A volte è veramente difficile capire cosa si vuole, cosa fare della propria vita.
Da bambina non avevo grandi sogni, l'importante era vivere.
Sembrerà assurdo ma non c'era la certezza del domani come non c'era mai un letto caldo d'inverno.
Si viveva così, già ero leggenda con la mia nascita a 7 mesi, io che camminavo a 9 mesi, uno sgrufolo piccino piccino che faceva pena alle donne della fontana.
Ancora adesso in paese trovo l'anziana che si ricorda con quanta forza mi fossi attaccata alla vita.
Vita fatta di giorni ricamati a catinelle verso anni più belli, ma tutti bagnati dal sudore del lavoro non sapendo che era lavoro.
Anche l'imparare a falciare un prato a 11 anni non sembrava peccato, altro che lavoro minorile!
Portare a casa il latte appena munto per la colazione del mattino era cosa da fare, non si giocava a bambole ma c'erano i fratellini fasciati a mummia da spupazzare.
Forse non si sapeva sognare, troppa era la realtà.
Bastava per riempire un'infazia e l'adolescenza, non c'era tempo per i principi azzurri ne per i ranocchi, bastavano i folletti e le fate del bosco.
Bastava la luna e il suo chiarore a fare piangere di gioia senza sapere il perchè.
E quel tremito dentro, quella voglia di andare "oltre", piangere su pagine lette di nascosto e scoprire così un mondo voluto.
Nascondersi ai margini e spiare la vita, chiudersi a riccio e aspettare il risveglio.
Capire che c'è sempre il tempo del vivere e del crescere e dell'amare.
E ci sono i sogni-verità, allora si possono lasciare i libri e entrare senza paura nella realtà.
Grazie vita, tu mi hai dato tanto, tantissimo, tutti i miei sogni in una realtà concreta e vissuta.
Anche i dolori ne fanno parte, aiutano a restare a terra, mai volare troppo in alto, Icaro insegna l'umiltà.
Anche il tempo non ha età, è di nuovo maggio, ancora alla finestra osservo il vivere del mondo, le sue guerre e le sue fasulle promesse, come un miraggio la pace ci fa sognare.
Ma in fondo la pace non esiste, forse nella morte si concretizza, anche la parola stessa suona vuota.
Mi allungo pigra su questi giorni senza scopo se non il vivere e mi sento una miracolata, sto bene, vorrei che durasse all'infinito con tutti i miei problemi ma va bene così.
Ogni alba mi trova in pista, sempre cosciente della fortuna del nuovo giorno, anche stamattina ho incontrato un passerotto ai suoi primi voli di vita e se riesce a vivere lui….
Grazie vita, Grazie