POTA.......
Si vive ma è come essere in una bolla di cristallo.
Tutto sembra rallentare, anche il tempo ha perso la sua frenesia, tanti perchè racchiusi in pensieri sempre uguali...
Perchè è successo?
Perchè succede? E perchè a noi?
Sono domande che ho sentito migliaia di volte in ospedale, che io stessa ho pronunciato più volte ben sapendo chè non avrei trovato risposta.
Qui a Brescia e provincia i dati sono falsati, purtroppo sono molto di più i morti, molto di più le persone che sono lasciate da sole.
Dicono di telefonare a numeri che se prendi la linea a sua volta dirottano su altri numeri e alla fine si capisce che si deve fare da soli come noi bresciani abbiamo sempre fatto.
Popolo duro noi, con il nostro "POTA" che racchiude tutto.
Pota, ci dobbiamo arrangiare.
"Pota, tira so le manighe, che spetet, dai, mola mia, forza Gnari "
Si allunga lo sguardo su vie deserte e nemmeno sai che ti è morto il vicino, lo apprendi dai cronologi che hanno messo in rete cos'ì riesci a fare le condoglianze alle famiglie chiuse in casa.
A volte ignori i messagi del cellulare perchè sai già il contenuto, sul gruppo del paese hai sempre gli aggiornamenti.
Cerchi di non pensare ma la voglia di sapere è più forte e allora ti spari in testa 6/9 telegiornali e ascolti zappando tutti gli esperti che ti dicono tutto e il contrario di tutto.
Poi ritorni a pensare che passerà anche se sarà dura, durissima ma credi che tutto andrà bene.
Deve andare bene nonostante le bare perse, il non sapere se le ceneri sono effettivamente quelle della tua mamma, del tuo papà, di tuo fratello.
Deve andare bene per noi che con il nostro Pota diamo una timida carezza scritta a chi ci vuole bene e sappiamo nascondere le lacrime quasi fosse una vergogna.
Deve andare bene, guardo i miei Sciamanini che crescono, li vedo felici e questo mi da forza.
La Vita continua, basta tenere duro....
Pota... mai mulà.. forza a tutti noi.