BODI DHARMA CON
DROLL, DUMAS, DAFNE, DIANA E DAISY
Sissi, la mia principessa, inizia a uscire da sotto il divano, ma solo quando in casa ci siamo io e Dario.
Mio marito vede questo come un affronto alla sua sensibilità di uomo disposto a perdonare tutti i graffi ricevuti.
Inizia una scaramuccia tra i due, io spettatrice di questo tiro alla fune, mi crogiolo nella certezza che Sissi non mollerà, io e solo io, sarò la sua preferita!
Mai una mia così sicura convinzione fu così completamente smentita!
La traditrice, dopo pochi giorni si arrende alle moine del maschio umano!
Dario l’ha presa con la dolcezza che gli è tipica, e di cui io posso testimoniare la veridicità!
Solo che io sono rimasta malissimo, io ho impiegato 40 giorni per farmela amica, e lui in pochissimo tempo poteva addirittura prenderla e coccolarsela in barba ad ogni suo brontolio minaccioso.
Certo, quando era con lui le sue unghie sembravano sparire, non esistevano, se si “allargava” coi complimenti c’era un borbottare furioso, quasi un avvertimento giocoso …
Ma gli artigli non esistevano.
Va a dirlo agli “altri” che ormai era domata….
Bastava che Fabio o Mara allungassero le mani per trovarci una tigre in casa!
Da parte mia ero felice, ma sinceramente incavolata per la situazione.
Tutto come al solito, io facevo il lavoro più “sporco” e Dario ne riceveva il merito!
Nel senso (ogni mamma mi capirà) quando in una casa tutto fila liscio, nessuno chiede il perché, è normale, pensano tutti.
Ma se mettiamo i puntini sulle i, si dovrebbe fare un monumento alla persona che, silenziosamente, fa si che la sua casa sia luogo di serenità e di ricordi che riempiranno la vita ai suoi inquilini nel tempo a venire.
Ma torniamo alla mia Principessa, ormai sono e rimarrò seconda, Dario è stato per Sissi il principe, la persona che poteva prenderla anche quando era furibonda, (e lo era spesso).
Io quella a cui chiedere quando aveva bisogno, vuoi per fame, coccole o quando partoriva.
Ho dei bellissimi ricordi, io e lei da sole, le parlavo, e lei fingeva l’indifferenza più assoluta per poi smentirsi e venire rotolando a cercare la mia mano, oppure mi guardava fisso negli occhi, per poi socchiuderli in risposta ai miei.
Aveva un dono grande, “sentiva” quando stavo male, veniva vicino e si raggomitolava e, miracolo, iniziava a farmi la danza del latte sul corpo, dove poteva e dove la lasciavo fare, beandomi del suo rarissimo ronfare, era un regalo che mi faceva poche volte.
Questi ricordi sono impressi nel mio cuore perché lei non era una gatta comune, ogni giorno era una conquista, un regalo che lei mi faceva.
Per 5 mesi non è mai uscita dall’appartamento, nemmeno sulla terrazza. Ecco la lasciamo qua a conoscerci……
A presto