanismi che ci portano a delle divisioni e perchè no, rancori.
Voi siete le mie Isole e basta, per me siete tutti importanti perchè conosco ognuno di voi, sul mio cellulare il vostro nome è abbinato al nome del vostro Grigio, non fatemi del male, non facciamoci del male.
Ultimamente mi sono arrivate voci di incomprensioni tra di voi, pensare che non vi conoscete nemmeno mi fa male, potreste trovarvi faccia a faccia e nemmeno sapere chi siete.
Ma poi per che cosa?
Io metto le foto che mi colpiscono di più, ogni vostro Grigio fa parte di me ma ovviamente non passo la vita al computer e non posso metterle tutte ma non per questo vi dovete fare domande.
Voi tutti siete importanti, certo, con qualcuno di voi sono più in contatto, ci conosciamo di più ma questo non toglie che tutti voi siete le mie isole e io ne sono orgogliosa.
Allora per favore cerchiamo di andare oltre a quelle piccole, piccolissime meschinità che ci rendono a volte infantili e sciocchi, la vita è una sola e l'amicizia e il rispetto deve essere sacro.
E allora veniamo alla seconda parte di questo " sermone" quella più dolorosa che mi ha dato lo spunto per scrivere tutto questo.
Vorrei che tutti voi vi uniste a me, idealmente, formando un cerchio di luce, un cerchio di mani.
Ripeto, la vita è una e noi non sappiamo quando questa cambia, basta un attimo e siamo niente, possiamo avere tutto l'oro del mondo ma nulla possimo fare contro il male.
Una persona a me molto cara sta male, malissimo, ieri in un attimo la sua vita è cambiata, ora sta lottando contro il nulla, la cosa più terribile è che si deve solo aspettare.
Aspettare e pregare.
L'energia dell'amore è potente, potentissima, io so che voi non lo conoscete ma ci sono io.
Io so che voi mi volete bene e questo basta, allarghiamo le braccia e teniamoci per mano, l'energia che mi date gli arriverà.
Ogni forma di preghiera va bene, è tutta luce buona, anche un mantra, un ti prego vivi va bene.
Vi ringrazio e basta....

...

 

 BODI  DHARMA

 

 

POTREI, SI POTREI INTONTIRMI CON FRASI FATTE.
OPPURE FARE FINTA CHE BASTA CREDERCI..... PER UN ATTIMO FARE FINTA CHE BASTA ESSERE COME GLI ALTRI PER SENTIRMI UGUALE.
MA NO, NON SAREI IO.... IO SONO QUELLA CHE NON CREDE SE NON CI METTE IL NASO.... MODERNA SAN. TOMMASO, IO, TOCCO CON MANO OGNI DOLORE E SICURAMENTE SONO L'UNICA CAPACE A FARLO MIO!
GUARDO OGNI IMMAGINE, LEGGO OGNI PAROLA E ANALIZZO ANCHE I COLORI..... NON CREDO AL BUONISMO FATTO SOLO PER UN PARADISO.... NON CREDO AI SANTI... VISIONARI DI UN'EPOCA LONTANA, A TUTTI I SAN. FRANCESCHI DO CORDA E CORAGGIO, LI ASPETTO AL VARCO E RIDO DELLE LORO PAURE.... IL DIAVOLO ESISTE?
SICURAMENTE SI, COME POTREMMO, NOI UOMINI FARCI DEL MALE, SE NON ESISTESSE?
TUTTE QUELLE PAURE... QUELLE LEGGI.... FATTE PER TENERCI INCATENATI A ROCCE DI EGOISMO E DI MOSTRUOSI PRESAGI?
MA PERCHè  NON CI è CONSENTITO ESSERE SOLO UOMI E DONNE LIBERI DA TUTTO QUESTO CAOS DEL NULLA?
UTOPIE DA MUSICHE SENTITE TANTI ANNI FA.... SOGNI RIBALTATI DA NECESSITà DELLA VITA VISSUTA NEL VIVERE QUOTIDIANO....
COME DIREBBE UN QUALSISI SOGNATORE.... ABBIAMO PERSO IL TEMPO E RINCORRERLO NON BASTA... BASTA FRATELLI... BASTA, PER STASERA PUò BASTARE.. E SE LO DICO IO PER STASERA  PUò BASTARE!

Kora non è un gatto.

Kora è una cagnolona dolcissima anche se è una pit bull.

Già, una pit bull, a tanti fa paura solo a sentire il nome della sua razza.

Oggi l'ho portata a fare le analisi e la visita cardiologica e ecocardio, l'ultima volta sotto anestesia ha avuto problemi, già perchè Kora è una veterana in fatto di interventi.

Kora è una cagnolona sfortunata ma anche fortunatissima ad avere incontrato noi, la sua famiglia umana.

Nata in un allevamento dove l'importante erano i soldi, fa niente se la sua mamma era portatrice di displasie agli arti, e chi se ne frega?

Tanto di imbecilli è pieno il mondo, e l'imbecille di turno è arrivato.

Mia figlia mi ha raccontato che a lei piaceva un'altra piccola ma quando ha visto Kora ritornare mestamente in fondo alla gabbia, quasi avesse capito la sua preferenza e vedendo i suoi occhi non ha resistito.

Già, i suoi occhi, Kora parla con gli occhi, la capisci al volo e non puoi che amarla.

A un anno già zoppicava dopo una corsa, a due è stata operata, due mesi di immobilità quasi assoluta e la notte chiusa in gabbia per non caricare la gamba.

Un tormento sia per lei che per me, vederla così è stata dura ma tutto era andato bene e per un anno si è goduta tutte le corse che poteva fare.

Un anno fa ha iniziato a zoppicare di nuovo con l'altra gamba, ecco, ci risiamo ho pensato.

Abbiamo tentato con i farmaci ma a lungo andare la decisione si doveva prendere.

Così abbiamo deciso, con tanta tristezza perchè sappiamo già come sarà.

Kora ha 4 anni ma è già stata operata anche per un tumore alla pelle, poi è stata sterilizzata, tolta anche la piastra che le avevano messo nell'osso, insomma povera coccolona di dolore fisico ne ha già subito tanto.

Stamattina quando l'ho portata in clinica i veterinari stupiti mi hanno chiesto del perchè mettevo la museruola a una cagnolona così dolce, lei li guardava tremando e i suoi occhi erano di una dolcezza mielosa, irresistibile!

Ecocardiogramma è stato lungo ma fortunatamente il cuore di Kora va bene, aspettiamo le analisi e poi il giorno 6 febbraio si farà il tutto, sicuramente andrà tutto bene.

La gabbia è già stata prenotata e so già che la piazzerò in sala dove lei sarà al centro delle nostre attenzioni.

Spero solo che questa sia l'ultima operazione per Kora, e che si goda la vita in armonia con noi.....

tanti pensieri positi, grazie!!

 

 

PAPPA!!!

Basta poco a far nascere il sorriso, liberare la mente e guardare solamente le piccole pesti.

Guardarli mentre si rotolano e si rincorrono, si morsicano e poi si leccano.

C'è chi in mezzo a una corsa sfrenata devia e va in bagno......

C'è chi mi sale sin sulla testa e c'è chi si siede sulla tastiera.

Insomma sorridere è il minimo!

Dexter acchiappa al volo la coda di Byron e la morsica, naturalmente si scatena una lotta feroce tra i due.

Lotta a cui di corsa partecipano Brando e Bunny.

Solo Back fa l'indifferente e guarda con aria da piccolo adulto quei pazzi scatenati dei suoi fratelli.

Sissi, da brava mamma, segue con lo sguardo tutto quel trambusto e sembra rassegnata, solo Darma è preoccupata.

Darma gira attorno ai piccoli, segue ora uno ora l'altro, sembra che voglia intervenire, di colpo ne prende uno e inizia a giocarci.

Lo prende tra le zampe e lo fa girare su se stesso, una trottola fatta di pelo argentato, stupiti gli altri tre si fermano esitando, un attimo e poi c'è una nuova zuffa.

Ora la stanza è un campo di battaglia, anche Back si è buttato nella mischia e si diverte un mondo, tra fughe e ricorse fatte dai piccoli, Darma in mezzo a loro sembra enorme.

Sulla porta c'è Brina che ringhia, la gelosia fa brutti scherzi.

Darma era la sua tata da sempre ma ora sembra preferirle i piccoli e questo a Brina non va giù, così sta sulle sue e non vuole fare amicizia con i nuovi arrivati.

Sale sui tiragraffi, ruba le crocchie dei bimbi, li osserva e ringhia, Sissi a sua volta la tiene d'occhio, a volte le da una leccatina veloce quasi a scusarsi del disagio che le ha procurato.

Chi dice che gli animali non parlano?

Basta guardarli, parlano si e tanto, basta amarli e si sentono i loro sentimenti, la gioia e il dolore.

Amo i miei gatti e sono felice di essere amata da loro, mi fanno stare bene e mi regalano risate a bracciate,

grazie miei bellissimi amici..

 

Un grazie a chi passerà a trovarmi in questo mio piccolo spazio lanciato in un mare di nulla eppure così popolato da far paura.

Un grazie perchè tramite questa ipotetica fune conoscerò persone che mi diventeranno amiche e con le quali le distanze diventeranno solo attimi.

Persone che mi daranno sorrisi e ricordi da mettere nei miei cassetti segreti e che aprirò quando sarò triste e saranno ancore a cui mi aggrapperò per respirare speranze.

Grazie a chi si porterà a casa un pezzetto di me tramite un mio gattino.

Sappiate da subito che sarà un impegno a vita, non vi lascerò andare facilmente, cercherò di non essere invadente ma sicuramente qualche foto e delle telefonate è il minimo che mi aspetto da voi.

Non chiedo molto, rispetto e onestà, cose che per me sono normali e che indubbiamente avete anche Voi.

Questa casa è aperta a tutti, potete lasciarmi consigli e abbracci, anche virtuali fanno sempre bene, solo una cosa non tollero, la volgarità e l'invidia, se per Voi sarò una lagna non passate più, non sentirò la mancanza, capirò.

Buon inizio a me e se me lo consentite anche a Voi.....

BUONA VITA A TUTTI 

 

ecco la vecchiona di casa, Tiffany la dolce....

...

Per la casa ho cinque piccoli che stanno imparando a conoscere il mondo.

Cinque pelosetti già amati e già scelti da persone che li ameranno per tutta la loro vita.

Cinque batufoli argento-blu che giocano alla lotte fra loro.

Cinque cuccioli con al collo cinque nastrini dal colore diverso.

Brando ha un laccetto color oro.

Byron un nastrino rosa.

Bunny un nastrino nero fatto con l'uncinetto.

Dexter ha un elegante nastro color lilla, portato dalla sua nuova mamma che già lo ama alla follia.

Back ha un laccetto arancio.

Cinque piccole e fortunate pesti che per ora sono solo mie.

Fortunata lo sono anch'io ad avere tanta tenerezza fatta dei loro sguardi, anche i graffi sono segno d'amore,

l'insicurezza del loro esplorare fatte di corse verso di me e addosso a me fa allegria.

Buona vita piccolini, Buon Anno a voi tutti e a me, che sia un anno fatto di serenità come quella che provo nell'accarezzarvi.

ALLEVAMENTO AMATORIALE CON AFFISSO

GATTI CERTOSINO DE LA SCIAMANA

BRESCIA

DI SEGUITO GLI UNICI CONTATTI VALIDI

+39 339.1394123

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 GATTINI DISPONIBILI

Tutte le mie grigie e gli stalloni sono stati testati tramite prelievo ematico per il rene policistico (PKD Genetic Test) al laboratorio Vetogene di Milano, ecograficamente per HCM, ovviamente testati anche per FIV, FELV. Sono anche membro del Club del Certosino

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Perchè la mia veterinaria è meglio! La mia " dottora" è fantastica, sa parlare agli animali e ha un un lagotto, Ciccio, che accoglie tutti con delle coccole sfrenate e non è geloso di nessuno. Fare un giro in clinica è come andare a trovare dei carissimi amici, consigliato a mille a tutti quelli che abitano a Brescia e che hanno i miei Sciamanini/e. Grazie Ilaria e company, siete super!!!!!!


In ricordo della mia sempre Tiffany


♥️♥️♥️♥️♥️

❤

Non ditemi che è solo un gatto...
Tu Tiffany mia sei molto di più, sei mia figlia, sei la sorellina di Mara, fai parte di noi e basta.
Non ditemi che è solo un gatto perchè se tutto il dolore che ho dentro ora diventasse freccia sareste morti all'istante!
Tu Tiffany mi sei dentro da sempre, da quando sei nata in un giorno importante, un 8 marzo del 2002.
Sono state le mie mani che ti hanno accolto in questo mondo, è stato il mio odore che hai sentito prima di quello della tua mamma, io ero sempre accanto a te e ci sarò per sempre!
Ti ha scelto Mara, chissà come mai ha scelto te nel mucchio dei sei piccoli urlanti grigini, ma sei stata tu da subito.
Eri l'unica con il fiocchetto ingombrante, eri quella amata e coccolata di più...
Sei stata per Mara la sua prima amica, per lei sei diventata bambola e nonna di capuccetto rosso, sei diventata principessa e strega.
Tu, straordinaria in tutto, umana fino a dormire allungata come me e Dario tra i nostri due cuscini e anche brontola se mi alzavo la notte e ti svegliavo.
Tu che a tutti hai regalato una testatina come a dare loro il permesso di accarezzarti.
Tu che eri il biglietto da visita di casa nostra, invadente fino a salire sul tavolo se avevamo ospiti ben sapendo che non ti avrei mai sgridato perchè non volevo offenderti davanti a persone non di famiglia.
Tu che tutti ti portano dentro, tutti sanno chi sei e come sei, sei la gatta più dolce, più vera e più nostra del mondo e basta.
Chi ha un mio Grigione ha anche te nei suoi ricordi, per te c'è sempre un pensiero, un sorriso, un filo che diventa amicizia correlato delle tue immagini, dalle tue fusa esagerate e dalla tua insistenza che a volte diventava invadenza.
Non ditemi che è solo un gatto, lei è Tiffany, mia figlia.
Abbiamo vissuto quasi 16 anni assieme e come figlia ti ho sempre messo al primo posto assieme a Mara, io sono sempre venuta dopo, io sono solo la vostra mamma, voi siete le mie principesse.
Anche nelle tue pochissime gravidanze come una figlia mi hai dato l'onore di esserci sempre, sorrido se ci penso, Tiffany, tu iniziavi a urlare ancora prima che iniziasse il travaglio.
Come una regina mi scodellavi i piccoli guardandomi con occhi pieni di dolore facendomi sentire in colpa, poi me li davi e basta, l'unico tuo compito era allattarli ma la mia presenza ti era necessaria.
Anche le notti le passavi nel lettone con i tuoi bambini, non c'era verso che tu stessi nella cesta, tu dovevi dormire con noi, tra di noi e ci portavi un piccolo per volta visto che noi lo rimettevamo nella cesta vicino al letto, tu allora ne prendevi un'altro e andavamo avanti fino a che sfiniti io e Dario ti accettavamo in toto, bimbi compresi.
Ricordo quelle notti passate sul bordo del letto, il dormire con un occhio aperto per la paura di schiacciare un bimbino, certo, l'unica a dormire alla grossa eri tu fiduciosa in noi... Dio che nostalgia di quelle notti....
Anche ora che non riesco nemmeno a vedere quello che scrivo da queste stupide lacrime ho già nostalgia di te, ora che riposi avvolta nella copertina rosa che ti piaceva tanto chiamo già Tiffany tutte le altre Grigie, che farò senza di te?
Sei stata bravissima come al solito, ci hai permesso di salutarti uno a uno, Mara è tornata a casa per te, ti ha chiamato con il vostro linguaggio e tu le sei andata incontro, stanca ma felice, ti sei lasciata pettinare e coccolare, vi siete salutate , vi siete date un arrivederci, lo so con certezza.
Anche Fabio ti ha salutato, con discrezione e da solo ma quando è uscito i suoi occhi erano gonfi di lacrime.
Il papà che non riesce a metabolizzare il dolore e che lascia questo compito a me,ti ha accarezzata e sicuramente ringraziato per tutto quello che ci hai dato.
Io che in questi 4 giorni li ho vissuti con te, attorno a te.
Alla fine eri anche stufa di avermi tra i piedi, si sa, ognuno muore da solo ma io questo non te l'ho permesso, te ne sei andata con me, io c'ero e ti ho accarezzato, ti accarezzerò per sempre!
Tu non devi andare in nessun posto, sei già a casa e lo sarai per sempre!
Tu sei nei nostri cuori, hai solo cambiato forma, ora sei l'energia dei ricordi belli, sarai per sempre un sorriso e sarai per sempre la nostra Tiffany.
Non ditemi che era solo un gatto, lei è mia figlia e basta!

Ti prego Signore

 TI PREGO SIGNORE

KORA   15/12/2008----02/10/2022

Signore lo so che stai aspettando Kora, ma che te fai di una pit bull in paradiso?
Signore, anche sul Ponte dell'Arcobaleno non te la consiglio sai?
Signore, so che tu sai, ma quando sei sicuro che tutto va bene molli un pochino...
Signore, tu sai ma lasciami spiegarti del perchè forse è meglio che rimanga con noi.
Kora è una pit bull che ha sempre vissuto con i gatti e ha volte si crede un gatto (quando vuole coccole esagerate) ma lei odia i gatti (quelli fuori di casa nostra) .
Kora ama giocare con altri cani ma vuole essere sempre lei a decidere il come e il quanto, per questo non me la vedo sul Ponte dell'Arcobaleno, sai che scompiglio?
Kora è una gelosona, difficile per lei condividerci, non me la vedo proprio in Paradiso a sorridere a tutti.
Kora è solo nostra, si, lo so che l'abbiamo viziata, che l'abbiamo umanizzata troppo ma amarla non è costato niente sai?
A nostra difesa e sua ti posso dire che ha sofferto tanto, quanto male ha dovuto subire, non serve raccontarti, vero? Sai già tutto, ecco, noi abbiamo solo trasformato il suo dolore in Amore e credo sia stato il minimo.
Signore, capisci il perchè deve stare con noi?
Ho vissuto giorni, ore minuti e anni con lei, fa parte di me, tu sai quanta fatica mi costa anche buttare un paio di scarpe perchè ci sono tutti i passi che ho fatto, i pensieri che ho avuto, i dolori e le gioie, insomma la mia vita.
Come posso dirti Signore, ora è tua?
Oggi è tornata a casa in un'urna, abbiamo pianto ancora e ancora, so Signore che sei stato paziente, ci hai lasciato il tempo di metabolizzare ma questo tempo non ci basta sai?
Signore, non ci basterà il tempo della nostra vita per lasciarla andare definitivamente lo sappiamo, però possiamo fare un patto se vuoi.
Signore, lasciala con noi, verremo noi a portarla quando il nostro tempo finirà, ognuno di noi avrà un pò di Kora tra le mani e tutta nel cuore, che ne dici Signore?
Lasciala con noi fino a che avremo respiro grazie Signore....