Benvenuti a voi che passate per questa mia casa, l'allevamento de
I Certosini della Sciamana!

Lo so che questo sito è anomalo, lo so, abbinare al mio piccolissimo allevamento di gatti certosino i miei pensieri mi rende fragile...

Scrivere, buttare fuori le mie emozioni siano belle che brutte è uno scaricarsi che mi fa andare avanti anche se a volte è difficile come credo lo sia per tutti la vita. Scrivere, raccontare di me, dei miei Sciamanini mi rende serena, attraverso loro ho fatto amicizie che durano da anni, perchè si, sono ben 26 anni che convivo con questa splendida razza di Gatti Certosino e ogni cucciolata è rimasta nel mio cuore.

Chiedo venia a chi passerà a trovarmi, sicuramente troverà un sacco di errori ma anche tanta ma tanta bellezza nelle foto dei miei Sciamanini.
Le foto che sono su queste pagine di Certosino adulti sono tutte state mandate da chi li ha cresciuti e con i quali io resto sempre in contatto.

Per cui ricordatevi sempre che chi vuole un mio Sciamanino avrà anche me accanto. Grazie per avermi letto e ...... Gatti Certosino/ Sciamanini per sempre!!

 

In questi tempi un... diciamo.. un pò così dove tutti siamo protagonisti sui social, dove chi più, chi meno piace apparire, non è facile stare neutrali.
Si seguono storie, ci si appassiona a personaggi pubblici o più semplicemente seguiamo chi conosciamo.
Siamo bravi a sbandierare sentimenti, amori, antipatie, simpatie... odio...
Quello che più mi stupisce sono i rapporti di coppia, sbandierati con i vari " ti amo" da una parte e dall'altra, ( magari sono seduti sullo stesso divano ) ma si vede che così vale di più.
Foto idilliache, regali ecc.. ecc...
 
Mi stupisco, io che ho sempre paura che gli Dei siano gelosi, ma sicuramente sono io strana.
Io che credo che l'Amore vada protetto, avere un Amore, qualunque Amore va coltivato giorno per giorno.
L'Amore per me deve stare in un cerchio, gli altri che c'entrano?
Sbandierare un Amore, buttare in pasto tutto senza un minimo di riservatezza mi sembra sminuire questo miracolo.
Non è facile trovare questo tesoro, può sciogliersi come neve se non protetto..
Già... come quelle foto che di colpo spariscono, come quei " ti amo" che non vedi più e non capisci...
Ma come, così di colpo?
Ieri c'erano e tu pensavi, " ma che bella coppia" erano perfetti!
Già... erano perchè ora non resta più nulla e la tristezza mi invade perchè sono una romantica e quell'Amore mi sembrava perfetto e per sempre.
Non credo al " per sempre" ma credo al giorno ora, in questo momento e si va avanti...

 
 
...

Li vedi nascere, li curi per tre mesi e poi li lasci andare....

Ogni volta sono lacrime e ogni volta preghi per avere scelto la famiglia giusta.

Li lasci andare ma mai per sempre, ci saranno foto a mille e telefonate quando avranno un piccolo malanno.

Ti trovi nonna e anche se nonna non lo sei capisci cosa vuole dire e la cosa ti piace.

Poi ci sono quelli che dopo un pò li perdi, magari solo una foto a Natale dietro tua richiesta ma basta sapere che stanno bene, ci sono anche i lutti e ogni volta sono lacrime di dolore.

Sciamanini che ti riempiano la vita.

Guardiani insostituibili e amici fidati.

Grigioni che sanno leggerti l'Anima e regalarti la serenità sempre.

 

 

Quando assegno un mio Sciamanino se ci sono dei bambini sto molto attenta a scegliere un soggetto che non sia un Alfa.

Mai dare Grigino/a che si sente un capo.

Gli Alfa li vedi da subito, sono quelli che fanno a botte  per avere la mammella gonfia di latte.

Sono quelli che inziano le lotte con i fratelli e non mollano fino a che gli altri sfiniti accettano di sottomettersi a loro.

Ovviamente cerco sempre di conoscere prima le famiglie e capire se i piccoli umani sanno che avranno un essere vivente e non un giocattolo.

Devo dire che sono fortunata, tranne due/tre casi in cui ho rinunciato a dare un mio piccolino perchè secondo me i piccoli umani non erano pronti ad assumersi la responsabilità (anche i loro genitori.. purtroppo) di una vita ho sempre conosciuto famiglie che ha saputo  insegnare  il rispetto per ogni forma di vita.

La cosa più difficile a volte è far capire che sono io che assegno i cuccioli, se posso accontento volentieri un loro desiderio ma se ci sono bambini ci sto attentissima.

Dare un Alfa a un bambino difficilmente le cose andranno liscie, l'esuberanza e la normale competività porterà a degli scontri e ne scaturirà un'antipatia a vita.

Il Grigione mal sopporterà l'umano e troverà altrove (nella famiglia) il suo compagno preferito e so che questo porterà a malumori.

Siamo tutti animali con pregi e difetti, con antipatie e amori per cui... cerchiamo il nostro Grigione con calma e fidiamoci si del nostro istinto ma ascoltiamo anche chi li ha fatti nascere e che per tre mesi li ha vissuti come dei figli, grazie!

 

Ti alzi e te le trovi così.... Kora che ormai non riesce più a salire da sola sul divano e anche a scendere sono problemi e allora di adegua e trova le posizioni giuste per fare riposare il suo corpo .

Verdiana che sembra farle compagnia sul pavimento, il sorriso parte spontaneo, chi dice che gli animali non hanno sentimenti?

Kora sa che le Grigione sono famiglia, loro si rispettano e a volte giocano assieme, vederle è uno spettacolo, una cagnolona grande e goffa che si comporta come un gatto.

 

 

 

L'anziana sgranò la corda dei ricordi e si soffermò a ogni svolta...
Ricordò la bambina sola, quella mai accompagnata a scuola, quella presa di mira da tutti, sicuri di farla franca perchè nessuno mai la diffendeva.
La rivide nei suoi occhi, sempre sporca e allontanata, calzettoni infiltriti di lana sia in estate che in inverno.
Ginocchie rosse vivo, le manine gonfie per il freddo e la frenesia di piacere a tutti...
D'estate con i primi caldi la sua pelle si riempiva di bolle che bruciavano ma nessuno se ne preoccupava, tanto poi passavano!
Povera bimba, nessun amica del cuore per lei, però l'anziana le aveva dato un regalo immenso.
Le aveva regalato un mondo nuovo fatto di sogni e di viaggi.
Chi l'avrebbe fermata ora quella bimba?
Non le importava più di essere sola, ora sapeva bastare a se stessa e aveva imparato a volare.
Ogni giorno era una lotta per nascondersi e immergersi nel suo nuovo e personalissimo mondo fatto di tutto e di nulla ma per lei era la VITA e non voleva lasciare entrare nessuno a distruggere la sua certezza di un vivere migliore.
Ogni libro che leggeva/divorava era una pagina che l'arricchiva e non aveva preferenze nel suo leggere, leggeva tutto, se non capiva un libro lo riponeva per poi riprenderlo più avanti sicura che si sarebbe svelato.
L'anziana sorrise a quella bimba e allungò la corda su un altro ricordo....
...

 

Oggi sono arrivati i miei libretti sanitari per i miei Sciamanini personalizzati.

Era da tanto che ci pensavo ma per pigrizia e si, mancanza di tempo ho sempre rinviato.

Ultimamente il veterinario che viene a casa a fare i vaccini mi aveva detto che aveva difficoltà a reperirne e allora mi sono attivata.

Ho contattato la persona che mi mi ispiarava fiducia e mi sono buttata!

La cosa più difficile è stato tirare fuori un sacco di foto, ovviamente avrei voluto metterle tutte, in particolare una della mia Tiffany, (quanto male ho avuto scorrendo le sue foto, il rimpianto è stato talmente forte che ho ripostato la lettera che ho scritto quando lei è morta tre anni fa, elaborare il lutto forse vuole dire che si pensa che chi manca sia via, che ne so, al mare o in altri posti meravigliosi, ammettere a se stessi che non si abbracceranno più è sempre devastante) per fortuna la scelta non era mia....

La scelta è stata fatta da Luana https://www.facebook.com/LuanaPhoto.it e per fortuna...

Io alla fine avrei fatto un album fotografico non un libretto sanitario.

Il risultato mi piace tanto, tantissimo.

Grazie ancora a Luana Franza

 https://www.facebook.com/LuanaFranza.Olim

 una ragazza veramente in gamba!!!!!

 

 

 

 

Anche stamattina, come ormai tutte le mattine, sono andata a vedere Kora.
Kora è la nostra cagnolona, la nostra terribile pit bull e ogni giorno che passa la vedo sempre più stanca..
Kora ha dodici anni e mezzo e da due le è stato diagnosticato un tumore, un mastocitoma infiltrato nella coscia e quindi non operabile, troppo invasiva l'asportazione.
Dopo la diagnosi abbiamo tentato la kemio ma dopo una sola settimana abbiamo capito che Kora non la sopportava.
Sono stati giorni brutti, accettare di non potere fare nulla è stato terribile, dopo una riunione di famiglia abbiamo deciso di sospendere tutto e di concentrarci su quello che potevamo fare per aiutarla.
Devo dire che il grande dottore Google mi ha aiutato a trovare tutto quello che c'era da sapere su questo maledetto tumore e ho iniziato subito a mettere in pratica quello che mi forniva.
Sono passati due anni e mezzo e devo dire che Kora ha avuto e ha tutto quello che gli serve, l'amore di tutti noi, lei è la nostra bambina.
Certo, qualcosa è cambiato, non può più venire a dormire sul lettone, ormai è incontinente però ha tutto un divano solo per lei e in materassino memoryform che nemmeno il mio è così morbido.
Stamattina la guardavo mangiare da sdraiata e già sentivo la sua mancanza, è stupido, lo so, ma già mi manca, so che se ne andrà e io non sono pronta, non lo sarò mai anche se prego quasi tutte le sere che si addormenti e che io non debba fare la scelta più terribile della mia vita.
La guardo e da tutta questa tristezza mi esce un ricordo e una risata, ora... ma allora era solo panico, puro e vero panico...
Credo che la misura dell'amore che ho per Kora si possa capire da un episodio che mi è accaduto per lei.
Kora è sempre stata una cagnolona fragile, a due anni abbiamo dovuto farla operare per la prima volta al ginocchio per displasia in una clinica a Bergamo, è stata via una notte, quando è tornata a casa era terrorizzata, metti poi che ha fatto quasi due mesi chiusa in gabbia di notte per non caricare la gamba.. insomma un calvario per lei e per noi.
Dopo sei mesi la piastra che le avevano messo premeva e sembrava volesse uscire, insomma urgeva un controllo ma nessuno poteva portarla.
Ma che ci vuole mi sono detta, la porto io....
Io che se posso mollo il volante a chiunque, io che non ho mai preso l'autostrada, insomma, io l'imbranata ....
Ricordo che mi sono messa in macchina con grande determinazione ignorando lo sguardo preoccupato di Dario (mi conosce troppo bene) con il TOM TOM impostato sull'indirizzo della clinica.
L'appuntamento era alle nove, avevo due ore di tempo, potevo anche andare piano, in autostrada tutto bene anche se ero tesissima, ero sempre sulla corsia di marcia, tutti mi sorpassavano, andate, andate pure....
Esco all'uscita Bergamo che sono le otto, entro in città, un traffico impensabile, studenti da tutte le parti e macchiene e camion e tutto il resto, cerco di stare calma e di seguire la voce del mio angelo custode TOM TOM!
All'improvviso la luce del TOM TOM si spegne e io mi ritrovo nel panico!
Sola, in pieno centro a Bergamo senza nessuna indicazione del dove andare.
Non so quanti giri ho fatto, ovviamente non potevo fermarmi, so solo che parlavo con Kora e gli dicevo che gli volevo bene e che se aveva dei dubbi questa ne era la prova.
Io so che ho qualcuno che mi protegge, nei momenti difficili c'è sempre un segno che mi fa capire quanto io sia fortunata e così è stato anche quella terribile mattina.
Giravo senza meta, in preda a uno sconforto grande e si, lo ammetto, ho pure pianto, quando all'improvviso mi sono trovata davanti alla clinica ( io non c'ero mai stata) beh, non riuscivo a crederci...
Sono passati tanti anni da allora, Kora dopo nemmeno due anni è stata operata anche al secondo ginocchio ma stavolta ho scelto io dove portarla, dal dr. Smadelli a Salò e non l'ho lasciata neppure per un'ora, ho aspettato ore fuori mentre l'operavano.
Dopo la seconda operazione nessuna gabbia, solo divano e lettone e è ancora così, poche cose sono cambiate ma l'amore che ho per lei no!
 
 

 

 
 
 
 
 

Ulisse de la Sciamana 

Flora faceva fatica a seguire la donna sul viottolo di montagna, nonostante l'età la vecchia sembrava volare più che camminare...
Come sempre quando la " zia " chiedeva nessuno rifiutava e volere lei come aiutante lo faceva diventare un pregio.
Impacciata dal grande sacco che le pendeva dalle spalle Flora cercò di allungare il passo non rendendosi conto che la vecchia si era fermata le rovinò addosso...
Solo la mano larga e nodosa della vecchia le impedì di cadere,
dalla bocca tutta pieghe uscì un borbottio senza senso ma gli occhi erano buoni.
Sempre tenendola per mano arrivarono alla raduna dove c'erano le erbe rare.
Bisognava guardare bene per vedere il cerchio, non a tutti era dato quel privilegio, Flora lo sapeva bene e aspettò le direttive della " zia ".
La vecchia si posizionò su un cumulo di terra e muschio con gli occhi fissi in quelli della bambina.
Che l'Ocia urinasse in piedi la bimba lo sapeva ma non l'aveva mai vista e guardò con stupore il rivolo che scendeva dalla gonna scura tenuta allargata dalle gambe e che finiva con il tipico rumore scrosciante tra il muschio...
La figura dell'Ocia era grande guardandola dal basso, era maestosa nella sua verità e tutte le sue stranezze diventavano medicine per guarire.
Borbottando l'Ocia mescolò la terra mista alla sua urina e la raccolse in una tabacchiera facendola sparire in una delle mille tasche della sua immensa gonna nera.
Il compito di Flora era di tagliare dei fiori, l'Ocia gli aveva spiegato che solo le mani di una bambina che non aveva avuto le sue " regole " poteva farlo e anche se lei non capiva cosa volesse dire eseguiva tutti gli ordini con grande impegno.
I fiori venivano messi nel sacco e sopra si accumulavano altre erbe, ogni volta l'Ocia diceva i nomi e voleva che Flora li ripetesse quasi fossero delle lezioni.
Anche il pranzo era frugale e strano con l'Ocia, pane raffermo avvolto in fette di lardo e da bere una tisana che sapeva di mille fiori e che era la cosa più buona che Flora ricordava di quelle giornate.
La discesa verso il paese era segnata da canti intrecciati con grida di rondini e alla bimba sembrava di appartenere a tutto il mondo e era solo serenità...

...

GRACE DE LA SCIAMANA

FIBY DE LA SCIAMANA

SIMBA DE LA SCIAMANA

VERDIANA DE LA SCIAMANA

PERSEO DE LA SCIAMANA con SISSI

Ieri mi è arrivata una foto, due Grigioni abbracciati, un'adulta e un cucciolo.
Sono ben 23 anni che ho gatti di razza Certosino ma ho ricordo di tutti quelli che ho visto nascere e se posso li seguo sempre.
Chocò è nata 7anni fa, data da compagnia ma come tanti il desiderio di fargli fare una cucciolata è stata forte nonostante tutte le mie perplessità.
Alla fine trovato un maschio e avuto la mia approvazione Chocò è diventata mamma ma con taglio cesareo di tre piccoli Grigini.
Quello che non avevano messo in conto è stato che Chocò è impazzita.
In una casa con bimbi piccoli che trattavano i cucciolini come giocattoli Chocò è diventata aggressiva e assaliva tutti.
Come una tigre Chocò proteggeva i suoi figli e ha mandato al'ospedale sia la nonna diabetica che i due bambini, insomma era diventata il terrore di casa.
Io seguivo la vicenda da lontano e davo consigli che non sempre venivano seguiti.
Ricordo che ho trovato casa a due cuccioli, il terzo l'hanno tenuto loro.
Ma torniamo alla foto....
Una cucciola a cui ho trovato casa vive qui a Brescia e si chiama Sissi, (nome che adoro e che mi ricorda un Amore radicato nel cuore).
Tempo fa Betty mi ha richiamata chiedendomi se avevo cuccioli e che era arrivato il tempo di dare a Sissi un compagno di giochi ma aveva timore della reazione della sua gattona.
Beh, ora Betti ha Sissi e Perseo.
I primi tempi era un ringhiare sordo al quale Perseo rispondeva con l'indifferenza dei bambini e se ne andava per i fatti suoi con la codina dritta e sprezzante.
Alla fine Sissi si è innamorata del temerario bimbino e l'ha accolto come un figlio.
Beh, forse l'ha accolto troppo visto che Betty è gelosa della loro intimità...
In tanti anni posso dire che sono pochissimi i casi dove non viene accolto un cucciolo.
Ricordo Chanel, che quando è arrivata nella nuova casa c'era e c'è Luli la tosta, ci hanno messo un bel pò ad amarsi, ricordo Emilio che mi chiamava disperato e che alla fine gli ho proposto di riportarmi Chanel al che lui mi spiegava che se facevano un referendum in famiglia vinceva Chanel, ma ora si adorano e la famiglia si è pure allargata con un altro micione, Benito.
Poi c'è Gigi, caso particolare, lui maschio dominante, abituato a comandare non molla, nonostante siano mesi e mesi che c'è Leo non cede e questo mi fa male ma ho la speranza che impareranno a convivere serenamente.

SCHERLOK DE LA SCIAMANA

 

C'era nell'aria un profumo dolcissimo, Caterina ci provò a respiralo a bocca aperta, fu un attimo, fu come se ci cadesse dentro a questo vortice fatto solo di sensazioni...
Tigli grandi e protettivi, alberi fatti per restare piantati dentro con radici che si diramavano ovunque, immobili ma sempre in movimento.
Rami carichi di foglie, di fiori profumatissimi che si spandevano nell'aria invitando mille creature a banchettare su di loro.
Accanto come compagni di vita enormi gelsi si contendevano i raggi di sole e come vecchie comari si raccontavano questi primi giorni d'estate.
Caterina lo sapeva che la suamammagrande non voleva che se ne andasse tutta sola per la campagna, lo sapeva si, ma a lei piaceva sentirsi grande.
I rami del gelso facevano capanna e i frutti violacei erano gonfi di linfa, a Caterina bastava allungarsi per prenderli uno dopo l'altro, lasciavano sulle sue manine e sulle gote striature quasi nere...
A farle compagnia nel silenzio c'erano solo le grida delle rondini e lei si senti protetta e amata.
L'incanto fu rotto dalle urla della suamammagrande, per un attimo pensò di non rispondere, di essere invisibile ma poi sentendo nelle urla un panico antico la chiamò.
La suamammagrande le mollò un ceffone, ma poi la strinse per un attimo a se e con fare rude le diede come penitenza di riempire il bricco di more di gelso.
Quella sera il dolce era fatto di more di gelso misto al profumo del tiglio, che si voleva di più penso Caterina....

...

 

Ecco qui la piccola principessa Elfa de la Sciamana.
Lei è una figlia unica e se la prende comoda, è una patatina dolcissima e l'ansia non sa cos'è.
Cammina e esplora ma senza l'irruenza di chi deve arrivare primo.
Anche lo svezzamento è fatto da lei, assaggia e se non gradisce lo dimostra con un grattamento delle zampotte accanto alla ciotola come a coprire una cosa disgustosa.
La sua mamma è sempre disponibile sia per la pappa che per i giochi.
Ora ha un mese e si sente grande, bella lei e basta!

 

Ti rendi conto di quanto tu sia fortunata nei momenti più strani....
Incontrare al supermercato un signore che credevi un superman. Uno che manco ti guardava mentre parlavi con sua moglie.
Sono quelle conoscenze che ci sono sulla strada di tutti, persone che si incontrano, magari tramite i figli, compagni di scuola, qualche compiti fatti in casa tua...
Conoscenze che incidono poco, neppure amici, solo incontri casuali nello stesso paese.
Poi i figli crescono e resta la normale cortesia, lo scambiarsi di notizie negli anni quando ci si incontra, nulla di più.. nulla di meno.
Poi leggi sul gionale un necrologio e di colpo ti ricordi, lei, la signora X, lei con quel marito sempre taciturno quasi disapprovasse tutto quello scambio di chiacchere senza scopo.
La ricordi bene, lei così solare e aperta, lui un riccio che ti faceva scappare via, un disagio tangibile, era quasi ti dicesse che non eri alla sua altezza.. sciò.. sciò .. gallina plebea...
Poi te lo incontri al supermercato e lo vedi, veramente lo vedi....
Lui che non è più lui, fragile e solo.
Di una solitudine che fa male, malissimo, tutta la sua forza non c'è più, la sua forza era la moglie.
Lui che ti parla con il cuore in mano del suo dolore e non si vergogna delle sue lacrime.
Mi parla di lei di quanto gli manca e di come non riesce ad andare avanti senza di lei.
I figli non contano, hanno altre priorità ma la sua è sempre una e una sola, l'assenza della sua compagna di vita.
Mi immedesimo e il dolore è troppo... non riuscirei a sopportare una vita senza Dario, no, ne sono sicura..
Ci ritroviamo abbracciati a piangere, due adulti... due quasi vecchi che piangono... la gente ci guarda stupita e se ne va...
Sono fortunata, posso scrivere queste emozioni e questo dolore si fa più dolce..

 

 

 

Ci sono baci dati con labbra tinte dal succo di mirtilli.
Ci sono abbracci di manine appiccicose di fragoline di bosco.
Sono le estati ricordate da foto messe via gelosamente e che basta quel profumo di mirtilli per farti ritornare li...
Un bosco incantato dove insegnavi ai tuoi bambini l'abbraccio del saggio larice.
Far scoprire la magia del giro perfettamente tondo dei " cucù" dove il Piccolo Popolo si rifugiava e dove tu ti sdraiavi e ti sentivi protetta.
La raccolta delle fragoline e il ringraziamento sempre alla Dea Madre per tutto ciò che ci regalava...
Sono estati messe in fila come grani di rosario, ogni estate o inverno c'è sempre una foto a ricordarmi quanto io sia fortunata.
Si attraversano anni difficili ma non per questo uno deve solo pensare a tutto il male che si ha avuto.
Il dolore aiuta a cambiarci, a volte se si è fortunati si diventa migliori, si va avanti e si ringrazia per quello che si ha.
Ho attraversato tante tempeste e si, ho sofferto molto ma credo che tutti abbiamo la nostra dose di dolore sulle spalle, ma si va avanti.
Si va avanti e mi sento una mamma fortunata, ho ancora quelle manine su di me e il sapore di mirtilli, quel colore blù inteso il quale ci volevano giorni perchè sparisse, quei sorrisi esagerati mi sono rimasti dentro al cuore e basta...

...

Ecco l'ultima componente della nostra famiglia, Eryn.

Lei è una gattina tosta, ama rosicchiare i cavi del computer e si intrufola ovunque.

Birichina e dispettosa vuole fare la capa in casa e Tata la lascia fare con una punta di paura nello sguardo.

Speriamo che diventando grande cambi ma per ora è così....

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Charlot de la Sciamana

 

.... e ti rendi conto che hai dimenticato emozioni lungo le strade che hai percorso.
Ti sei scordata di tante cose che allora erano quasi vitali.
Hai dimenticato canzoni urlate come bandiere verso un futuro che credevi nemico.
Hai dimenticato volti e abbracci fatti di tutto e di niente.
Ti sei incamminata lasciandoti dietro quasi tutto e hai ricominciato esplorando strade nuove non sapendo dove ti avrebbero portato.
Poi basta uscire una sera e trovarti nel cerchio magico della luna per rivivere quei tempi.
Un chiarore grande grande e tutto immerso nella magia dei tuoi anni più pazzi.
In questa magia i ricordi tornano, le canzoni urlate ci sono ancora ma sai che mancano tanti volti persi e ritrovati dove staranno per sempre con foto e lumino.
La guardi la luna e ti sembra voglia parlarti, ricordi i brividi lungo le braccia quando tremavi per la voglia di andare via.
Ricordi i polverosi giorni estivi ma ancor di più le sere avvolte nei discorsi e nei desideri.
L'andare in gruppo a rubare l'uva acerba, raccontarsi il domani nella certezza che sarebbe stato così e basta.
Il rito dell'erba, del fumo, e fermarsi solo a quello.
La luna sa cosa poi è successo, lei lo sa....
Erano i tempi nostri, eravamo piantine che si nutrivano di libri e musica, eravamo assetati di verità e di vita.
Facile per un cantastorie fare breccia in terreno così fertile.....
All'improvviso fu come se la luna esplodesse, non fu più come prima, tutto era diverso e allora cambiai strada...
Egoisticamente ho pensato solo a me... no, ci ho provato e riprovato, non per nulla mi chiamavate " zia".
Io ero la zia, quella delle menate, quella che rompeva sempre, alla fine sono rimasta in silenzio a vedervi morire.
Ma ieri sera vi ho ricordati tutti, vi ho salutato uno per uno e il dolore per quello che non è stato è uguale ad allora.
Ho chiuso la porta sul chiarore di una luna immensa credendo di rinchiudervi di nuovo in un sogno ma stamattina la luna c'era ancora, non così potente, non così luminosa, ma c'era ancora...

...

CALIPSO DE LA SCIAMANA 

CHESTER DE LA SCIAMANA

CHEOPE DE LA SCIAMANA

 

Nadia si alzò e il sogno ritornò dentro di lei…
Aveva sognato Annalaura….
Mamma mia, fece un rapido calcolo, erano ben 34 anni che non la vedeva e stanotte l’aveva sognata.
Annalaura ma per tutti solo Laura la matta!
Ricordava benissimo il loro primo incontro in una buia mattina in ospedale, primo turno, 6/14.
Nadia usciva dallo spogliatoio con la sua divisa e Laura stava entrando, si erano quasi scontrate, si capiva subito che era una “ nuova”.
Certo che Laura non passava inosservata, una massa di capelli neri, ricci naturali e indomabili su una faccetta buffa buffa, piccola e minuta, vestiva in un modo assurdo, come vestito portava una maglia da uomo e nemmeno troppo pulita, insomma, non sarebbe passata inosservata.
Nadia la salutò e si diresse verso il suo reparto.
Chissà perchè scelse il suo tavolo
quel giorno in mensa dando inizio alla loro amicizia, chissà cosa vedeva in Nadia, forse una simile a lei.
Inutile dire che fin da subito Laura fu fatta oggetto di critiche e di malelingue, ogni cosa che non andava era colpa sua!
Anche gli adulti fanno bullismo e di quello peggiore, siamo bravi a distruggere gli altri sapendo bene quello che vogliamo ottenere.
Laura era un bersaglio facile, figlia ribelle di una famiglia “bene” scappata di casa a 17 anni e ritornata quando era maggiorenne, si era diplomata e ora stava imparando la vita del mondo del lavoro.
Quante volte Nadia l’aveva pettinata e dato il suo camice pulito perché Laura, per l’ennesima volta, doveva andare in Amministrazione a scusarsi per cose mai commesse?
Laura la ribelle che frequentava gente pericolosa, allora erano i tempi delle Brigate Rosse e tanti suoi amici studiavano a Trento, troppo per certe persone.
Nadia sa che Laura è un grumo di dolore e di una sensibilità nascosta, l’ha sperimentato durante il suo ricovero d’urgenza in gine.
Ricorda ancora la sua allegria forzata con le lacrime nascoste dietro alla sua strafottenza nel dire “ hai un tumore”….
Nadia ricorda quando ha avuto suo figlio e Laura insisteva per essere allattata al seno, voleva provare, voleva sapere che sapore aveva il latte di mamma visto che la sua non l’aveva fatto.
Alla fine erano riusciti a licenziarla, avevano messo assieme una mole di accuse assurde e per questo Laura aveva agito legalmente e intanto si era iscritta all’università di Padova, per vivere faceva la baby sitter ai figli di un suo professore e ovviamente anche qui c’era dello “strano”… viveva con questa coppia e i loro due figli e erano dei nudisti convinti.
Quante risate ha fatto Nadia sentendo gli aneddoti raccontati dalla sua amica matta !
Dopo due anni Laura vinse la causa e ritornò solo per rimettere a posto le cose, si tolse qualche sassolino dalle sue stranissime scarpe e poi si licenziò…
Nadia si ricorda ancora come se fosse ieri l’ultima volta che vide Laura.
Ricorda il suono del campanello, il correre per le scale di Lura, il suo grido… “ devo pisciareeeeeeeeeeeeeeeee”
Fatta la pipì usci dalla casa come era entrata, correndo e spiegando che andava a Brescia e che sarebbe ripassata.
Nadia fisicamente non l’ha più rivista ma si sono sentite tante volte, poi la vita separa le strade delle persone e restano i ricordi e i sogni.
Restano i libri della dott. Annalaura, certo, perché Laura era e è un diamante e Nadia lo sapeva, bastava chiudere gli occhi e vederla com’era realmente.
Chissà che fine hanno fatto certe persone che giudicavano solo perché era facile attaccare Laura per quello che era…. Una persona vera e senza maschere e che viveva una vita diversa dalla loro e solo per questo dava loro il diritto di massacrarla sull’altare dell’ipocrisia.
Ciao Laura sei e resterai una splendida luce nel mio cuore 

Fuori fa caldissimo ma noi stiamo benissimo, abbiamo già iniziato ad assaggiare cose buonissime e con i cuginoni impariamo già a fare le lotte,

stiamo diventando fortissimi ... bellissimi lo siamo da sempre....miaooooooooooooooooo

PALMIRO DE LA SCIAMANA.

Questa foto è stupenda come lo è Palmiro, guardandola mi è venuto in mente lo spot che sta imperversando in tv sul leggere.

Tanti personaggi dello spettacolo (e già qui mi sorge un dubbio su chi siano i miti da seguire) ci dicono che loro "leggono" e che anche noi tutti dovremmo farlo, come se amare la lettura sia dettato da un loro dire.

Lettori si nasce, non si diventa, chi ama leggere sa cosa intendo, il leggere è come il respirare, è tuffare il naso nelle pagine e sentire tutta la libertà di questo mondo.

Personalmente ho sempre letto, ho letto sotto alle coperte con la pila perchè la correntre costava.

Ho letto davanti al giudizio lapidario di mia nonna " sono solo le donnacce che leggono" .

Ho letto e poi confessato il mio più grande peccato " ho letto libri inadatti".

Anche il mio unico furto è stato un libro, (non avevo soldi e io DOVEVO AVERE QUEL LIBRO) per poi passare tutta la vita a chiedere scusa per quel gesto.

Ricordo con tenerezza  la bimba che ero,  che in una mattinata piovosa in cerca di funghi si è  trovata in un rifugio in alta montagna e lì, buttato nel cesto per la legna c'era il libro Guerra e Pace con poche pagine mancanti, ricordo ancora la sensazione bellissima di vedere la quantità di pagine e si, anche lì ho rubato.

Ho rubato e letto quel libro, avevo 8 anni, è un ricordo bellissimo, da allora ho sempre amato gli scrittori russi.

Ho girato il mondo con i libri.

Non mi sono mai sentita sola, ho sempre avuto compagni meravigliosi con me, che importa se ero la bimba lasciata sempre fuori da ogni possibile gioco?

Certo, ero strana e forse lo sono ancora, ero e sono quella che si basta da sola .

Mi piace anche scrivere... ma non penso di essere una scrittrice, farei ridere con la mia terza media e so di sbagliare parecchio e c'è chi cerca di farmi capire l'acca che, boia lei, non la capisco mai!

Ci sono tante persone che amano mettere in mostra un titolo di studio e magari hanno solo fatto un anno o due di superiori ma ti spiegano che hanno perfino un master, mi fanno sorridere.

Forse si crede che  leggere che si è dottori oppure magistrati ecc. ecc. cambia qualcosa?

Che automaticamete si è in una lista previlegiata?

Non so, è come dire che si è andati alle Canarie e si sono fatte le ferie chiusi in casa, pensavo fosse un detto ma mi sono resa conto che ci sono questi casi, assurdo e per chi poi...

Lo ammetto, sono un'ignorante e me ne sono sempre resa conto, ignorante sul fatto che non ho studiato e che certe volte chiedo ancora a Dario o ai miei figli il significato di una parola.

Ignorante da sempre quando mi trovo in compagnia (sempre stato così) dei nostri amici che hanno fatto le scuole " alte"  ma che non sono seconda a nessuno..... almeno io la penso così e non mi serve inventarmi nulla per essere come sono.

Anche questa campagna pubblicitaria sul leggere è patetica, si legge sempre di meno, anche le librerie chiudono e questo mi fa una tristezza fortissima.

La libertà sta nella conoscenza ma secondo me non dovrebbe essere una Belen o una de Filippis a incitare i giovani a leggere, però è una mia opinione e come tutte le opinioni va presa come si vuole....

 

 

 

...

Abbiamo quasi due mesi e i nostri occhi stanno cambiando colore... stiamo diventanto GRANDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

e sembrano invitarci da lontano per svelarci il mistero delle cose

o spiegarci che sempre camminiamo fra morte e rose

o confonderci tutto e ricordarci che siamo poco o che non siamo niente

e che è solo un pulsare illimitato, ma indifferente........

 

...

.... CHE DIRE?

NULLA..... SOLO LO STUPORE DI VEDERE QUESTE SCENE E BASTA...

però è ora di presentarci...

abbiamo 11 giorni e viviamo felici con mamma Bodi Dharma e la sorellona Elora e i suoi tre bambini, Cheope, Chester e Calipso.

Noi siamo, Casper, Cagliostro, Claynton, Charlot e Chopin de la Sciamana,

un abbraccio di bene a tutti,

miaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

 

 

CIAo  TUTTI....

ORA SIAMO COSìììììììììììììììììììììììì

belli e basta 

Calipso, Chester e Cheope de la Sciamana

CALIPSO DE LA SCIAMANA

CHESTER E CHEOPE DE LA SCIAMANA,

che dire? per me sono bellissimi e basta....

...

... ECCO IL SORRISO DI UNA MAMMA FELICE !!

i BIMBI CRESCONO BENE 

E LA LORO MAMMA è BRAVISSIMA 

 

Ecco OM SHANTI, 4 mesi al 15 Giugno.

Lui è ancora con me perchè la sua famiglia umana è in vacanza, per evitargli lo stress di troppi cambiamenti abbiamo deciso così.

Qui con me sta crescendo e scoprendo il mondo, certo, il suo distacco sarà più duro per entrambi ma so che Francesca lo amerà, anzi, lo ama già moltissimo

ZOE DE LA SCIAMANA,

3 MESI AL 12 GIUGNO,

Per me è bellissima e ha un carattere dolcissimo, con Dario è  ruffiana e si comporta da femmina in cerca di protezione e lui non gli sa resistere e gli permette di fare colazione con lui e lascia apposta un pò di yogurt nella tazza,

con me un pò meno, io sono quella del cibo e delle cose più pratiche ma abbiamo anche noi i nostri momenti speciali.

Sono contenta di come sta crescendo, diventerà una splendida principessa.

SPILLO DE LA SCIAMANA

 

Grazie Isole grazie per il vostro esserci.
Quando vanno via i miei piccoli il magone è tanto, anche se so che staranno bene è sempre un piccolo strappo dentro al cuore.
Ieri se ne sono andati via in tre ma ho fatto in modo che la giornata fosse colma di allegria.
Ho organizzato la cosa come una festa, ho fatto incontrare i nuovi papà e le mamme, è stata una cosa bellissima!
Anche una pizza su un tavolo stretto stretto ma grande di amicizia e di voglia di conoscerci fa capire quanto è grande l'amore per i nostri grigi.
Eravamo in 15, un bel numero di pazzi e le risate non sono mancate.
Grazie, grazie a tutti, siete le mie Isole e questa giornata resterà dentro di me per sempre!
Buona vita Brian Boss, già padrone indiscusso del cuore di due femmine, una umana e l'altra grigia come te.
Buona vita Spillo, magico da sempre.
Buona vita Mia, padrona di un cuore grande.
Buona vita a tutte voi Isole belle!

 

 

 

LULù DE LA SCIAMANA

 

L'estate bussa con prepotenza.
Fa già caldo,  se mi giro a contare i mesi mi accorgo che siamo già a metà anno.
Come corre il tempo, il tiranno, l'implacabile a cui nulla può.
Eppure il tempo non c'è, è solo l'alternarsi delle stagioni... dei giorni su giorni.
Ma io vedo, foto dopo foto che il tempo esiste.
Diventiamo più sbiaditi anno dopo anno.
é come perdersi in nebbie alpine, sappiamo che è estate, la nostra estate, eppure perdiamo i sentieri.
Chi è nato in montagna sa a cosa mi riferisco, tutto è azzurro e tutto a d un tratto è il niente.
Si cammina a braccio, riconoscendo per istinto la strada, ma nulla da la certezza che quella sia la STRADA!
Fortunati quelli a cui delegano a Dei il proprio vivere.
Il credere li porta a certezze che non conosco ma che invidio.
Invidio il loro abbandonarsi a un Dio che può tutto.
Anche l'accettare il dolore più terribile come una sua volontà mi fa impazzire, come si fa?
Non oso immaginare la grandezza di quei cuori, non oso...
Troppo piccola sono, io urlei... bestemmierei.... chiederei uno scambio.. e poi non so...
Fa caldo e basta, bastasse una preghiera per aiutare....
lo faccio, ogni giorno lo faccio..
prego anche se non so pregare... mi fermo su... Dio.. Dio.. ti prego
mi accorgo che il Padre Nostro è l'unica preghiera che ho dentro l'anima...
dai... anche ora la dico e dentro la certezza che andrà tutto bene dilaga....

...

 

 


Va beh, ci sono giorni in cui si è nervosi.
Giorni che anche le virgole se messe in posti sbagliati ti danno guerra.
Oggi  è così e basta.
Ovviamente navigo in rete, sono su Facebook e sono iscritta a gruppi sui Certosini.
Gruppi più o meno belli, c'è di tutto e ancora di più, ma di una cosa è simile a tutti i gruppi.
L'Approvazione delle foto!
Ho notato che si è divisi in gruppi, in fazioni, incredibile ma è così!
Non mettere il " Mi piace " su foto di un certo allevatore è cosa normale se nel gruppo è stata decretata la sua "morte".
Non conta la bellezza del gatto, può essere più che perfetto ma non avrà mai l'approvazione di un certo gruppo.
Ovviamente ci saranno i francesi a decretare il successo di quelle foto, magari anche contatti con l'allevatore , questo fa aumentare la stima di quell'allevatore bistrattato in Patria, però che amarezza!
La cosa principale dovrebbero essere i Certosi, non noi, poveri umani, che pensiamo di aver creato il certoso perfetto.
Noi che ci eleggiamo a Dio, noi che pensiamo di poter manovrare a nostro piacimento la natura e che non sappiamo ascoltare il cuore.
Io non mi reputo un'allevatrice, anche il nome suona male, ma so guardare con il cuore, se un Grigio mi da emozione lo metto dentro me, fa nulla a chi appartiene, è solo bellezza e libertà.
Nessuno può possedere la bellezza pura.
Nessuno può appropriarsi di avere "creato" una cosa che non ha mai posseduto.
Sono semplicemente Loro ad avere noi, non il contrario.
Dunque, gente, meno cresta e molta più umiltà, vivremmo molto meglio e basta.
Scusate, anche oggi mi sono tolta un sassolino da una scarpa....

...

 

FLASH

 


Sta piovendo forte, molto forte.
Anche stamattina quando sono uscita pioveva ma questo non mi ha fermata, ombrello e via verso il mio parco a camminare.
Stamattina ho sorriso dribblando le pozzanghere, pensavo a Massimo, al suo preoccuparsi per me, stamattina ero armata, avevo l'ombrello!
Amicizia è anche questo, è consigliare un bastone contro immaginari o reali pericoli.
L'amicizia non si trova ovunque ma c'è, basta lasciare aperta quella porta che si chiama fiducia e positività verso il futuro.
Anche questa è una storia di gatti, di Certosini se vogliamo proprio mettere i puntini al loro posto.
A volte l'amicizia inizia su un dolore, condividere dei sentimenti dolorosi passati ma vissuti, porta a un'empatia di fratellanza.
Tutto iniziò con un commento buttato in rete, un addio per un Grigio in viaggio verso il ponte dell'Arcobaleno.
Non so perchè quelle parole diventavano mie, ogni volta quel ponte diventa casa e il  dolore morde il cuore.
Su quel ponte stava andando Flash e Massimo lo stava accompagnando con il suo cuore a pezzi.
Massimo cercava qualcuno che vegliasse in ricordo con lui, una veglia fatta di condivisione e di carezze a un cuore, suo o di Flash non aveva importanza, ma il non essere soli era la cosa di cui avevano bisogno tutte e due.
Sapendo e riconoscendo quel dolore, sempre uguale e sempre nuovo ho scritto un mio personale pensiero non pensando a nulla tranne che a quel vuoto immenso che si prova quando ci lascia una parte di noi.
A volte, inconsciamente lanciamo delle funi, a volte cadono nel vuoto e basta, a volte qualcuno le prende e ci si incontra così è stato per me e  Massimo.
Massimo che io pensavo donna vista la sua sensibilità, pochi sono gli uomini che non si vergognano di dimostrare certe doti, solo chi è più grande in sentimenti ci riesce.
Massimo che afferrata quella fune riesce a capire che il suo dolore è condivisibile, siamo in tanti ad amare un peloso, siamo in tanti a chiamare famiglia i nostri amici animali.
Massimo che dopo un pò mi cerca un piccino.
Lui sa che è ancora presto, io gli dico di andare piano, elaborare un lutto non è facile, lo so bene, non si può pensare di sostituire Flash, impossibile, Flash sarà sempre l'unico e basta.
Si va avanti con il conoscerci, come ho detto l'amicizia c'è, nasce e cresce nel rispetto, è un cerchio che si allarga e diventa grande.
Ora Massimo avrà Dylan Grey, non un sostituto di Flash ma un altro amico che lo accompagnerà per tantissimi anni.
Ma accanto a lui e a Dylan ci saremo in tanti, ecco, questo è il miracolo che ha fatto Flash per il suo papà umano.
Flash morendo gli ha regalato una famiglia virtuale se vogliamo, ma io e Dario  ci siamo, ci saremo sempre se Max lo vorrà, accanto a Dylan Grey,  potremo essere un cerchio... saremo un cerchio dove ci sarà posto per chi vorrà entrarci con tutto l'amore e il rispetto reciproco....

 

 

 

 

DYLAN  GREY

 

 

 

 

 

 

D'ARTAGNAN

D'ARTAGNAN  DE  LA  SCIAMANA

D'Artagnan


In ogni cucciolata c'è sempre un cucciolo/a che amo di più.
Un perchè a volte non c'è, magari è quello che mi cerca di più, quello che è sempre il primo a correre al mio richiamo.
Oppure è quella che ama farsi accarezzare, quello che sale in grembo e si annida come se io fossi parte di lui.
Poi ci sono quelli nati piccini, quelli che non hanno forza per combattere con fratellini più grossi e quindi destinati a essere gli ultimi.
Per loro e con loro inizio la battaglia della vita.
Li allatto con il biberon ogni due ore, compito difficile e pericoloso, basterebbero  poche gocce di latte nei polmoni per vederli volare sul ponte dell'arcobaleno.
Naturalmente tutto questo porta a un amore infinito, a parole fatte anche di carezze e baci, un amore ricambiato dal crescere grammo dopo grammo fino alla vittoria completa.
Lasciare andare questi piccini per me è sempre difficile.
Sono sempre gli ultimi a trovare casa perchè sono molto esigente, per loro pretendo il meglio, sempre!
Quando se ne vanno hanno una cosa in più degli altri, il nome, una mia eredità destinata a ricordarmeli per sempre.
Lascio sempre scegliere i nomi ai futuri genitori, lo trovo giusto, ma con i miei preferiti il nome lo trovo io, è un regalo che ci facciamo a vicenda, è un legame nostro.
Ho tanti nomi scolpiti nel cuore, Babette, Circe, Sissi, Blly Giò, Chocò  ecc.. ecc.
Anche in questa cucciolata c'è quello "speciale".
Quando è nato era il secondo,  "sparato" fuori con una spinta vigorosa da sua madre, uscito con la placenta integra.
Nella placenta era piccolissimo, ho aperto il sacco, il primo odore che ha percepito è stato il mio, vitale da subito ma mignon.
Vicino ai suoi fratelli era evidentissima la differenza, piccolo, troppo piccolo, pesava a stento 70gr.
Ho aspettato per vedere il suo comportamento, tanto la notte l'abbiamo passata sul lettone a conoscerci, ma ho dovuto prendere la decisione in fretta.
Mignon cercava di raggiungere il capezzolo ma i suoi ingordi fratelli arrivavano prima di lui e vuoi per stanchezza o per altro lui rinunciava e si rimetteva a dormire.
Ho preso tutto il necessario e ho iniziato ad allattarlo, poche gocce per volta e lui collaborava alla grande.
Guadagnava peso e in tre giorni riusciva a combattere per la tettina colma di latte, era fatta, e avevo anche trovato il nome per Mignon.
D'Artagnan, questo è il nome che ho dato e questo è il nome che lo accompagnerà per tutta la sua lunga vita.
D'Artagnan è un cavaliere, un moschettiere e come tale deve avere al suo fianco persone speciali.
Avevo già tre persone in lista ma.... non so, aspettavo ancora, non ho mai fretta di assegnare i bimbi, seguo l'istinto e in questo caso c'era sempre un non so che ....
Non do i miei piccoli senza prima conoscere le persone dove poi andranno, preferisco che vengano a casa, senza impegno da ambo le parti, così li conosco e a pelle posso sentire.
Ieri è arrivata quella personcina speciale che aspettavo per D'Artagnan.
Ha il nome di un Arcangelo, un nome di chi porta solo buone notizie, gli occhi del colore blu di un laghetto alpino nel quale si rispecchiano le montagne e dona a quel blu la profondità dell'anima.
Su quelle pozze meravigliose ci sono le ciglia, foltissime, quasi fossero lì solo per nascondere i suoi sentimenti che come fasci di luce,  intravedi..
Una personcina dotata di una sensibilità speciale, lo intuivo anche nel suo comportamento, il suo accarezzare piano e solo dopo mia insistenza, D'Artagnan.
La sua paura di fargli male, come quando si accarezza un neonato e non si è avvezzi, paura di non saper fare, di non saper dare...
Ma io so che questo piccolo grande uomo sarà perfetto per D'Artagnan, si ameranno tantissimo, saranno uno per l'altro l'amico migliore, supereranno assieme momenti no, e gioiranno nei giorni felici.
A fianco dei nostri speciali cavalieri ci saranno una mamma e un papà che hanno fatto nido attorno a questo bimbo.
Un nido fatto solo d'Amore, quale persona più giusta potevo trovare per il mio Grigino?
So che sarà dura lasciarti andare D'Artagnan, lo so, ma so di averti trovato la famiglia giusta, quella che volevo per te.
Buona vita mio piccolo per sempre un pò mio D'Artagnan... ti voglio bene e basta

 

CUCCIOLO/CORAZON  DE  LA  SCIAMANA

 

 


L'orologio del campanile battè le 6, Moira mentalmente contò i rintocchi e si sentì a casa.
Erano 7 mesi che aveva ripreso a camminare, un'ora tutta per lei, un'ora rubata alla sua giornata di solito tran tran.
Erano passati quasi 3 anni da quando aveva rinunciato alla sua passeggiata, tre anni bui, da dimenticare, no, non dimenticare ma di farne tesoro.
Anni fatti di dolore e paura, giorni e giorni sgranati come rosari a cercare un rimedio senza sapere di quale malattia si era colpiti.
Ore vissute sospese in giorni fatti solo di speranza  senza neppure conoscerla.
Moira cammina veloce,  ogni passo ha una richiesta....
Ogni passo ha l'urgenza del futuro, lieve e senza fronzoli, un futuro fatto solo di semplicità e di vita.
Anche stamattina arrivando al parco ha gioito dell'esserci, il profumo dei tigli e poco più avanti l'odore dei gelsi.... anzi, il gusto dolce delle sue bacche da poco conosciute e mangiate, normalità, che ovvia parola, a volte rasenta la noia.
Moira ora ama la noia, la banalità del vivere in un cerchio fatto solo di cose già conosciute e dove nessun mostro può entrare.
Cammina e fa finta di non vedere le solite 4 signore che ogni mattina tentono di attaccare "bottone" non ne ha voglia.
Cammina e è un mantra che le entra dentro..... una meditazione fatta di suoni e odori, di pensieri lasciati liberi, un caos di tutto e di niente.
Cammina collegata a delle cuffie ma è una musica che fa parte di lei, non stona, non fa rumore, è lo sciaquio del liquido amniotico e lei galleggia sicura.
La luce piano piano prende forza, anche il sole non ha fretta, la bellezza è ora.
Una bellezza fatta di tutto e di niente, si sente sciocca, il commuoversi per un pensiero la fa sorridere, chissà il perchè.
Cammina e si sente forte e giovane, lo sa che non lo è più ma "dentro" lei è ancora quella ragazza piena di sogni, alza lo sguardo e ringrazia qualsiasi Dio.
Ringrazia per quello che ha, per quello che ha avuto e si, ringrazia per quello che ha perso, per quello che ha perduto e per tutto il dolore che le è costato.
Tutto quello strazio, quegli strappi fatti al suo cuore, alla sua carne, ha imparato a crescere, a dubitare e a aprire le mani, a sgranare le ore per  trovare le più belle o le più disperate.
A imparato a non dare nulla per scontato, a combattere sempre per sorriso, un abbraccio.
Cammina e i piedi sembrano volare da soli, lei li segue e basta, anima sopra le righe, sempre, mamma imbarazzante, sempre...
Ride con lo sguardo verso il cielo, il parco è animato da compagni solitari come lei e come lei la ignorano.... solo gli uccellini fanno combricola tra di loro...

...

 

 

è così facile amare i cuccioli. Bambini o animali, guardarli e sorridere è naturale, allungare una carezza o dare un bacio  è  un obbligo. Il bisogno di protezione che si scatena nell'adulto è senza dubbio per salvaguardarne la specie dall'estinzione. E quando questa viene meno? Quando questo bisogno cade cosa diventiamo? Nel secolo scorso non c'era penuria di figli, anzi, erano in troppi Troppe bocche  da sfamare, magari 5 figli dalla prima moglie morta di parto e altri 6/8 dalla sposa più giovane. Ricordo le "storie" che mi raccontavano da bimba, ora so che non erano racconti ma verità. Fiabe dove si parlava di inverni feroci e senza cibo, dove in un letto si dormiva in 6, tre a ogni capo del letto, così da non sapere mai quale era il lato giusto. Stufe sempre accese con sopra pentole annerite e colme di minestre allungate ogni giorno di più. Vestiti mai lavati e passati ai più piccoli come regali di natale, la primavera che come una porta scardinata lasciava entrare la luce a colpire il vuoto fatto dalla morte. Si, c'erano tanti bimbi, ma la morte metteva a posto le cose. Bastava una tosse un pò più cattiva del solito, un mal di pancia e un nuovo angioletto se ne volava via. Non si investivano sentimenti sui neonati, troppo il rischio di soffrire. In ogni famiglia rimaneva vago il numero dei morticini, bastava piangerne uno per tutti. Nei miei primi ricordi dell'asilo c'è l'accompagnare al cimitero i defunti, come tanti birilli vestiti a festa, mantellina e cappello bianchi per i bambini, mantella e copricapo nero  per gli adulti. Ma per i bambini non c'erano nemmeno le tombe, venivano messi con gli adulti e il più delle volte nemmeno un nome a ricordarli. Si partiva per la propria vita presto, non c'erano legami fatti di sentimento, le catene dell'amore potevano aspettare, quello di riempire la pancia era prioritario. Guardo con stupore i ragazzi adolescenti che arrivano in Italia e guardo i nostri figli, come avranno fatto a lasciare la loro famiglia? E le madri, come possono dormire non sapendo dove sono? Noi che vediamo bambini o al massimo ragazzi i trentenni, come faranno quei diciottenni senza nessuna esperienza? Oppure loro sono solo quell'Italia di allora? Sono più duri, selezionati dalla povertà e più egoisti? Senza nessuna catena d'amore a tenerli legati alle loro famiglie e molto più affamati di cibo? Sapranno trovare l'amore dentro loro o si perderanno nel sottobosco del male? Sentiranno la nostalgia di una carezza e sapranno fermarsi davanti a un sorriso? Li guardo, sono in tanti, piccoli gruppi furtivi che si spostano velocemente lungo la via, un parlare alto quasi urlato, come a dire che ci sono, che esistono. Chissà dove andranno a dormire stanotte………

 

  

 

A volte è veramente difficile capire cosa si vuole, cosa fare della propria vita.
 Da bambina non avevo grandi sogni, l'importante era vivere.
 Sembrerà assurdo ma non c'era la certezza del domani come non c'era mai un letto caldo d'inverno.
 Si viveva così, già ero leggenda con la mia nascita a 7 mesi, io che camminavo a 9 mesi, uno sgrufolo piccino piccino che faceva pena alle donne della fontana.
 Ancora adesso in paese trovo l'anziana che si ricorda con quanta forza mi fossi attaccata alla vita.
 Vita fatta di giorni ricamati a catinelle verso anni più belli, ma tutti bagnati dal sudore del lavoro non sapendo che era lavoro.
 Anche l'imparare a falciare un prato a 11 anni non sembrava peccato, altro che lavoro minorile!
 Portare a casa il latte appena munto per la colazione del mattino era cosa da fare, non si giocava a bambole ma c'erano i fratellini fasciati a mummia da spupazzare.
 Forse non si sapeva sognare, troppa era la realtà.
 Bastava per riempire un'infazia e l'adolescenza, non c'era tempo per i principi azzurri ne per i ranocchi, bastavano i folletti e le fate del bosco.
 Bastava la luna e il suo chiarore a fare piangere di gioia senza sapere il perchè.
 E quel tremito dentro, quella voglia di andare "oltre", piangere su pagine lette di nascosto e scoprire così un mondo voluto.
 Nascondersi ai margini e spiare la vita, chiudersi a riccio e aspettare il risveglio.
 Capire che c'è sempre il tempo del vivere e del crescere e dell'amare.
 E ci sono i sogni-verità, allora si possono lasciare i libri e entrare senza paura nella realtà.
 Grazie vita, tu mi hai dato tanto, tantissimo, tutti i  miei sogni in una realtà concreta e vissuta.
 Anche i dolori ne fanno parte, aiutano a restare a terra, mai volare troppo in alto, Icaro insegna l'umiltà.
 Anche il tempo non ha età, è di nuovo maggio, ancora alla finestra osservo il vivere del mondo, le sue guerre e le sue fasulle promesse, come un miraggio la pace ci fa sognare.
 Ma in fondo la pace non esiste, forse nella morte si concretizza, anche la parola stessa suona vuota.
 Mi allungo pigra su questi giorni senza scopo se non il vivere e mi sento una miracolata, sto bene, vorrei che durasse all'infinito con tutti i miei problemi ma va bene così.
 Ogni alba mi trova in pista, sempre cosciente della fortuna del nuovo giorno, anche stamattina ho incontrato un passerotto ai suoi primi voli di vita e se riesce a vivere lui….
 Grazie vita, Grazie

 

 

 

 

 

 

 

 

L'AMICO DEGLI AQUILONI

 

Si chiamava Tone, malato di "polvere" e con tanto tempo a disposizione.

Stava ore a guardarci giocare, magro e stanco, sempre con un fazzoletto  in una mano che  poi si portava alla bocca quando la tosse lo assaliva.

Una tosse brutta e cattiva che lo lasciava senza forze e con striature rosse sul suo candido telo.

Ma per noi Tone era un mago, con quelle sue mani scheletriche riusciva a costruire gli aquiloni più belli del mondo!

Noi lo adoravamo, non c'era giorno che non si andasse da lui per pregarlo di costruire il drago più brutto dell'universo.

Sempre sorridente ci insegnava la sua arte, bastoncini ricavati da rami e ora così sottili e leggeri da sembrare invisibili, carta crespa di tanti colori diversi, colla refe e ancora altra carta.

Sotto le sue mani prendevano forma i sogni, uccelli dai colori meravigliosi, anche le cornacchie diventavano regine coloratissime!

Ad ogni aquilone che nasceva era legata una storia.

Tone ci raccontava dell'aquila che non sapeva più volare, e intanto dalle sue mani usciva un'aquila con un'ala più corta, noi delusi pensavamo che non avrebbe mai volato, ma fiduciosi ascoltavamo il finale della storia guardando verso le cime quasi a cercare con gli occhi una vera aquila.

Ma naturalmente l'aquila volava, si andava tutti dietro la chiesa, la c'era sempre vento, ognuno con il proprio aquilone e legati a quei fili c'era anche il nostro cuore.

Un balletto fatto di grida e fischi, corse sfrenate  e risate pazze nascoste dall'erba, e lui, Tone, seduto su un sasso a darci consigli.

Poi solo il silenzio, quando tutti gli aquiloni erano su in alto, si sentiva solo il vento, anche i respiri erano trattenuti, ci si spostava piano, attenti a non ingarbugliarci con i fili, e era semplicemente magia!

Magia nel vedere un mondo sognato e incantato diventare una realtà.

Normalmente era la discesa che spezzava il sogno, l'atterraggio era sempre difficile e il più delle volte gli aquiloni si danneggiavano, ma Tone sorrideva, ci avrebbe pensato lui.

Ma una bellissima mattina d'inverno, un aquilone speciale si alzò in volo, volò così in alto che non tornò più, Tone, il "nostro" Tone se ne era  andato.

Ricordo che al suo funerale stringevo un aquilone rotto, volevo chiedergli di restare, avevamo ancora bisogno di lui, volevamo ancora sognare e volare.

Sempre quando vedo aquiloni penso a Tone, e dentro di me gli dico grazie.

Grazie per tutti i sogni che ho fatto volando su quelle ali di carta, grazie perchè mi ha insegnato che anche un'aquila con un'ala più corta può volare, grazie per quell'infanzia che ho dentro chiusa in me.

ALLEVAMENTO AMATORIALE CON AFFISSO

GATTI CERTOSINO DE LA SCIAMANA

BRESCIA

DI SEGUITO GLI UNICI CONTATTI VALIDI

+39 339.1394123

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 GATTINI DISPONIBILI

Tutte le mie grigie e gli stalloni sono stati testati tramite prelievo ematico per il rene policistico (PKD Genetic Test) al laboratorio Vetogene di Milano, ecograficamente per HCM, ovviamente testati anche per FIV, FELV. Sono anche membro del Club del Certosino

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Perchè la mia veterinaria è meglio! La mia " dottora" è fantastica, sa parlare agli animali e ha un un lagotto, Ciccio, che accoglie tutti con delle coccole sfrenate e non è geloso di nessuno. Fare un giro in clinica è come andare a trovare dei carissimi amici, consigliato a mille a tutti quelli che abitano a Brescia e che hanno i miei Sciamanini/e. Grazie Ilaria e company, siete super!!!!!!


In ricordo della mia sempre Tiffany


♥️♥️♥️♥️♥️

❤

Non ditemi che è solo un gatto...
Tu Tiffany mia sei molto di più, sei mia figlia, sei la sorellina di Mara, fai parte di noi e basta.
Non ditemi che è solo un gatto perchè se tutto il dolore che ho dentro ora diventasse freccia sareste morti all'istante!
Tu Tiffany mi sei dentro da sempre, da quando sei nata in un giorno importante, un 8 marzo del 2002.
Sono state le mie mani che ti hanno accolto in questo mondo, è stato il mio odore che hai sentito prima di quello della tua mamma, io ero sempre accanto a te e ci sarò per sempre!
Ti ha scelto Mara, chissà come mai ha scelto te nel mucchio dei sei piccoli urlanti grigini, ma sei stata tu da subito.
Eri l'unica con il fiocchetto ingombrante, eri quella amata e coccolata di più...
Sei stata per Mara la sua prima amica, per lei sei diventata bambola e nonna di capuccetto rosso, sei diventata principessa e strega.
Tu, straordinaria in tutto, umana fino a dormire allungata come me e Dario tra i nostri due cuscini e anche brontola se mi alzavo la notte e ti svegliavo.
Tu che a tutti hai regalato una testatina come a dare loro il permesso di accarezzarti.
Tu che eri il biglietto da visita di casa nostra, invadente fino a salire sul tavolo se avevamo ospiti ben sapendo che non ti avrei mai sgridato perchè non volevo offenderti davanti a persone non di famiglia.
Tu che tutti ti portano dentro, tutti sanno chi sei e come sei, sei la gatta più dolce, più vera e più nostra del mondo e basta.
Chi ha un mio Grigione ha anche te nei suoi ricordi, per te c'è sempre un pensiero, un sorriso, un filo che diventa amicizia correlato delle tue immagini, dalle tue fusa esagerate e dalla tua insistenza che a volte diventava invadenza.
Non ditemi che è solo un gatto, lei è Tiffany, mia figlia.
Abbiamo vissuto quasi 16 anni assieme e come figlia ti ho sempre messo al primo posto assieme a Mara, io sono sempre venuta dopo, io sono solo la vostra mamma, voi siete le mie principesse.
Anche nelle tue pochissime gravidanze come una figlia mi hai dato l'onore di esserci sempre, sorrido se ci penso, Tiffany, tu iniziavi a urlare ancora prima che iniziasse il travaglio.
Come una regina mi scodellavi i piccoli guardandomi con occhi pieni di dolore facendomi sentire in colpa, poi me li davi e basta, l'unico tuo compito era allattarli ma la mia presenza ti era necessaria.
Anche le notti le passavi nel lettone con i tuoi bambini, non c'era verso che tu stessi nella cesta, tu dovevi dormire con noi, tra di noi e ci portavi un piccolo per volta visto che noi lo rimettevamo nella cesta vicino al letto, tu allora ne prendevi un'altro e andavamo avanti fino a che sfiniti io e Dario ti accettavamo in toto, bimbi compresi.
Ricordo quelle notti passate sul bordo del letto, il dormire con un occhio aperto per la paura di schiacciare un bimbino, certo, l'unica a dormire alla grossa eri tu fiduciosa in noi... Dio che nostalgia di quelle notti....
Anche ora che non riesco nemmeno a vedere quello che scrivo da queste stupide lacrime ho già nostalgia di te, ora che riposi avvolta nella copertina rosa che ti piaceva tanto chiamo già Tiffany tutte le altre Grigie, che farò senza di te?
Sei stata bravissima come al solito, ci hai permesso di salutarti uno a uno, Mara è tornata a casa per te, ti ha chiamato con il vostro linguaggio e tu le sei andata incontro, stanca ma felice, ti sei lasciata pettinare e coccolare, vi siete salutate , vi siete date un arrivederci, lo so con certezza.
Anche Fabio ti ha salutato, con discrezione e da solo ma quando è uscito i suoi occhi erano gonfi di lacrime.
Il papà che non riesce a metabolizzare il dolore e che lascia questo compito a me,ti ha accarezzata e sicuramente ringraziato per tutto quello che ci hai dato.
Io che in questi 4 giorni li ho vissuti con te, attorno a te.
Alla fine eri anche stufa di avermi tra i piedi, si sa, ognuno muore da solo ma io questo non te l'ho permesso, te ne sei andata con me, io c'ero e ti ho accarezzato, ti accarezzerò per sempre!
Tu non devi andare in nessun posto, sei già a casa e lo sarai per sempre!
Tu sei nei nostri cuori, hai solo cambiato forma, ora sei l'energia dei ricordi belli, sarai per sempre un sorriso e sarai per sempre la nostra Tiffany.
Non ditemi che era solo un gatto, lei è mia figlia e basta!

Ti prego Signore

 TI PREGO SIGNORE

KORA   15/12/2008----02/10/2022

Signore lo so che stai aspettando Kora, ma che te fai di una pit bull in paradiso?
Signore, anche sul Ponte dell'Arcobaleno non te la consiglio sai?
Signore, so che tu sai, ma quando sei sicuro che tutto va bene molli un pochino...
Signore, tu sai ma lasciami spiegarti del perchè forse è meglio che rimanga con noi.
Kora è una pit bull che ha sempre vissuto con i gatti e ha volte si crede un gatto (quando vuole coccole esagerate) ma lei odia i gatti (quelli fuori di casa nostra) .
Kora ama giocare con altri cani ma vuole essere sempre lei a decidere il come e il quanto, per questo non me la vedo sul Ponte dell'Arcobaleno, sai che scompiglio?
Kora è una gelosona, difficile per lei condividerci, non me la vedo proprio in Paradiso a sorridere a tutti.
Kora è solo nostra, si, lo so che l'abbiamo viziata, che l'abbiamo umanizzata troppo ma amarla non è costato niente sai?
A nostra difesa e sua ti posso dire che ha sofferto tanto, quanto male ha dovuto subire, non serve raccontarti, vero? Sai già tutto, ecco, noi abbiamo solo trasformato il suo dolore in Amore e credo sia stato il minimo.
Signore, capisci il perchè deve stare con noi?
Ho vissuto giorni, ore minuti e anni con lei, fa parte di me, tu sai quanta fatica mi costa anche buttare un paio di scarpe perchè ci sono tutti i passi che ho fatto, i pensieri che ho avuto, i dolori e le gioie, insomma la mia vita.
Come posso dirti Signore, ora è tua?
Oggi è tornata a casa in un'urna, abbiamo pianto ancora e ancora, so Signore che sei stato paziente, ci hai lasciato il tempo di metabolizzare ma questo tempo non ci basta sai?
Signore, non ci basterà il tempo della nostra vita per lasciarla andare definitivamente lo sappiamo, però possiamo fare un patto se vuoi.
Signore, lasciala con noi, verremo noi a portarla quando il nostro tempo finirà, ognuno di noi avrà un pò di Kora tra le mani e tutta nel cuore, che ne dici Signore?
Lasciala con noi fino a che avremo respiro grazie Signore....