BUONA PASQUA
Tutta casa è profumata dell'arrosto che sta cuocendo, oggi è una Pasqua strana..
Oggi non ci saranno abbracci, baci, insomma tutto il caos degli anni soliti.
Ieri per la prima volta dopo anni e anni ho visto dei filmati, ci sono riuscita, non ho pianto nel vedere le persone che non ci sono più, dopo tutto le tengo sempre nel mio cuore.
Filmati di tempi remoti, di feste di compleanni, di mare e monti ricordi che credevo persi.
Vedere i miei genitori che si coccolavano Mara mi ha fatto commuovere, la mia mamma, fragile e grande, mio padre con i suoi baffi che sapeva fare un solletico tremendo ai suoi nipoti.
I miei suoceri innamorati dei loro nipotini.
Filmati che hanno riportato il sorriso dentro di me, perchè ho capito che nessun virus mi toglierà quello che ho avuto, nel bene e nel male.
Oggi ci sarà la polenta di patate, quella polenta trentina che il nonno Tino ci ha tramandato e sarà come se fosse seduto con noi.
Mancherai tu figlia mia, ieri ho guardato il filmato, quello fatto in ospedale, i primi incontri con i nonni, con tuo fratello e poi filmati fatti a casa, che dire, sei sempre stata tu, unica e insostituibile.
Oggi è una Pasqua diversa, penso a chi ha percorso il suo calvario da solo, senza un affetto e credo che sia la cosa più devastante.
Penso a Donatella che ha perso il suo papà, per lei sarà solo una Pasqua di dolore.
Penso a chi sta ancora elaborando un lutto e che sicuramente tutto quello che ci sta accadendo non ha molta importanza.
Il profumo si fa più intenso e è come il rimpianto che ho per quegli anni sereni fatti della normalità, delle grida dei bambini nel rompere le uova di cioccolato avvolte in carte colorate.
La ricerca dell'uovo con le sorprese più belle, tanto il cioccolato finiva sempre nelle torte ma quanta allegria attorno alla tavola!
Ecco, mi manca il caos!
Ma un caos fatto di persone felici che si volevano bene e basta.
Ora tutti i nipoti sono giovani uomini o donne, ora mi sa non vorrebbero più le uova ma sicuramente l'abbraccio sarebbe uguale.
Mi mancate tutti tutti, dal primo all'ultimo.
Ma ricordatevi, nessun virus vi potrà mai togliere quello che avete dentro, tutti quegli abbraccio e baci e caos resteranno dentro di voi, di noi come un enorme salvagente e ci da la forza di sperare.
Buona Pasqua a tutti.
(peccato che non siete qui a mangiare la polenta del nonno Tino)